L'Arrivo

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"Non ci credo che li hai drogati." Scoppia a ridere Sandro, dopo averlo allegramente tirato fuori ed avermi ricoperta, insieme a Maignan, del loro magico seme.

Io mi sto rivestendo mentre Theo mi accarezza dolcemente il capo, estremamente soddisfatto per qualche ragione. Nonostante mi abbia visto anche Rafael, svegliandosi confuso a causa dei miei urli, non ha fatto niente – è solo rimasto a guardarmi con aria delusa ed è in quel momento che ho realizzato quanto effettivamente mi sentissi sporca.

Comunque, c'è pur sempre da dire che in questo momento sto contribuendo al morale complessivo della squadra, sia come "staff" che come tifosa, giusto? Non è il momento di consolarsi con l'ironia, immagino... in ogni caso, non è che sperassi in qualcosa di serio con Rafa, è ovvio che non potrà succedere, a prescindere di come andranno le cose.

"Qualche benzo – spiega Theo, aiutandomi a rimettere giù la maglietta bianca, inumidita dalla sborra e dal sudore di tutta questa attività fisica. – Niente di pericoloso, a volte le prendo per dormire."
"Te le ha prescritte qualcuno?" Chiede allora Simon, incuriosito.

" "Te le ha prescritte qualcuno?" Chiede allora Simon, incuriosito

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[ swag ]

Theo mugugna qualcosa di incomprensibile con aria scherzosa e Sandro riprende a ridere, insieme a tutti gli altri poco dopo. Io non ne capisco nulla di farmaci, non so neanche cosa siano queste benzo, però, adesso che riesco a realizzare il fattaccio mi sento inevitabilmente preoccupata per Paolo, d'altronde ha pure la sua età, e se stesse male per questo motivo?

"Ma che cazzo ti salta in mente?" Dico, forse un po' troppo aggressiva, rivolgendomi a Theo che mi sembra restarci onestamente male.
"Come, scusa?" Chiede a sua volta, assumendo un'espressione più severa dopo l'iniziale confusione.
Inarco le sopracciglia preoccupata e un po' meno sicura di me. Forse perché la voce generalmente gentile di Theo si è fatta più cupa. "Domani ci sarà una partita importantissima, sto solo dicendo che è rischioso se rincoglionisci il tuo allenatore."
"Per questo serviva migliorare l'umore dei calciatori – sospira Rade Krunic che sembra essersi appena svegliato, mentre si stropiccia distrattamente gli occhi e poi mi rivolge lo sguardo. – A proposito, quando tocca a me?"
Seduto accanto a lui, con un cognome e un viso che tendevo a confondere spesso, Ante Rebic che di presenza, un po' come tutti gli altri, è ancora più figo. "Giusto, dormiranno ancora, no?"
Theo storce le labbra infastidito. "Non dura così tanto, anzi forse dovremmo svegliarli per essere sicuri che Paolo non sia morto."

Il modo in cui lo dice mi fa pensare che le mie parole lo abbiano preoccupato più di quanto la sua espressione voglia ammettere e questo mi fa onestamente sorridere, gli altri invece ridono con noncuranza.

Il modo in cui lo dice mi fa pensare che le mie parole lo abbiano preoccupato più di quanto la sua espressione voglia ammettere e questo mi fa onestamente sorridere, gli altri invece ridono con noncuranza

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La Mascotte! || MILAN - INTER || IN PAUSAOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz