Capitolo 2 - La Divinazione

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Pochi minuti dopo la taverna si è svuotata. Al suo interno gli unici clienti rimasti sono Ricky e Leo, riuniti intorno a un tavolo accanto a Sophia.

< Miei cari, vi ringrazio davvero tanto per la pazienza. Il pasto è servito! Mi auguro di tutto cuore che sia di vostro gradimento. Non siate timidi e mangiate a sazietà! > Freddy oltrepassa il bancone e li raggiunge, seguito da Sherwin che lo aiuta a imbastire la tavola.

Entrambi sorreggono un paio di vassoi di legno sui quali sono accatastate le portate che il taverniere ha preparato: lasagne, linguine con sugo di calamaro, risotto ai funghi, involtini di manzo, pesce spada con patate, calamari ripieni, tiramisù, torta di nocepesca e pasticcini crema e cioccolato, accompagnati da pane fragrante, caraffe d'acqua, vino e succhi di frutta.

< Sembra tutto squisito, Freddy-san! > Ricky si aggrappa al bordo del tavolo per ammirare da più vicino le pietanze. < Ne è sicuro? Non sono certo di avere abbastanza conchiglie per ripagarla. > Abbassa la testa sotto al tavolo, guardando Freddy con occhioni tristi.

< Ricky-kun, sei nostro ospite, non fare complimenti! Quel che hai basterà. Adesso mangia! Venite da molto lontano, no? Non posso lasciarvi a stomaco vuoto, ti pare? > Freddy chiude gli occhi e sorride, generoso, ponendo le braccia conserte davanti al petto.

< Basta parlare! Mangiamo piuttosto!! > Leo si catapulta sul tavolo, riunendo sul suo piatto una gran quantità di cibarie, ingordo come pochi al mondo.

< Buon appetito!! > Si augurano con grande entusiasmo, iniziando a mangiare tutti insieme.

Mentre Sophia, Ricky, Sherwin e Freddy gustano le loro modeste porzioni in maniera più o meno composta, Leo impila le sue fino a formare una torre pendente di cibo che, pericolante, da lì a poco divora in un sol boccone, lasciandola semplicemente cadere nella sua bocca allargata a dismisura. Una volta divorata, mastica lentamente, mostrando come tutte le pietanze appena inghiottite si dissolvano dentro di sé per via dell'acido che compone l'interno del suo corpo, ben visibile dall'esterno.

< Praticamente è un tracotante bidone dell'immondizia con le orecchie da gatto. > Sherwin borbotta stupefatto, accennando una smorfia di disappunto.

< Come dici? Credo di non aver sentito da qui. Ripetilo se osi, bavoso! > Leo increspa il mento, storce il muso e, grassoccio, si allunga in alto verso di lui per guardarlo con sdegno.

Ringhi sommessi e occhiatacce fulminanti guidano Leo e Sherwin l'uno davanti all'altro. Si arrampicano sul tavolo squadrandosi minacciosamente, invitandosi reciprocamente a fare la prima mossa, tuttavia nessuno dei due osa alzare un dito sull'altro per il momento.

< Miei cari, suvvia! Siamo riuniti intorno a questo tavolo per mangiare tutti insieme. Su, sedetevi, non fatevi pregare. > Freddy rivolge loro un sorriso affabile nella speranza di placarne gli animi ribollenti.

< Leo-chan è sempre così spocchioso? > Sophia manda giù un boccone di tiramisù guardando Ricky di sottecchi.

< Non fateci caso. Fa sempre così all'inizio! Non è il tipo che si apre subito con gli altri. Ha bisogno di un po' di tempo per... studiarli, come dice lui. > Ricky chiude gli occhi e sospira mentre gusta la sua fetta di lasagna.

< Piccoletto! Ora che ci penso, non vedo Luz con voi. Come sta la mia amichetta? Mi manca tanto! > Sherwin scodinzola e poggia i gomiti sul tavolo per reggersi il muso con entrambe le mani.

< Luz... > Ricky abbassa la testa e le spalle. < Luz... se n'è andata. > Fissa il vuoto in silenzio.

< Co-Cosa?! Luz... Lu-Luz... NON C'E' PIUUU'?! > Sherwin si dispera, scatta in piedi e piange come una fontana ululando al soffitto.

Bright PathWhere stories live. Discover now