Tre ore e quaranta minuti per scegliere cosa mettermi e un'ora per arrivare la fuori in quella discoteca . Cercavo di essere il meno riconoscibile possibile , io in quei posti non ci avevo mai messo piede e di certo non mi sentivo a mio agio. Ma io devo farlo, non posso rimanerci male ogni volta che mi illudo che quel pezzo di merda di Cesare senta qualcosa per me e poi lo sento parlare al telefono con qualche altra zoccola e gli promette pure di fargli le coccole. Mi devo ricordare che io e lui non siamo nemmeno amici , io e lui scopiamo, e ci sta bene cosi fine della storia, punto.
Entro nel locale e la sensazione di disagio aumenta . La musica a palla e le luci troppo alte mi rincoglioniscono. Ci sono maschi dappertutto, di ogni tipo di tutti i gusti, davvero ce ne e per ognuno. Io pero non mi ci sento ancora a mio agio. Faccio la prima cosa che mi viene naturale fare, vado al bancone e mi prendo una birra e la mando giu per intero in un sorso. Non basta... e allora mi faccio un gin tonic bello forte, questo si che prende un po' in testa. Mi avevano raggiunto tre uomini che subito iniziano a girarmi attorno.Non sono per niente interessato , li lascio solamente perdere tanto che si allontanano dopo poco capendo che non c'è trippa per gatti.
Entra poco dopo un tizio col cappellino e una felpa,niente di serio, se avessi saputo che in quei posti si sarebbe potuti andare anche così ci avrei messo molto meno tempo per prepararmi Il tizio sembra anche carino , mi piace quindi o la va o la spacca mi avvicino e inizio a ballare insieme. Non so come si approccia un altro uomo così mi limito a fare quello che faccio con Cesare e sembra funzionare. Il tipo si avvicina e mi inizia a dare a parlare
-Stiamo ballando da una mezz'ora buona , hai intenzione di offrirmi qualcosa da bere o no?-
Questo è scemo , se si aspetta che gli offro anche da bere si sbaglia di grosso . Qui dentro non si viene per scopare e basta? Non rispondo gli faccio solo un sorriso di rimando ma non si dà per vinto
-Piacere sono Stefano mi dice dandomi la mano , io ricambio, gliela stringo e gli rispondo -Marco-
Tanto non mi avrebbe rivisto nessuno li dentro , perché perdere tempo a inventare anche un nome falso, se anche il suo poi lo fosse stato? Si ma quando si scopa?
-Scusami non frequento tanto locali di questo genere-mi dice lui non so dove vuole andare a parare , ma col culo che mi ritrovo giusto un altro novellino mi devo andare a trovare davanti? Che sfiga ma quando si scopa?
Mi sto rendendo conto che sto sudando un botto non tanto perchè sto ballando ma più che altro per tutti questi tipi che cerco di scansare e che si strusciano su di me. Ho bisogno di aria e subito, magari posso anche rimediare una scopata da questo qua se mi allontano da tutto sto casino. Gli faccio cenno e lui mi segue senza fare tante storie.
Mi appoggio al muro e lui mi imita ma non diciamo nulla né io né lui così mi accendo una sigaretta . Sto silenzio è quasi imbarazzante e io sto iniziando a essere nervoso. Lui fa di nuovo lo stesso.
-Allora sto fumando con uno che mi dice di chiamarsi Marco e che evidentemente vuole scopare quindi che facciamo stiamo qui o andiamo a casa mia?-
Oooooo cazzo, e tanto ci voleva? Dovevamo uscire per capire che voglio solo farti il culo ?
Durante il tragitto mi racconta un pò di lui , mi dice che ha scoperto di essere gay da tre anni , io lo ascolto interessato, sono pure sempre curioso , mi dice che fa il fotografo e che tra due giorni partirà per Madrid per iniziare gli studi. Io gli rispondo chiarendo da subito che sono bisessuale e tralascio la parte dove so di per certo che mi avrebbe dato del novellino e del verginello se avesse saputo che la mia esperienza coi maschi si ferma solo e unicamente a uno. Mi mantengo sul vago ma lui sembra capire.
-Quindi sei venuto li stasera per avere più esperienza diciamo così-
-Diciamo - gli rispondo e anche per dimenticarmi dello stronzo che mi sta fottendo la testa da un pò di mesi a questa parte, ma questo me lo tengo per me.
Saliamo in casa sua , è piccola e si scusa per il disordine ma lo rassicuro , il mio dormitorio al campus non fa tanta differenza . Alla fine è simpatico e gentile non può essere così male mi offre anche un'altra birra e io accetto , tanto per sciogliermi un altro pò. Non so da dove iniziare quindi mi butto al suo collo baciandolo, lui ricambia ma la cosa che mi fa strano è che subito dopo mi bacia sulle labbra. Con Cesare questo non succede mai e l'unica volta che l'ho fatto è stata tanto tempo fa e me ne sono anche DIMENTICATO, Cesare non bacia , è una regola non detta che abbiamo noi e ci va bene così. Non mi fa strano , sembra giusto e quindi lo lascio fare fino a quando finiamo a letto . Cerco in tutti i modi di non fare paragoni ma non me la sento ancora di fare il passivo con il primo che capita questo no , Cesare ha ancora la precedenza sul mio culo. Me lo scopo per bene e poi ci addormentiamo.
Mi sveglio la mattina dopo e sono solo. Trovo solo un caffè sul tavolo , un biglietto e una foto . Non ci faccio caso leggo prima che c'è scritto

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