All I want for Christmas is Lou

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Harry non vedeva l'ora di tornare a casa, togliersi quella maledetta cravatta e rintanarsi sotto le coperte con Louis. Quella era stata, senza usare troppi giri di parole, una vera e propria giornata di merda.

Liam era a casa con la febbre da soli due giorni ma a Harry sembravano un'eternità. Gli era stata affidata momentaneamente una risorsa per affiancarlo nel caso di omicidio su cui lui e Liam stavano già lavorando, e chi poteva essere se non una novellina che lo infastidiva costantemente?

La donna aveva cominciato a lavorare in centrale solo due settimane prima e a Louis non piaceva per niente perché, a detta sua, guardava Harry con un po' troppo interesse. Harry gli aveva ripetuto più volte che fosse solo paranoico ma, solo il giorno prima, la teoria di Louis era diventata effettivamente realtà.

Louis sarebbe arrivato a lavoro più tardi quella mattina mentre Harry era andato in centrale alla solita ora, ed era tranquillamente seduto dietro la sua scrivania a compilare un rapporto quando la donna si era avvicinata a lui con una tazza di caffè e gliel'aveva porta, per poi sedersi sulla sua scrivania e accavallare le gambe in un modo che probabilmente nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere sensuale, se non fosse stato per il fatto che a Harry disgustava anche solo l'idea di toccare una donna e che lei sapeva benissimo che era fidanzato con Louis.

Harry l'aveva ringraziata per il caffè ma l'aveva ignorata, e lei aveva sbuffato prima di andare a sedersi dietro la scrivania di Liam. Per sua sfortuna, però, Louis era entrato nell'ufficio proprio in quel momento e aveva assistito alla scena, e Harry aveva nascosto un sorriso divertito dietro la tazza perché sapeva esattamente cosa stava per accadere.

Louis aveva salutato con un bacio sulle labbra, o meglio, gli aveva letteralmente infilato la lingua in bocca senza troppe cerimonie, per poi sedersi sulla scrivania di Liam e osservarla per qualche momento in silenzio prima di chinarsi verso di lei e sussurrarle qualcosa all'orecchio. A giudicare dal modo in cui la donna aveva sgranato gli occhi e boccheggiato prima di alzarsi frettolosamente e uscire dall'ufficio rossa in viso per l'imbarazzo, aveva sicuramente appena rivisto tutte le priorità della sua vita.

Harry moriva dalla curiosità di sapere cosa Louis le avesse detto, ma lui aveva solo scrollato le spalle con un sorriso divertito e si era rimboccato le maniche, per poi sedersi dietro la scrivania di Liam e cominciare a lavorare come se niente fosse successo.

La donna era tornata poco dopo, evitando i loro sguardi e parlando solo quando era strettamente necessario, e la giornata era andata avanti tranquillamente. Alla fine Harry era rimasto in centrale fino a fine turno e la donna lo aveva praticamente ignorato anche dopo che Louis era andato via, ed era chiaro che fosse terribilmente imbarazzata.

Ora Harry stava finalmente tornando a casa e stava morendo dalla voglia di sapere cosa diavolo le avesse detto Louis per farla reagire in quel modo. Chiuse la porta di casa, sospirando quando allentò il nodo della cravatta per poi sfilarla e lasciarla penzolare sul collo.

"Lou?" chiamò, entrando nel soggiorno in cui c'era la luce accesa.

Si bloccò sulla soglia, spalancando la bocca mentre gli occhi minacciavano di uscire fuori dalle orbite alla scena che gli si presentò davanti.

"Stavo pensando..." mormorò Louis con aria concentrata. "Questo è il secondo Natale che passeremo insieme e-"

"Louis."

"E ci stavo pensando da un po', anche perché la Vigilia sarà il mio compleanno ma-"

"Louis" ripeté Harry a voce più alta.

"Ma non mi va di festeggiare due volte, anche perché tua madre non ci sarà. Quindi stavo pensando che potremmo fare qualcosa di diverso con i ragazzi e-"

Charmed: drabblesWhere stories live. Discover now