Facevi parte della ciurma di Cappello di paglia da un po' di tempo ormai e ti eri ambientata piuttosto in fretta, tanto che avevi fatto amicizia con tutti del gruppo, persino Zoro che a volte sembrava innavicinabile. Andando avanti, Luffy ti raccontò di Water 7, la magnifica città sommersa dall'acqua cristallina. Eri emozionata ad ogni storia che Luffy ti raccontava, che parlavano dei loro viaggi precedenti prima che ti unissi a loro, ma questa ti aveva colpito in particolare: Robin che aveva quasi lasciato la ciurma, Usopp che invece lo aveva fatto, e Franky che, prima loro nemico, si era infine unito alla ciurma.
Per questo quando Luffy ti disse che sarebbero ritornarti lì, eri estremamente felice. Sapere che potevi vedere anche tu la famosa città dell'acqua ti emozionava.
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Dopo chissà quante ore di viaggio, finalmente arrivaste a Water 7, la ciurma si divise subito per andare a fare shopping, Chopper aveva bisogno di nuove fasce e medicinali, Luffy voleva semplicemente mangiare la prima cosa su cui posasse gli occhi, Sanji voleva andare a trovare quel vecchietto da cui prese quel sale e così via, ma Robin non stava andando da nessuna parte in particolare.
"Robin, non vai a fare shopping?" Chiedi guardandola leggermente confusa.
"Per ora no, sono apposto così."
Ti dice porgendoti un semplice sorriso, e la cosa ti fa salire un pensiero in particolare...
"Tornare qui... ti fa tornare in mente brutti ricordi?"
Chiedi alzando leggermente lo sguardo verso di lei preoccupata
"All'inizio, sì ma... alla fine, tornare qui mi ha fatto ricordare che Luffy si è fidato di me e che mi ha detto di vivere perché mi era concesso."
La ragazza corvina disse ciò con un sorriso, sembrava che fosse davvero felice per la prima volta nella sua vita.
"Menomale. Avevo paura che tornare ti avrebbe reso triste."
Dopo qualche giretto di shopping insieme a Robin, decidete di separarvi e di rivedervi più tardi alla nave.
Mentre osservi, ancora qualche istante, le varie vetrine, d'un tratto ti perdi in una di esse con lo sguardo finendo per andare a sbattere contro qualcuno.
"Aia... oh cavolo mi dispiace, si è fatto male?"
Domandi avvicinandoti subito preoccupata all'uomo biondo. Aveva un sigaro in bocca e ne teneva altri allacciati sulla sua giacca, ben esposti.
"Che strano..."
Pensasti tra te e te, per poi tornare sulla terra quando udisti la sua voce.
"Sto bene è solo un graff-"
In quel momento, l'uomo vestito da un probabile carpentiere, pare aver posato lo sguardo su di te solo adesso, processando la tua figura, e nel farlo rimane come imbabolato.
I vostri occhi si incontrano per qualche secondo, che a voi sembra un'eternità e lo aiuti ad alzarsi.
"Mi dispiace molto. Posso sdebitarmi in qualche modo?"
"Uh beh..."
Si passa una mano sul collo, incredibilmente rosso, incredulo di essersi imbattuto in una donna così bella, gentile e ai suoi occhi così pura.
