♡fyolai♡

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Fyolai- angst/smuth- ci rivedremo, fedya...

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<<più forte~a-ah~>> urlò il piccolo topo russo, a contrasto delle spinte dell'albino.

Era una delle tante notti in cui Fyodor Dostoevskij aveva il bisogno dell'attenzione di qualcuno. E quel qualcuno era sempre il solito albino, Nikolai Gogol.

Tra loro due non c'era niente, solo sesso.

Era ormai la decima sera che i due si incontravano nella stanza del più piccolo per una scopata.

Lui aveva solo bisogno di attenzioni da parte del più grande, solo perché non riusciva ad esprimere i sentimenti che aveva iniziato a provare. Aveva bisogno di scaricare tutto il lavoro che faceva durante il giorno con una sorta di valvola di liberazione.

<<mh~ Kolya~ ancora, ti prego>> continuava a gemere, mentre strisciava sulle sue labbra, con solo una parte della lingua.

La stanza era un pasticcio di gemiti da parte di tutti e due, ma non ci potevano fare assolutamente niente.

<<fammi gemere come una puttana, kolya!>> gemeva il suo nome, mentre nikolai continuava a spingersi dentro e fuori da suo corpo.

Continuarono così fin quando il più piccolo si addormentò, come anche le altre volte del resto.

Nikolai si rivestì e se ne andò, lasciandogli un bacio sulla fronte e preparandosi per un'altra serata così. Magari voleva qualcosa di più, oltre che il suo corpo.

Lo guardò un ultima volta, con sguardo preoccupato per le sue condizioni, e se andò.

.Sempre. Uguale.

La sera dopo fyodor si alzò dalla sedia della sua postazione da lavoro, andando nuovamente dal più grande. Un'altra serata di puro sesso, senza un motivo ben preciso se non l'esaurimento di fyodor.

<<k-kolya-ah~>> disse

<<si, topolino?>> lo guardò con sguardo affannato e dominante.

<<i-io. AH~ ti-ti a-amo.>> mormorò tra un gemito ed un'altro.

Il più grande sgranò gli occhi a quella affermazione, ma si diresse comunque sulle sue labbra in un bacio tutt'altro che casto.

Uscì dal corpo del russo, lasciandogli un vuoto al suo interno.

<<p-perché...?>> borbottò con una leggera mancanza.

<<per stasera andiamo a guardare le stelle, invece di scopare, ok?>> sorrise l'albino, mentre l'altrò annuì lentamente.

Erano su una collina, da cui la visibilità delle stelle era molto chiara e completa.

Si presero le mani, intrecciandole l'una con l'altra e giocandoci un po. Quel calore fece scaldare i loro cuori, che in quel momento battevano all'unisono.

Nikolai si girò su un fianco, così che potesse guardare meglio il piccoletto e stringendo la sua mano per bene, posandola sul volto.

Quel calore era veramente confortante, almeno per kolya.

Poteva ancora sentire il suo calore...

Sotto un'altro cielo stellato.

Il suo corpo non c'era più...solo la sua mano, ancora calda, era rimasta con lui.

Poteva vedere le altre coppie felici abbracciarsi e baciarsi per aver sconfitto il loro nemico, come i due piccioncini di Dazai e Chuuya. Ma lui no. Quella sera no.

Quelle stelle che lo avevano tenuto con lui quella notte, lo hanno portato anche via... una questione davvero triste, eh? Eppure dai suoi occhi non uscivano ancora lacrime.

Aveva trovato la persona da amare...eppure gli era sfuggita da una notte all'altra, tenendosi solo per mano.

La coppiettina se ne andò, lasciandolo solo a liberare le sue lacrime calde, che gli rigavano il viso pallido e freddo.

Le lacrime scendevano fitte ed in maniera costante, scendendogli sul volto in maniera totalmente perfetta. Sembrava un quadro.

Notò una pistola che si trovava proprio ai suoi piedi...coincidenza? Non credo.

<<fedya...>> mormorò prendendo lentamente la pistola.

<<non lo fare.>> si sentì dire all'orecchio con fare preoccupato.

<<ti amo.>> concluse con un colpo di pistola diretto alla testa.

Il sangue uscì dal suo cranio come una macchia rossa di colorante su una tela, ormai rovinata dallo stesso pittore.

Finalmente si potevano riabbracciare sotto la calda luce bianca, senza che nessuno li potesse vedere o disturbare. Anche perché nessuno ormai si sarebbe ricordato di loro.

Si unirono in un bacio sotto la luna, mentre la luce di essa passava sulle loro sagome.

<<finché morte non ci separi>> disse nokolai, sparendo nel nulla come polvere.

<<già.>> concluse fyodor con le lacrime, anche se non erano del tutto di tristezza.

<<ci rivedremo, fedya>> indicò kolya con un dito il cielo scuro, macchiato da tante puntine bianche che lo coloravano.




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SPAZIO BIMBA MINCHIA

È molto corta, lo so. Però mi sentivo in dovere di scriverla.

Purtroppo dovrò fare molti controlli per la salute e, anche tra scuola e pallavolo, non potrò aggiornare molto spesso.

Spero che vi sia piaciuta questa parte ^^

Muah<3































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