You're already homе (because it was you all along)

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Louis gemette lievemente, allungando le gambe e portando le braccia sopra la testa per stirare i muscoli. Sorrise dolcemente al ricordo della notte appena trascorsa, quando si era addormentato tra le braccia di Harry dopo aver fatto l'amore per ore mentre si sussurravano parole dolci e frasi sconnesse.

Si rigirò nel letto e grugnì quando si rese conto del fatto che fosse vuoto e già freddo. Aprì gli occhi e li strizzò per abituarsi alla luce mattutina che filtrava dalla finestra, poi li spalancò mentre l'ansia che non gli aveva dato tregua nemmeno per un secondo in quei giorni gli attanagliava lo stomaco al ricordo.

Era arrivato il grande giorno, quello che aspettava da mesi e che lui e Harry avevano organizzato insieme nel minimo dettaglio. Harry non lo aveva lasciato solo nemmeno per un secondo, aveva partecipato a ogni decisione e si erano supportati a vicenda quando tutto era sembrato troppo da gestire, tra i loro lavori e la caccia ai demoni.

Ogni dettaglio era stato deciso, dalla location alle decorazioni, dalla musica al buffet, dai vestiti che avrebbero indossato agli invitati. Nessuno dei due aveva una famiglia numerosa e, per quanto entrambi avrebbero voluto, avevano deciso di non invitare nessun collega della centrale a parte Liam perché altrimenti Andy non avrebbe potuto assistere alla cerimonia e alla festa successiva, dato che tecnicamente lui era morto agli occhi di tutti.

Avevano quindi optato per qualcosa di intimo solo tra loro, Andy, Niall, Zayn, Liam, la madre di Harry e il nonno di Louis, mentre per la festa avevano invitato qualche amico che avevano conosciuto nel mondo della magia in quell'anno e mezzo.

Harry gli aveva chiesto più volte se fosse certo di non volere qualcosa di più grande e che coinvolgesse più persone, ma Louis gli aveva risposto che non gli importava e che le persone che per lui contavano davvero sarebbero state lì, quindi sarebbe stato perfetto così.

Ora quel giorno era finalmente arrivato e Louis, nonostante non vedesse l'ora di sposarsi, se la stava letteralmente facendo addosso dalla paura. Non perché avesse dei ripensamenti o fosse insicuro, non era mai stato così sicuro di qualcosa in vita sua, ma non riusciva a tranquillizzarsi. Forse era la paura che qualcosa potesse andare storto, che qualche dannato demone interrompesse la cerimonia o la festa e rovinasse tutto, anche se avevano già deciso di posizionare i cristalli fuori dalle location in modo da non essere disturbati e festeggiare tranquillamente almeno per qualche ora.

Harry gli aveva ripetuto in continuazione di stare tranquillo e che niente avrebbe rovinato quel giorno ma a Louis, nonostante la pazienza e la calma di Harry lo avessero momentaneamente confortato mentre lo ripeteva, erano suonate tanto come le ultime parole famose.

Aveva perso il conto di quante tisane calmanti Zayn gli avesse preparato, insistendo sul farlo lui perché diceva che Louis, già un disastro per conto suo e con l'ansia a peggiorare le cose, avrebbe sicuramente fatto un pasticcio con la preparazione della tisana come era successo tante altre volte, inclusa quella che aveva bevuto e gli aveva consentito di ascoltare i pensieri di Harry. Non che Louis o Harry quella volta fossero dispiaciuti del risvolto inaspettato che aveva preso la serata, perché quello era stato il sesso migliore e più appagante della vita di Louis e gli aveva consentito di fare un passo importante nella loro intimità, di superare l'insicurezza e l'imbarazzo e di esplorare ciò che piaceva e soddisfaceva entrambi.

Comunque, l'ansia lo stava uccidendo e mancavano solo dodici ore al matrimonio. Sempre che non morisse prima per un infarto.

Un urlo proveniente da fuori la loro stanza lo distrasse dai suoi pensieri. Si mise di scatto a sedere e balzò giù dal letto, aprendo il cassetto e afferrando una pozione esplosiva.

Istintivamente aveva reagito come se si trattasse di un attacco demoniaco e sentì la rabbia crescere a dismisura dentro di sé, poi però gli venne in mente che avevano posizionato i cristalli attorno alla casa per proteggerla e che quindi era impossibile che un demone fosse entrato, a meno che Zayn non fosse uscito e quindi ne avesse spostato uno, dimenticando di riposizionarlo per richiudere il cerchio.

Charmed: drabblesWhere stories live. Discover now