One Shot Anime/Manga

Fantasmi - Suguru Geto

Questa one-shot non è una delle classiche storie d'amore e Geto non viene descritto come un uomo violento o come un partner per la protagonista. 

Possiamo definirla come una storia che racconta l'incontro di due vecchi amici in alcune circostanze particolari, dopo tanto tempo.

E' probabilmente molto diversa dalle solite storie ma mi è venuta quest'idea ascoltando la canzone che vi lascio sopra e non ho potuto fermare l'ispirazione, spero vi piaccia.

⚠️QUESTA STORIA CONTIENE SPOILER DELLA PUNTATA 2X15 E DI UNA PARTE DI MANGA NON ANCORA ANIMATA, SE NON VOLETE SPOILER FERMATEVI QUI, VI HO AVVISATO EH. ⚠️

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L'ennesima notte insonne era arrivata, T/N odiava la notte. Le persone normali dopo una giornata distruttiva e stancante non vedevano l'ora di mettersi a letto e dormire per scaricare la tensione e riposarsi, purtroppo T/N non era una persona normale, per lei la notte consisteva in un incubo. Era durante la notte che la sua Tecnica diventava più forte e allo stesso tempo più ingestibile.

La donna poteva vedere i fantasmi e sfruttare la loro Energia Malefica e le loro tecniche durante gli attacchi, poteva sembrare una figata ma non era esattamente così. Fin da bambina la donna aveva sempre odiato quel potere, vedeva continuamente presenze e non tutte erano buone, anzi quest'ultime erano relativamente poche e soprattutto in tenera età imparare a gestire e controllare una Tecnica così particolare era stato un vero inferno.
Nonostante fosse cresciuta e avesse imparato a gestirla del tutto, la notte le faceva ancora paura, soprattutto quando era costretta ad uscire di casa per affrontare delle maledizioni, ed era proprio il caso di quella notte.

Erano circa le 3 quando dopo una battaglia tornò a casa distrutta, non era stata la missione in sé ad essere pesante ma il fatto che essa si fosse svolta in un cimitero, l'ambiente perfetto per scatenare la sua Tecnica.
Tutte quelle presenze, quei poteri, quei sussurri delle anime in pena le avevano fatto scoppiare un enorme mal di testa, avrebbe voluto solo dormire ma sapeva già che non ci sarebbe riuscita, aveva ancora in corpo l'Energia Malefica di tutte quelle anime che non accennava a scemare.

<<E che cazzo>> sussurrò tra sé mentre si faceva una tisana rilassante, se proprio non sarebbe riuscita a dormire voleva almeno riscaldarsi; novembre era ormai alle porte e con esso stava arrivando anche il freddo dell'autunno inoltrato e l'umidità che penetrava nelle ossa, che lei tanto odiava. 

Stava versando la bevanda in una tazza quando percepì alle sue spalle una presenza e si gelò sul posto, di solito era molto attenta a non trascinarsi i suoi fantasmi dentro casa per avere almeno in quelle quattro mura un po' di tranquillità dopo una giornata di merda passata ad esorcizzare maledizioni, ma quell'aura dietro di lei era sicuramente di uno spirito, era già pronta ad attaccare per scacciarlo via quando quest'ultimo parlò:

<<Vedo che hai ancora problemi a dormire dopo le battaglie, proprio vero che certe cose non cambiano mai>>

Quella voce non poteva che appartenere a una persona, a un fantasma in particolare. Lasciò andare tutta la tensione che aveva accumulato in quegli istanti e ritornò a versare la bevanda nella tazza, come se non fosse successo nulla, rispondendo allo spirito in modo tranquillo.

<<Purtroppo è un fardello che devo portarmi dietro, ma almeno la mia Tecnica mi permette di comunicare con persone come te. Era da tanto che non ti vedevo, Suguru, mi fa piacere che tu sia qui>> si girò verso il fantasma di quello che in una vita passata era stato uno dei suoi migliori amici e accennò un sorriso stanco ma sincero, le faceva veramente piacere vederlo anche se non capiva come mai l'uomo le si fosse presentato proprio in quel momento. Si sedette sul divano con la tazza fumante tra le mani intenta a riscaldarle mentre il fantasma di Geto si "sedette" accanto a lei, anche se più che sedersi veramente attraversava la materia del divano come se stesse fluttuando dell'aria. Ed effettivamente così era, Suguru era uno spirito senza più un corpo da ormai tanto tempo.