parte 12

917 19 2
                                    

William's pov

Ero impegnato con i miei due figli, una cena con una persona molto importante.

Ricevetti una chiamata da alex, deve sempre disturbare nei momenti meno opportuni.

"mi scuso rispondo e torno subito",anche se sono un mafioso l'educazione ci deve essere sempre.

mi recai in un posto appartato,"pronto che c'è?",
riconosco quando uno dei miei figli e incazzato nero e la sua voce lo dimostrava," pronto, qui è successo qualcosa,sono sicuro che non è uno scherzo degli altri"sospirò alla fine di questa frase"continua" dissi con calma
"Sono sicuro che qualcuno è entrato in camera di Amelia " quando sentì questa frase mi partì un tick all'occhio "nel suo bagno, c'è sangue probabilmente finto dappertutto e nello specchio ci sono pure delle scritte che non riesco a decifrare
sono scritte in una lingua diversa"

"sto arrivando,tieni d'occhio Amelia ,e manda qualcuno a tenere d'occhio anche il bagno le prove devono rimanere così come sono" quando non sentì risposta, esclamai "HAI CAPITO?!"
"si".

Riattaccai e mi precipitai all' interno dell' edificio
"scusi c'è stato un imprevisto dobbiamo andare" i miei figli capirono subito e si alzarono e mi seguirono, "chiamati un taxi e torna a casa guido io" dissi all' autista,che obbedì subito e scese dall'auto.
Quando mi assicurai che i miei figli erano a bordo
sfrecciai verso casa.
Arrivammo in una 15 di minuti a casa.

Entrai e analizzai la situazione, i russi,figli del mio alleato, erano seduti insieme ai miei figli.
Intercettai gli occhi di Amelia, la guardai cercando di non sembrare arrabbiato, anche se non ero arrabbiato ero incazzato nero, Amelia mi legge l'anima, riesce a capire qualsiasi emozione io provi.

Infatti inclinò il viso di lato e mi sorrise, squadrai tutto il suo corpo cosa che mi fece arrabbiare ancora di più.

Il suo prezioso corpo era ferito, quella puttana della moglie di mio fratello una troia senza cuore,come ha fatto a ridurre una ragazzina in questo modo, non che io sia meglio ma non toccherei mai una ragazzina, se non in casi eccezionali.

Sorrisi ad Amelia e mi avvicinai a lei, la presi dal polso e la portai con me in ufficio,

"devi spiegarmi un po di cose" amelia  si irrigidì al udire di questa frase, mi sedetti nella sedia dietro la scrivania mentre lei  rimase in piedi

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"devi spiegarmi un po di cose" amelia si irrigidì al udire di questa frase, mi sedetti nella sedia dietro la scrivania mentre lei rimase in piedi. "e se non volessi dirtelo?" disse fredda "devi dirmelo,devi spiegarmi, sennò io non potrò proteggerti a dovere" aggiunsi io
"va bene non proteggermi,posso farlo anche da sola" affermò lei facendo spallucce, è una testa dura non la convinceró facilmente, "AMELIA, NON COSTRINGERMI AD URLARE CON TE!" esclamai ad alta voce "ANCHE IO POSSO URLARE E QUESTO NON RISOLVERÀ NULLA!"disse sempre lei alzando la voce e sbattendo le mani sulla scrivania appoggiandosi sempre su quest'ultima.

Un po' mi fece sorridere il fatto che riesce a tenermi testa, "va bene esci dal mio ufficio." non finisce qui ma oggi alquantopare non vuole dire nulla.

angolo autrice
mi scuso per gli errori
spero vi piaccia cliccate la stellina per votare la mia storia grazie
buon proseguimento 😘♥️

mafia boy fall in love...Where stories live. Discover now