Ostacoli

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6 ANNI PRIMA

Emily

Frequentare la quarta elementare in classe con Bryan non è affatto semplice.

Lui sta simpatico a tutti.

E' gentile con le altre bambine, le tratta bene. Ieri ha persino portato le mimose per la festa della donne alle maestre e alle mie compagne di classe. A tutte, tranne a me. Non mi ha nemmeno guardata in faccia, è come se fossi un fantasma per lui.

Perchè a me sa solamente prendere in giro?

Oggi mi sono fatta coraggio e all'uscita gli ho chiesto, sorridendo per essere gentile:" Qual è il problema? Perchè non possiamo essere amici?" Avevo sempre aspettato quella risposta, era un mistero per me.

"Sei tu il problema. Possibile che non capisci mai niente?" aveva detto. Ed io, non pienamente soddisfatta della sua risposta, avevo continuato: "Ma perchè fai così solo con me? Cosa ti ho fatto di male?".

"Sai cosa hai fatto di male?" aveva alzato un sopracciglio e si era avvicinato. A quel punto avevo iniziato a tremare e lui sembrò capirlo, perchè abbozzò un ghigno. Ero indietreggiata e poi mi aveva sussurrato nell'orecchio: "Ecco cosa hai fatto di male: sei nata". E rise.

Io, non capendo il motivo di tutta quella crudeltà, non ero riuscita a resistere: ero corsa via tra le lacrime.

Mia madre quel giorno mi aveva chiesto quale fosse il problema, e io mi ero inventata che il gonfiore degli occhi e il viso arrossato erano causati de un'allergia. Lei, credendomi, mi aveva portato al medico. Quando aveva scoperto che in realtà stavo bene e non avevo nessuna allergia mi ero giustificata dicendo:" Allora è perchè mi è entrato qualcosa nell'occhio e me lo sono strofinato".

Ormai ero diventata brava a mentire, mi ci ero abituata. Era una cosa del tutto naturale per me. Avevo iniziato a dire bugie da quando mi ero trasferita qui in America. Prima dicendo che mi piaceva New York e poi dicendo di trovarmi bene nella nuova scuola. E così via.

L'unica cosa che mi faceva stare bene era il mio pupazzo....Peccato che Bryan mi aveva rotto anche quello.

Oggi però ho convinto mamma ad andare a comprarne un altro con la scusa che all'entrata di scuola il cane di una mia amica me l'aveva preso e l'aveva rotto.

Non vedo l'ora di iniziare le medie, così non dovrò più mentire ai miei genitori e non verrò più presa in giro. Forse. Basta che non capiterò in classe con Bryan, è lui il motivo delle mie insicurezze. Magari alle medie mi farò molti amici che non mi prenderanno in giro perchè a 9 anni ho ancora un pupazzo, o per le mie origini californiane, o per il fatto che piango spesso...

PRESENTE

Pensavo di essere riuscita a superare i traumi della mia infanzia, invece no, non sono finiti. Anzi, sono ricominciati daccapo. E' come se avessi un solo scopo nella vita: riuscire ad affrontare tutti gli ostacoli che sono presenti durante ad esempio, un viaggio su una nave. E quando sembrava che mancasse pochissimo per raggiungere l'arrivo dopo essere riusciti a superare le onde forti e il temporale che ti facevano affondare e che tu sei riuscito a sconfiggere dopo esserti rialzato, un vento improvviso ti fa tornare al punto di partenza. Così, tu sei costretto a fare due cose: Uno. Sopportare il dolore.

Due. Riprovarci con il desiderio di portare a termine il proprio obiettivo, anche se questo significa dover ricominciare tutta la strada da capo e riuscire di nuovo a rialzarsi.

Una parte di me mi diceva di arrendermi e sopportare. Un'altra invece mi diceva di riaffrontare tutti i dolori provati, ma questa volta riuscendo a sconfiggerli senza difficoltà

Il mio cuore, spezzato e ferito per i traumi della mia infanzia, voleva solo arrendersi. Ma il mio cervello, invece, non voleva abbattersi.

Le medie senza Lunes erano state fantastiche. Se non fosse stato per lui, magari qualcuno mi avrebbe voluta come amica alle elementari. Ma purtroppo tutto ciò non accadde.

Ecco, quella bambina che piangeva sempre era riuscita a rialzarsi quando cadeva e quando sembrava essere tutto perfetto, ha cominciato a cadere di nuovo, avendo difficoltà sempre maggiori per rialzarsi. Una volta Chris mi aveva chiesto di fare una partita a scacchi. Io gli avevo detto che non ci sapevo giocare. Ci avevo provato tante volte, ma perdevo sempre. Lui mi aveva detto:" Ma come? E' tanto semplice!" Avevo pensato a una cosa: anche la vita è semplice se ci sai giocare. Proprio come una partita a scacchi: se non ci sai giocare diventa tutto difficile. Se sbagli una mossa potrai perdere, se invece la indovini....Bhe, in quel caso vincerai. E' come se le mosse fossero le nostre scelte: si fanno scelte sbagliate e scelte giuste. Io stavo per vincere una partita contro il passato per la prima volta, quando una folata di vento aveva fatto cadere la scacchiera ed andava tutto ricominciato. La partita andava vinta di nuovo per distruggere il passato. E vincerla sembrava sempre più difficile.

Il solo pensiero di dover tornare il giorno dopo su quel banco vicino a quel ragazzo che mi ha fatto ricominciare tutta la partita della vita che stavo per vincere, mi fece rabbrividire. Il mio cuore prese a martellarmi nel petto al solo pensiero di sentire il suo profumo che tanto odio e vedere le sue maledette mani perfette, le sue labbra carnose e la sua bocca sempre pronta per ridere di me. I suoi occhi verdi che mi guardavano con odio, la sua voce e le sue parole che mi rivolgeva solamente per prendermi in giro.

Decisi di uscire per scrollarmi di dosso tutti quei pensieri. Presi lo zainetto e indossai il mio berretto preferito.

"Io esco" esclamai.

"Dove vai?" strillò mia madre dalla cucina.

"Qui, a fare una passeggiata"

"Però torna subito...Ah, porta anche tuo fratello" disse avvicinandomi. Alzai gli occhi al cielo: che palle!

Uscimmo e Chris subito insistette per andare a prendere il gelato. Lo accompagnai davanti alla gelateria e gli lasciai i soldi. Intanto, mi sedetti sulla panchina più vicina, senza nemmeno badare che ci fosse qualcuno.

E, ovviamente, feci una figura di merda colossale sedendomi sulle gambe di qualcuno.

"Ma che cazzo fai?" E il destino volle che quelle gambe fossero le sue.



SPAZIO SCRITTRICE

Ehi ragazze! Domani pubblico un nuovo capitolo. Curiose di sapere quale sarà la reazione di Bryan? Fatemelo sapere nei commentiii. Ciao ciao, fate un passo domani mi raccomando!

P.S. Manca sempre meno😆.....

Ci vediamo domani,

un kiss dalla vostra Auro.

Aurora G.



Incomprehensible love ♡Where stories live. Discover now