«Ah, comunque io sono Dimitri piacere.» dice ridacchiando e porgendomi la mano da dietro al bancone, servendomi intanto i caffè da portar via.

«Jade, piacere mio.»

«Sei nuova? Non ti ho mai vista prima d'ora.»

«Si si, sono arrivata da poco. Sono in stanza con Sophie Carrera, non so se la conosci.»

«Come no, mi alleno con il suo fidanzato» dice porgendomi anche il sacchetto con all'interno i muffin e poi ricomincia a parlare: «Ecco a te, sono dieci dollari in totale.» Dopo averlo pagato e ringraziato, prendo le mie cose e mi allontano dal bancone.

«Torno da Brontolo, magari si è svegliata. Ci vediamo.» annuncio salutandolo con un cenno della mano e facendolo ridere di buon gusto.

Appena entro trovo Sophie ancora accucciata sotto il piumone. «Brontolo, su su, è ora di alzarsi. Il sole splende alto in cielo. Ti ho portato la colazione, magari ti svegli così.»

Si mette seduta sul letto e apre il sacchetto che ho poggiato sul suo comodino, addenta il muffin alla nutella e tra un boccone e l'altro mormora un "grazie".

«Allora, finisci di mangiare e mi accompagni a cercare la mia aula, o torni a dormire?» le chiedo dopo aver bevuto un sorso dal mio bicchiere. Rischiando di ustionarmi la lingua e il palato. Cavolo, è bollente.

«Adesso arrivo mamma, dammi il tempo di mangiare e mi cambio subito.» annuisce contro voglia.

«Si, ma muoviti. Tra venti minuti iniziano le lezioni, non voglio fare tardi il primo giorno.»

«Si si.»

***
Dopo aver cercato per dieci minuti la mia aula di economia e marketing -senza l'aiuto di Sophie, la quale si è volatilizzata dall'altra parte del campus- entro sperando non sia già iniziata la lezione, per mia grande sorpresa l'aula è vuota. Non c'è neanche la professoressa Wylde.

Mi siedo in uno dei posti nella fila centrale e dopo aver posizionato tutte le mie cose, estraggo il cellulare dalla tasca ed inizio un po' a controllare i nuovi aggiornamenti su Instagram, per far scorrere il tempo prima.

Tra i vari post trovo quello di Meredith con le foto della festa di venerdì, ha scattato delle foto fantastiche e ha colto gli attimi migliori. Cliccando sui vari profili che ha taggato mi ritrovo a controllare pure quello di Travis, per vedere se anche lui ha qualche post inerente a quella serata.

«Sono venuto bene in quella foto, vero?» salto in aria appena sento la sua voce divertita al mio orecchio. Stavo solo controllando una foto di lui durante un allenamento in palestra, niente di male.

«Cristo santo, vuoi spiegarmi da dove sei arrivato?» dico voltandomi verso di lui con una mano poggiata sul petto, per fargli capire che mi ha fatto prendere un colpo.

«Dalla porta, non di certo dalla finestra.» dice con aria disinvolta ma scherzosa allo stesso tempo. Che sbruffone.

Dopo aver notato che l'ho incenerito con uno sguardo per la sua risposta ricomincia a parlare: «Mi stavi controllando il profilo di Instagram, per caso?»

Faccio finta di nulla e con aria da finta tonta metto via il telefono prima di rispondergli: «No, ma ti pare. Stavo guardando ciò che ha pubblicato tua sorella e c'eri pure tu tra le foto.» Certo Jade, certo.

«Come no, Ariel, come no.» dice scoppiando a ridere di gusto.

Decido di cambiare discorso, per non volermi sotterrare per la figura di merda che ho appena fatto. «Segui sul serio economia e marketing? Ti facevo più un tipo da arte moderna o cazzate del genere.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 31 ⏰

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