Capitolo 4

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"Rinchiudete la bambina, ci penseremo dopo a lei".Ordinò il capo.
I suoi seguaci mi rinchiusero in un sgabuzzino buio e stretto senza alcun pentimento.
"Yondu lasciala stare, fai di me tutto quello che vuoi. Ma lei non la devi toccare." Senti dire da Peter.
Mi veniva da piangere, avevo paura e molta, è inutile che lo nego. Ma sentite come mi proteggeva dando la sua vita al posto della mia mi faceva capire che teneva a me io come tenevo a lui mi faceva scogliere il cuore.
Peccato che sentivo tutto da dentro e più sentivo gli abusi che Yondu e Ravagers facevano a Peter, più avevo paura. Avrebbero fatto a lui da bambino? Sarei morta? Non lo so.
Ma in tal caso, il mio fantasma li avrebbe perseguitati fino alla loro morte, sono una persona che porta i rancori da quando aveva due anni, quindi figurati da morta.
Solo una cosa mi faceva sorridere, Gamora che difendeva Peter. Era innamorata anche lei ma non lo capiva, sarà  un lungo lavoro da portare a termine.
Stavo continuando a piangere, Yondu lo voleva uccidere. Davvero sarebbe finita così? Davvero non avrei rivisto quel cretino? E mi accorgo solo ora che tenevo a lui?
Iniziai a piangere appoggiandomi alla porta, non credo di aver mai pianto così tanto.
Nemmeno ieri ho pianto così tanto quando mi avevano detto che qualcuno, ormai qualcuno ce lo avevo ma era troppo tardi,il lavoro di Yondu stava terminando.
"No" urlammo sia io che Gamora.
Ma in quel momento mi accorsi di una cosa, la porta era semi aperta. Questi erano proprio stupidi, ma nonostante questo ero felice,potevo uscire
Tirai un sospiro di sollievo, mi asugai le lacrime e uscì raggiungendo il più fretta possibile il duo del "sono innamorato di te ma non lo capisco perché sono sono stupido."
Era fatta, nessuno era morto e stavano festeggiando, non so cosa, ma stavano festeggiando.
Io ero sia arrabbiata che traumatizzata, cosa che era anche Gamora. Arrabbiata intendo,
"Cosa ci fa la bambina qui? Vi avevo detto di rinchiuderla" chiese il capo.
Due fecero per avvicinarsi mai io fui più veloce stavolta, e diedi ai due tizi un calcio nelle parti basse.
"Ci siamo veramente fatti sconfiggere da una bambina di dieci anni?" si chiese uno con una voce acuta per colpa del calcio che gli avevo dato.
"Si," risposi con lo stesso tono di Gamora. "E se sopravviveremo prometto di non dire a nessuno che vi siete fatti sconfiggere da una bambina di dieci anni"
Il capo fece una sorta di sorriso per poi dire a Peter "Mi piace questa qui"
Ma prima che qualcuno potesse aggiungere altro sentimmo uno scossone alla nave.
"Che cosa è stato?" chiesi ancora arrabbiata, complici i Ravagers
Andammo a controllare cosa fu quel rumore e rimanemmo piuttosto sorpresi nel vedere Rocket con in mano un'arma costruita dal lui stesso perché voleva che i Ravagers ci riconsegnassero a loro.
"Ma che diavolo" si chiese giustamente il non ho ancora capito che rapporti ci avessero di Peter.
Peccato che pur essendo intelligente non era bravo in matematica, voleva che Yondu, il capo dei Ravagers, ci riconsegnarci a loro a partire da un conto alla rovescia a partire da cinque.
"No, No" dissero i due ragazzi pensai di avvicinarmi al comunicatore ma sarebbe stato inutile. Tanto questi non mi ascoltano
Ci pensò Peter " Aspetta, aspetta" disse Peter. "Rocket sono io per l'amor di Dio, abbiamo sistemato le cose."
"Ah ciao Quill che succede?" Si tranquillizò Rocket.

Li lasciammo salire e fui sorpresa nel vedere Drax, aveva lasciato da parte la vendetta, ne ero felice.
"Vedo che hai lasciato da parte il tuo piano di vendetta" gli sorrisi.
"Si" mi rispose lui. "Ho capito che non mi avrebbe portato da nessuna parte, era per placare il mio vuoto."
"Non c'e problema" lo rassicurai "l'importante è capire dai propri errori"
"Mi ricordi molto mia faglia quando fai così, hai un cuore grande come lei. Forse morendo si è rincaranta in te". Mi disse
Non potei fare a meno di sorridere, era bellissimo quello che mi aveva detto.

"Questo lo chiami sistemare le cose, derubare i tipi che cli hanno appena suonato come pazzi?" Imprecò Rocket.
Ci eravamo riuniti per pensare a un piano per riprenderci l'Orb e salvare la galassia. Yondu ci aveva lasciato dieci minuti per per pensarci, alla fine erano riusciti a convincerlo.
"Ah si vogliamo parlare di pazzi, voi che volevate salvarci facendoci saltare in aria" Rispose Quill.
"Vi avremo fatto saltare in aria solo se non vi avessero riconsegnato a noi." Si difese Rocket.
"E come facevano a riconsegnarci quando gli hai concesso un conto alla rovescia da cinque?" Mi intromisi
"Beh non c'era tempo per discutere dei piccoli dettagli del piano. Questa è la riconoscenza per essere stati altruisti."
"Io sono Groot" disse Groot.
"Ah sono degli ingrati." Rispose Rocket.
"Ma non è questo il punto." Gli risposi.
"Quello che conta adesso è convincere l'esercito dei ravagers a salvare Xandar" Cambiò discorso Gamora.
"In modo da darla a Yondu che la depositerà in mano peggiori?" Chiese il procione.
"Di quello ne parleremo più tardi" evitò l'argomento l'ex Ravagers.
"Dobbiamo fermare Ronan" ribadì l'ex alleata di Thanos.
"Come?" imprecò il nostro "salvatore".
"Io ho un piano" esclamò Peter.
"Tu hai un piano?" Chiese stupito Rocket come se fosse la cosa più improbabile del mondo.
Peccato che questo piano non era molto solido, infatti aveva il 12% di quel piano si presero tutti gioco di lui, compreso Drax che l'ultimo che doveva parlare visto la cavolata che fece a Knower cosa che osservo anche Gamora. Peccato che questo ultimo non stava ascoltando visto che aveva altri pensieri.
Beh quasi tutti.
Groot disse che era meglio dell''undici per cento.
Ma Peter era esasperato e cerco di motivarci.
"Mi serve il vostro aiuto. Mi guardo intorno, e sapete cosa vedo? Dei perdenti." Inizio Peter, Drax lo guardò male.
"Si insomma, di persone che hanno perso qualcosa. Ed è così, altro che se è così nostre case, le nostre famiglie, la vita normale. E, di solito, la vita prende più di quanto dia, ma non oggi. Oggi ci ha dato qualcosa. Ci ha dato una possibilità."
"Di fare cosa?" Chiesi io.
"Di non fregarcene, di non scappare per una volta. Io per primo non me ne starò a guardare mentre Ronan sterminare miliardi di vite innocenti."  Tutti noi lo guardavamo come se fosse pazzo.
"Ma Quill" osservo Rocket. "Fermare Ronan è impossibile, ci sta chiedendo di morire"
"Si,immagino di sì... io" Peter era disperato e ci diede le spalle, ma a quanto pare io discorso funziono.
"Quill." Parlò Gamora."Ho vissuto una gran parte della mia vita circondata dai miei nemici. Ci voltammo tutti verso di lei, io per prima. Si alzò. "Sarò contenta di morire insieme ai miei amici."
"Ha ragione, ho vissuto tutta la mia intera vita in un orfanotrofio. Sarò contenta di salvare il mondo ai miei primi veri amici." Mi alzai anche io e mi unì ai due ragazzi.
"Sei un uomo di onore Quill, combatterò al tuo fianco." Si aggiunse pure lui "e alla fine rivedrò mia moglie e mia figlia."
"Io sono Groot." Ci rispose Groot.
Mancava solo una persona, Rocket. Guardammo tutti lui ma non si scostò di una virgola
"Dai" sussurrai al procione quando non lo vidi alzarsi
"Eh che diamine tanto non averi lunga vita comunque." Disse il diretto interessato.
Si alzò anche lui.
Mi venne spontaneo di sorridere, eravamo parti con il piede sbagliato ma eravamo determinati a salvare la galassia e ricominciare tutto da capo.
"Va bene eccomi qua, contenti? Così ci siamo tutti adesso. Un branco di deficienti in piedi che formano un cerchio." Disse con il suo solito tono Rocket.


"Questo piano è una shifezza" disse Gamora.
"Io invece non ho capito niente." Aggiunsi io
"Sei stata tu a dire di morire insieme agli amici." Le rispose Peter
Avevamo organizzato il piano, ma per me era troppo complicato. L'unica cosa che avevo capito era la mia parte e che la Nova Corps doveva aiutarci, che Dio ci aiuti.
Eravamo vestiti in maniera super bella, come Ravagers.
Dovevamo impedire che Ronan toccasse la superficie di Xandar, altrimenti tutto sarebbe morto.
Dopo varie peripezie, riuscimmo ad infiltrarci nella neve di Ronan. Fu divertentissimo, era come stare nelle montagne russe.
"Lo voglio rifare" urlai entusiasta insieme a Drax.
"Siamo proprio come Kevin Beacon?chiese Gamora con voce dolce.
Entrammo nella nave di Ronan, ma  c'era un problema, era molto buio.
"Vedo a malapena" osservò il dristuttore
"Io non vedo niente proprio il che è diverso." Mi aggregai
In quel momento Groot con il suo ramo face uscire delle luci, era bellissimo eravamo tutti illuminati.
"Quando hai imparato a farlo?" Chiese l'ex drituttore.
"Sono abbastanza certo che la risposta sia io sono Grot" disse sarcastico Peter.
Ci fu un silenzio prima di andare da Ronan. Drax lo rupe facendo un discorso che detto sinceramente? Nessuno ha ascoltato.
Lo abbiamo solo ringraziato a mezza bocca
Ma prima che finì il discorso si presentò la tipa blu pelata di prima che accusò Gamora di essere una traditrice, per poi essere spedita chissà dove.

"Starlord" esclamò un tizio con la testa meccanica appena ci vide.
"Finalmente" esclamò Peter.
La nostra battaglia era comicità e ognuno se la vedeva con i suoi nemici:io con alcuni Kree, Gamora con sua sorella, Drax con il tipo di prima e il povero Rocket doveva gestire la Nova Corps, che compito ingrato.

"Non mi vedi sono qui." Lo canzonai.
Peter aveva deciso di sfruttare la mia statura per intrufolarmi nella loro sala.
Il tipo fece per prendermi, ma io fui più veloce.
"Troppo lento" risi prima di spiragli.
Mi muovevo come un'anguilla, ed ero super veloce, ogni tanto li prendevo anche in giro.
"Andiamo ragazzi". Dicevo. " Mi avete allevata per cinque mesi, non vi potete far batter così."
Un Kree voleva uccidermi. Ma io ero più veloce di lui.
"E questo era l'ultimo." Mi disse il procione attraverso l'auricolare. "Non sapevo di essere così brava a combattere" . Prosegui.
"Beh nemmeno io." Dissi con un po' di fiatone.
"A che punto stiamo con le porte, così vi raggiungo." Un Kree si rialzò ma io con la coda dell'occhio lo vidi e gli spari.
"Sono ancora bloccate" rispose Peter.
Neanche a farlo a posta in quel momento le porte si aprirono, Gamora ci era riuscita.
"Arrivo." Dissi decisa appena le porte si aprirono.
Stava arrivando il momento decisivo e noi non volevamo perdere.

"C'è l'hai fatta" esultò Drax.
Eravamo riusciti a mettere al tappeto Ronan. Ma la goia durò poco visto che riemerse dalle macerie.
Drax gli andò contro, ma il suo acerrimo nemico lo prese per il collo e lo lanciò verso noi.
In quel momento arrivo Rocket che si schiantò con la nave addosso a noi e Ronan, facendo questo però danneggio la nave e stavamo precipitando.
Rocket e Drax erano svenuti. Noi tre, per quel che strana ragione eravamo ancora in piedi. Avevo paura non ci fosse più alcuna speranza.
Ma Groot decise di sacrificarci facendoci atterrare più o meno illesi.
Rocket era disperato ma ormai era tardi, l'albero stava dando la sua vita per i suoi unici amici.

"Peter" urlò Gamora. "Dammi la mano"
In quale modo riuscimmo a distrarre Ronan... con una gara di ballo e Drax aveva sparato a Ronan, un po' per vendetta, un po' per Groot e un po' per sconfiggerlo.
Facendo questo aveva fatto cadere la gemma dell'infinto.
Peter esegui. Ma entrambi stavano morendo così, mi alzai e decisi di dare la mano ai due, sentivo la pietra scorrere in tutto il mio corpo.
Presto si aggiunsero anche Rocket e Drax, ma sono certa al 100% di aver sentito anche Groot.
"Siete mortali come?" Si chiese Ronan.
"L'hai detto tu stesso imbecille, siamo i guardiani della galassia." Gli rispose Peter. Per poi aprire la mano e sconfiggerlo.
Con non poca difficoltà Gamora chiuse l'orb.
La guerra era finta.

Ciao Ragazzi.
Siamo arrivati quasi alla fine della prima parte, Ariel e i nostri eroi hanno sconfitto finalmente Ronan.
Quindi ci sarà da vedere che cosa succederà da ora in poi, io già lo so.
Ma voi potete scoprirlo nel prossimo capitolo.
Addios

The girl of mystery|Guardians of the galaxyWhere stories live. Discover now