"Non credevo avresti accettato." Dice Rafael, camminando di fianco a Theo che ha già notato l'argentino interista. Si salutano rispettosamente con un cenno del capo, e anche Rafael si accorge di lui, allora fa lo stesso.
"Perché non avrei dovuto? – Chiede Theo, sorridendo nervoso. – Non sei mica tu ad avermi portato via Adele, hai solo favorito le cose."

Per qualche ragione, allora, il portoghese scatta. Di solito non è così, di solito non risponde neanche alle provocazioni, ma allora perché adesso tiene Hernandez dal colletto della sua camicia bianca di lino? Perché lo guarda come se volesse bruciarlo?

"Che c'è?" Ride Theo.
Sciocco da parte di Rafael credere che fosse cambiato, rimane un pallone gonfiato, un idiota. "Nessuno l'ha portata via a te, quello che voleva fare qualcosa per lei ero io. Tu ti sei solo divertito, con tutti i tuoi amici."
"Le ragazze si divertono di più con più uomini – sospira, per giunta, come snervato. – Non capisci nulla tu."

Il più giovane capisce che non ha senso parlare, non ha senso cercare di far valere questo genere di intenzioni. Theo gli serve per altri motivi, non è importante dimostrargli che i suoi sentimenti, in diversi sensi, era piuttosto sincero verso Adele.

"Voglio trovarla. Tu mantieni ancora i rapporti con Paolo, no?" Esordisce dopo i primi sorsi del suo Long Island, un cocktail che prende a dire il vero raramente, ma gli serviva qualcosa di dolce per contrastare l'amarezza di dover patteggiare con Theo.
Il francese storce le labbra, poi sorride divertito. "Secondo te non gli ho chiesto dove si trova? Non me lo direbbe mai. Ha capito che interessa anche a me."
"Non sei neanche una minaccia, sei sposato."
"Sì ma di certo scopo meglio di te e pure di quel vecchio." Spiega, con nonchalance, rischiando di strappare una risata sincera a Rafael che invece, ride più per scherno.
"Lo pensi seriamente? Non bluffi? Non ci credo... cioè bro, mi hai visto? Sono nero e sono piuttosto allenato."

Nel frattempo che gli altri sono assorti nelle loro conversazioni, qualcuno in effetti si interessa alla strana atmosfera che circonda i due. Christian Pulisic, una delle stelle più promettenti per questo campionato, ma che tuttavia ha dato molto all'inizio senza riuscire a costruire una continuità solida.

"Lei chi?" Chiede in un ottimo inglese, americanizzato.
Theo lo guarda male, poi distoglie lo sguardo. "Nessuno."
"La mia ragazza, rapita da Maldini." Risponde Rafael, con grande serietà.

[ stanno tornando i commenti molesti eeheehe ]

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

[ stanno tornando i commenti molesti eeheehe ]

Il silenzio che intervalla la successiva parola, l'espressione perplessa e confusa di Pulisic, il modo in cui anche altri si sono voltati verso di loro, bè, tutto è molto comico.

"La tua ragazza?"
"Non è la sua ragazza." Lo corregge Theo, bevendo il suo Cuba Libre.
"Lo è, e sì, è stata rapita da Maldini."
"Questo non può essere legale." Commenta preoccupato Tijjani Reijnders, anche lui, nuovo in squadra.
"Davvero, non è la sua ragazza." Ripete serioso il francese.
Olivier mette una mano sul viso, sprofondando nella poltrona dalla vergogna. "Davvero?"
"Sì, davvero." Gli risponde pure, Theo.
"Non lo è. Comunque, dovremmo andare a casa di Paolo a chiedere indietro Adele, esatto!" Dice, come se la grande idea gli fosse venuta proprio parlandone.
"Ma che significa? State parlando di una persona o di un cane?" Chiede Ruben.

La Mascotte! || MILAN - INTER || IN PAUSAWhere stories live. Discover now