tredici

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La giornata di Noemi era iniziata male e stava proseguendo anche peggio
Si gettò sul letto con le mani sugli occhi, cominciando a sospirare lasciando andare alcune lacrime  

"Guarda cos'ho fatto!" Kumo entrò nella stanza con tanto entusiasmo per mostrare alla sua migliore amica qualcosa, ma si bloccò quando vide la ragazza in quello stato "Che succede amore?" domanda dolcemente, sedendosi sul suo letto 

"Niente, tranquillo" disse, nascondendo il viso dietro il fazzoletto per soffiarsi il naso 

"Se stai così non è proprio niente" continua lui, mettendole qualcosa sulle spalle, dato che era a mezzamanica
E' vero i riscaldamenti sono accesi, però comunque a volte si congelava 

"Hai bisogno di un Kumodil?" domanda dolcemente, accarezzandole una guancia e staccando i capelli attaccati per via delle lacrime
Senza rispondere niente la ragazza si rifugiò nelle sue braccia, stringendolo forte 

"Che è successo alla mia best?" domanda ancora, dopo che il respiro di Noemi si calmò un minimo 

"La cover viene male, Lorella non è contenta e in un certo senso deluderla è l'ultima cosa che voglio" rispose tirando su col naso, arrossato per il fresco  

"Ci lavori da tanto?" domandò, la ragazza in risposta annuì 

"Dall'inizio della settimana, ma non so cosa c'è che non va, perchè mi sono accorta anche io che qualcosa non va" 

Giocherellò con gli anelli che aveva alle dita e cercò di non abbattersi più di quanto già stava facendo

"Non c'è verso che Lorella ti cambi l'assegnazione?" domandò, guardandola mentre scuoteva la testa 

"Raffa ha provato a parlarne con Lorella ma non c'è verso: Lorella vuole che faccio con questo pezzo nonostante le difficoltà che sto incontrando" disse, guardandolo 

"Sicuramente Lorella sa che tu sei capace, che alla fine in un modo o nell'altra ce la farai" 

L'amico le accarezzò i capelli per poi abbracciarla
"Cerca di non pensarci, comincia a vivere il percorso dicendoti come va va, basta che rimani te stessa
A meno che non è una gara tecnica ai giudici importa maggiormente la tua emotività" 

La cantante lo guardò leggermente confortata
"Posso stare sola?" domandò dolcemente 

"Come vuoi" sussurrò, le diede un bacio sui capelli e poi lasciò la stanza e con essa la ragazza con i suoi pensieri  

Prese le cuffie, il computer e si stese, cercando di trovare un modo 
"Così no, è monotono"
"Così è troppo movimentato"
"Così è una lagna

Erano le frasi che uscivano dalla bocca della ragazza, alla fine ci perse le speranze 

Tornò dentro, l'umore peggio di prima 
"Qualcuno ha visto Jo?" 

Seduto a tavola, davanti a una cotoletta con le patatine, Mida sorrise
L'amico le aveva parlato del rapporto che stavano costruendo
La ragazza era dentro da un mese o forse poco più, ma era come se lei e il romano si conoscessero da sempre
Si capivano a vicenda

"E' in camera" disse, tra un boccone e l'altro 

Senza guardare nessun altro andò dal ragazzo, salutando Mew e Matthew comodamente appiccicati sul divano

"Quando quei due si metteranno insieme sarà troppo tardi" commentò il riccio, una volta assicuratasi che la ragazza fosse abbastanza lontana 

"Step by step Christian, devono andare avanti con i loro tempi, forzare le cose potrebbe solo farli staccare" 

Giovanni si sentiva molto affine alla giovane, aveva trovato in lei una buona amica

"Ma io mi sono rotto di vederli rincorrersi
commentò come un bambino continuando a mangiare

 Noemi bussò alla porta socchiusa di Jo e non si sorprese quando lo vide con una cuffia nelle orecchie e la maglia verde scuro a fasciargli il petto e il busto 

"Posso entrare o ti do fastidio?" domandò, con a voce ancora debole 

Aveva provato a togliersi i pensieri dalla testa, ma non c'era riuscito
E la sua voce ne stava risentendo 

"Potresti mai disturbarmi?" domandò di rimando, non nascondendo un piccolo sorriso 

A quella frase la ragazza sorrise, poi lo seguì andando a mettersi accanto a lui sul letto 

"Cos'è questo musino triste?" domanda guardandola mentre ha il cappuccio della felpa sulla testa 

"Non mi viene Chiagne" disse, senza guardarlo 

"Hai provato a rifare l'arrangiamento?" domandò, accarezzandole la pancia

"Ho provato in tutti i modi, te lo giuro, ma o è troppo tutto, oppure è tutto troppo lagnoso" disse alzando lo sguardo su di lui

"Mescola le due cose" rispose, cercando di darle qualche idea 

"A meno che provandola in sole 48 ore la cosa non mi piaccia in maniera esorbitante penso che porterò la cagata che ho realizzato fin ora" 

Il ragazzo cominciò a lasciare dei baci sparsi sul suo viso, facendola sorridere
"Ti aiuto io, domani abbiamo la stessa fascia di tre ore libere"

"Hai imparato i miei orari a memoria?" domandò a bassavoce, mettendosi sul fianco per guardarlo bene 

"Mh" sussurro, avvicinandosi così tanto da far sfiorare i loro nasi "Potrei" 

La avvicino ancora di più prendendola per il fianco 
A lei si mozzo il respiro

Non aveva parlato apertamente dei suoi sentimenti per lui - se non con le sue compagne di stanza, con Kumo e con Chiara e Gaia - ma i ragazzi della casetta non erano mica scemi

Lo avevano capito prima di loro due stessi

Si guardarono negli occhi, i loro respiri si mischiavano continuamente

Erano due calamite

"Hai presente quando l'altra sera ti ho detto che devo dirti qualcosa ma non riesco a dirtela?" 

Lei annuì, con un mezzo sorriso
"Sei davvero a prima ragazza con un io mi sento davvero capito e me stesso, non ho bisogno di metter maschere, filtri o robe varie.
Con te mi sento al sicuro più di quanto sto con gli amici miei che conosco da sempre"

Scosse leggermente su e giù la testa, facendogli capire che lo comprendeva 

"Non so che altro fare con te, mi fai girare la testa ogni volta che mi sei vicina"

Calò un silenzio difficile da interpretare.
Al ragazzo parve di aver fatto una cazzata

"Jo?" lo richiamo
"Mh"
"Io ti piaccio?" domandò sottovoce, sta volta avvicinandosi lei

"Tantissimo" sussurró con un piccolo sorriso

Lo stomaco sottosopra
il fiato corto
il sorriso stampato sul viso di entrambi

Basta un attimo, le loro labbra si scontrano

Le prende il viso tra le mani, lei sorride compiendo lo stesso gesto

Si staccano, si sorridono con il fiatone
Lui le lascia poggiare la testa al suo petto, abbracciandola e tenendola stretta

"stretti in un abbraccio che c'ha fatto un po' da salvagente"
si stavano salvando, probabilmente senza accorgersene

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ciao
non ho che dire!
se non finalmente ci siamo riusciti!
pepepepepepepepepepepepepe
sono contenta
che belli che sono
bene
ci vediamo nei commenti e nel prossimo capitolo
baci baci
xoxo
-fe

anima - holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora