Louis' POV
Dopo il coma non ricordavo nulla, non ricordavo cosa mi fosse accaduto da quando quella macchina mi colpì ad adesso, mi sentivo strano, come se sentissi di essere più leggero, credo che questa leggerezza fosse dovuta dai pesanti farmaci che ormai mi somministravano 2 volte al giorno da quasi un mese, mi scaldava il cuore pensare che harry era rimasto lì, tutto il tempo, a stringermi la mano e raccontarmi le sue giornate, mi faceva sentire amato in un modo smisurato. Appena quella macchina mi colpì mi ricordo solo un urlo, che forse però era nella mia testa, e da lì poi più niente, vuoto
***
Tornai a casa quasi una settimana dopo, gli accertamenti che i medici dovevano fare erano lunghi e asfissianti, fortunatamente dopo più di un mese dal mio incidente mi diedero il via libera per tornare a casa, non vedevo l'ora di sdraiarmi sul mio letto e rimanerci 2 giorni, ma allo stesso tempo volevo respirare a pieni polmoni l'odore della natura, volevo tastare con mani il soffice prato e sentire il cinguettio degli uccelli alle 5 del mattino
La mattina seguente non andai a scuola perché non me la sentivo. Erano le 9 del mattino quando nelle mie orecchie rimbombò il suono metallico del campanello, controvoglia poi Aprii e mi apparve subito un sorrisetto appena vidi harry con un orso enorme in mano, stavolta era vestito proprio come mi sarei vestito io e nel sacchetto cha aveva in mano c'era un outfit che sembrava il suo ristrinto nella lavatrice
"Amore, ma che cosa mi hai comprato, un'altro orso, sembro io in versione peluche-dissi risendo-e poi perché non sei a scuola"
"Amore, sei appena tornato dall'ospedale, è da 1 mese che non passiamo del tempo insieme, voglio recuperare il tempo perso" rispose abbracciandomi
Quel pomeriggio restammo in casa, almeno fino a quando non ebbi la voglia di uscire
"Amore, è ormai da 5 settimane che non esco di casa, che me dici se andiamo da qualche parte"
"Certo amore mio" rispose harry alzandosi dal divano
Appena varcai la soglia della porta mi sentii catapultato in un nuovo mondo, come se quelle 4 settimane di coma sembrassero decenni, la prima cosa che feci fu quella di respirare a pieni polmoni tutto l'ossigeno che poteva entrare nel mio corpo per poi rigettario fuori, harry mi teneva la mano stretta guardandomi con gli occhi pieni di amore.
Iniziammo ad incamminarci in un prato che c'era lì vicino, appena Arrivammo mi sedetti sul prato e iniziai a respirare, respirare un'aria che sembrava pulita, rimasi lì su quel prato momenti infiniti, nel mentre harry si era addormentato, ma io non potevo perdermi lo spettacolo che avevo davanti gli occhi, il debole venticello spostava in modo vago le foglie che cadevano dagli alberi, gli uccelli erano appollaiati nei nidi che avevano formato trovando le prime cose che gli capitavano sotto becco. Le nuvole si spostavano lente, senza una direzione precisa e già si riusciva ad intravedere vivida la luna, il sole iniziava a tramontare, e colorava di sfumature rosacee e arancioni tutto il cielo, il colore rossastro si rispecchiava nel viso di harry che ormai stava dormendo da un paio d'ore, e fu quella la prima volta che ebbi la possibilità di osservare harry, in ogni suo dettaglio, mentre dormiva aveva una faccia rilassata, che accennava due fossette nei soliti punti che mi piaceva osservare sempre, il sole di fine settembre fece formare qualche lentiggine sul viso del più piccolo, a quella visone mi sciolsi, pensai a quanto fosse pazzo il fatto che ogni giorno, tutto il giorno, non gli era importato se pioveva,nevicava, faceva il sole, harry aveva trovato, ogni giorno, il tempo di venire da me e raccontarmi quello che gli passava nella mente, mentre cercavo di combattere per la mia vita e quella di harry.
"Amore, ormai si è fatto buio torniamo a casa"
"Si boobear " disse con la voce impastata dal sonno
Sorridi a quella visione troppo tenera
Ci incamminammo a casa ed inutile dire che non volevo tornarci perché adoravo la natura, mi affascinava, ma era ormai buio quando rientrammo nell'abitazione, io e harry cenammo e ci infilammo sotto le coperte calde e morbide, che sapevano di casa, odoravano di comodità, harry si mise al mio fianco e si girò guardandomi con le pupille dilatate, mi venne subito l'istinto di stampargli un bacio sulle soffici labbra, harry ricambiò il bacio, era sempre un'emozione enorme tornare su quelle labbra che sembrava sempre come se fosse la prima volta, come se le nostre emozioni fossero come la prima volta, era tutto così vivo, pieno di significato
"Ti amo louis"
"Ti amo harry"
Fine capitolo 20
YOU ARE READING
My Algorithm
FanfictionE se Louis William Tomlinson si innamorasse, già al primo sguardo, del suo fratellastro, Harry Edward Styles ? La prima cosa che notò furono un paio di occhi color smeraldo che si erano posati sul suo sguardo, in un batter di ciglia gli si mozzò il...
