«Siete stati coraggiosi.»

«Anche il tuo hashtag sta andando alla grande, Hajoon-a!» esclamò Chanwook. «Stai scalando la classifica di gradimento, e non vedo l'ora che ti accaparri la mia posizione.»

«Come fai, Chanwook-a, a fregartene così del giudizio degli altri?»

«Diciamo che ho fatto pace con l'idea che non si può piacere a tutti. E di solito sono le persone estroverse e sicure di sé come Yongsun a piacere di più.»

«Grazie ancora per quello che avete detto su di me durante la live, se non fosse stato per voi non sarebbe partita la dance challenge...»

«Ti sei guadagnato da solo la stima dei fan, Hajoon-a, con i tuoi commenti e l'impegno che hai messo nel comunicare con loro nelle ultime settimane. Secondo me questo è un hashtag che è qui per restare, finché continuerai a interagire con loro...»

L'altro annuì. «Per la prima volta mi diverto a parlare con i fan perché posso essere me stesso. Non devo fare battute argute come Yongsun o scrivere post poetici come te, ma posso semplicemente parlare di danza, che è quello che mi riesce meglio...»

«È proprio così, solo essendo noi stessi possiamo creare un legame sincero con gli Stem.»

«Sempre che questo ennesimo scandalo non convinca Song PD a scioglierci...» sospirò Hajoon.

«Ma da dove arrivano queste notizie, poi?»

«Da un sito dove i sasaeng si scambiano le informazioni.»

Chanwook e Hajoon sobbalzarono perché nessuno dei due aveva sentito Yongsun rientrare.

«Pensavo non tornassi per pranzo, Yongsun-a!» esclamò Chanwook.

«Ho pensato che fosse meglio rientrare, considerato il casino che sta per scoppiare» sospirò l'altro. «Non è colpa tua, hyung» ci tenne subito a precisare. «Hanno ingigantito un pettegolezzo, approfittandosi del fatto che ti sei infortunato.»

Hajoon avrebbe voluto rispondere che si sentiva responsabile, perché aveva dato agli haters uno spunto per attaccarli. Se fosse stato attento come Yongsun, Chanwook e Jisang, non sarebbe mai stato preso di mira.

«Che sito è?» Chanwook riprese l'argomento di conversazione di poco prima, anche perché voleva evitare che Hajoon si sentisse più in colpa del dovuto.

«Una piattaforma conosciuta solo in certi ambienti, dove i sasaeng vendono oggetti rubati agli idol e informazioni. A volte alcune di queste notizie raggiungono la stampa. Deve essere stato così anche per la faccenda di Wonbin...»

«Che faccenda?» domandò Hajoon, l'unico ancora all'oscuro del comportamento del maknae e delle fotografie pubblicate da Dispatch.

Non essere l'unico ad aver combinato pasticci negli ultimi mesi ebbe l'effetto di far sentire Hajoon un po' meglio. Essere considerato un idol problematico non era qualcosa a cui era preparato, lui che aveva sempre rispettato le regole e lavorato diligentemente. «Quando torna Wonbin-a?» chiese il ragazzo.

«Dopodomani» rispose Yongsun. «E Jisang?» aggiunse rivoltò a Chanwook, che però scosse il capo per indicare che non ne aveva idea.

«Avevo tirato fuori il pc, perché ho preso appunti ascoltando la nuova canzone che ci hai mandato, Chanwook-a!» si ricordò Hajoon.

«È uno stile completamente diverso dal solito, hyung» intervenne Yongsun. «Si può sapere dove hai trovato l'ispirazione? Riesci sempre a essere così originale...»

«In questo mese ho studiato alcune musiche etniche» spiegò l'altro.

Discutere della musica distrasse i ragazzi per un paio d'ore, finché non furono interrotti da una telefonata del loro manager.

«Sei con gli altri?» Fu la prima cosa che l'uomo chiese ad Hajoon. «Se siete soli mettimi in vivavoce, per cortesia» aggiunse. «Tra una ventina di minuti» riprese il manager, «verrà pubblicato un comunicato stampa in cui dichiareremo che i pettegolezzi sull'infortunio di Hajoon sono falsi. Spiegheremo che la GalaxySound ha a cuore la salute fisica e mentale dei suoi artisti e che si è premurata di farti seguire da uno psicologo dopo l'aggressione che hai subito questa estate.»

«Uno psicologo che pago io» commentò Hajoon tra i denti.

«Abbiamo la testimonianza del coreografo che ha assistito all'infortunio e il parere del medico che ti ha visitato subito dopo al Pronto Soccorso. Non c'era traccia di alcol.»

Senza darlo a vedere, Chanwook tirò un sospiro di sollievo, perché non poteva essere certo fino in fondo che quel giorno Hajoon non avesse bevuto prima delle prove, considerato lo stato in cui si era presentato ad alcuni degli award shows.

«Cosa devo fare, io?» chiese Hajoon. «Qualche dichiarazione?»

«Assolutamente no. Continua a interagire con i fan come se niente fosse, per mostrare che non sei minimamente toccato da queste accuse ridicole...» Il manager stressò l'ultima parola e Hajoon si chiese se l'uomo che li seguiva ovunque dalla mattina alla sera si fosse accorto che aveva effettivamente un problema con l'alcol.

«Manager-nim» intervenne Yongsun. «Non è un po' strano che entrambi i rookie group della GalaxySound siano stati presi di mira dalla stampa e dai sasaeng? Di solito nessuno si preoccupa di cercare scheletri nell'armadio di idol nuovi sulla scena... perché il pubblico non è particolarmente interessato...»

«Niente teorie complottiste, per cortesia» tagliò corto il manager. «E fatemi il piacere di rimanere a casa, nei prossimi giorni.»

Yongsun stava per chiedere quando sarebbe tornato Jisang, ma non voleva ammettere che non erano in contatto con il leader da giorni. Come se quel pensiero avesse raggiunto in qualche modo Jisang, proprio in quel momento ricevettero una notifica nel gruppo di cui era parte anche Manager Choi.

Torno a Seul stasera - Jisang

A che ora ti vengo a prendere? - Manager Choi

23.30 alla stazione - Jisang

OK - Manager Choi

Il manager non aveva bisogno di dare alcuna indicazione a Jisang su come comportarsi qualora qualcuno gli avesse fatto domande, dato che nel primo semestre dal loro debutto il ragazzo era stato l'unico a dare prova di saper gestire la stampa e i curiosi. Soppesava sempre le parole e riusciva a dare una risposta neutra persino alle domande più tendenziose.

«Sarà strano essere di nuovo qui tutti e cinque» commentò Chanwook.

«Già» gli fecero eco gli altri due.

IDOL: SasaengWhere stories live. Discover now