200. Una sciarpa rosa pastello

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N/A: MI SCUSO PROFONDAMENTE PER L'ORARIO.
Ma sono pirla.
E non ho avuto tempo/voglia di scrivere e oggi ero rintronata perché avevo poco più di quattro ore di sonno in corpo.

E se qualcuno sarà "ah, a me capita sempre/spesso, ce la si fa". Beh io no. Io ho minimo bisogno di 6 ore per funzionare e comunque ero reduce da oltre 5 ore di lavoro con bimbi scatenati e quasi due ore di discoteca!

Non so perché mi sto difendendo.
Lasciamo stare, va!
Buona lettura!


Francesca si stringe nelle spalle, mentre cerca di tirare su il più possibile il colletto del pesante giubbotto che indossa.
Ha accettato volentieri di andare in montagna da Bruno.
È uno dei tanti modi che collettivamente si sono inventati per legare un po' in modo diverso (ma a cui nessuno è costretto a partecipare).
Ma solo perché le piace pattinare, anche se ancora ha molto da imparare, per quanto ciò le dia fastidio all'orgoglio.

E, come al solito succede quando ha l'animo già "ferito", la sua boria ha vinto sul suo raziocinio ed è uscita in quel freddo pungente senza una sciarpa né uno scaldacollo. Perché ha preso i guanti ma qualcosa per il collo no? Non si possono propriamente ammalare, no, però come lei subisce gli effetti nei suoi terreni, i suoi terreni subiscono gli effetti dei suoi "malanni".

E sicuramente non vuole creare danni del calibro di nevicate a gogò, di raffiche di vento, di qualche slavina o di qualsiasi altra cosa potrebbe scatenare un potente mal di gola (o peggio).

Quindi si ferma accanto al bordo della pista di pattinaggio e osserva gli altri Vargas, concentrandosi soprattutto su quelli più imbranati, perché fissare regioni più brave di lei (tipo Bruno, Marie o Roberto) non le farebbe bene al suo orgoglio già ferito dalla sua stessa stupidità.

Ridacchia quando Giuseppe scivola e si trascina con sé quel bucaiolo di Mario, però poi cerca di coprirsi il collo con le mani. Subito dopo, ancora più invano, tenta di sollevare il colletto della sua "tenuta".

<C'è qualche problema?> domanda qualcuna e la toscana quasi scivola a terra; presa dalla sorpresa aveva fatto un "saltello" sul posto. Recupera l'equilibrio aggrappandosi con un'espressione da ossessa al bordo della pista.

Fissa torva per quella mezza-figuraccia la piccola valdostana, che aspetta paziente una risposta. Come non ha fatto a sentirla?! Era così distratta?
Francesca alza la testa all'insù e ribatté: <Assolutamente no-!>

Solo che il suo corpo la smentisce e le parte un attacco di tosse che pare diventare secondo dopo secondo più rauca.
Marie sospira, mentre il suo volto diventa quasi infastidito dal gesto di Francesca.
Ma la piccola regione non è infastidita in quanto è comico in modo stupido la cosa appena successa, ma perché è stufa di dover parlare con un muro prima di poter parlare con la persona.

Però è anche vero che se le va a cercare lei. Ha una passione per stare con chi, in un modo o nell'altro, cerca di tenere chiunque lontano dal proprio cuore, che lei adora tenere in prima linea (in parte, ovviamente).

<Sì, certo.> è l'unico commento che fa mentre inizia a sfilarsi la sciarpa, tenuta mollemente, quasi solo per estetica. È morbida, lunga e di un rosa pastello perfettamente abbinato con il tono del suo cappotto altrettanto rosa.
La porge a Francesca e aggiunge: <Serve più a te che a me.>

E, per non ferire troppo l'orgoglio della toscana, indica il proprio scaldacollo bianco panna altrettanto morbido e forse ancora più caldo. Ammette, inoltre, forse non totalmente sincera: <Questa sciarpa era più per bellezza... E nella speranza di darla a Roberto perché secondo me sta bene con questa sfumatura di rosa, ma volentieri la do a te. Non vorrei mai che i tuoi cittadini si ritrovino a spalare un metro di neve!>
Ma che sarà mai una piccola bugia a fin di bene, no?

Soprattutto non le sembra di aver fatto la scelta sbagliata quando Francesca la afferra un po' titubante e storce e il naso, anche se se la stringe al collo e ci nasconde dentro il volto fino al naso.
Alza leggermente la testa per bofonchiare: <Proprio rosa?>

<Che c'è, ti spaventa un colore?> la stuzzica un po' la valdostana.
<Assolutamente no!> si difende Francesca. Per chi l'ha presa, una che ritiene qualcosa di "femminile" debole?! Assolutamente no!
(Anche perché per secoli il rosa è stato maschile e l'ha agognato perché si sentiva relegata ad un gradino più in basso).

Si stringe ancora meglio la sciarpa attorno il collo e commenta: <È solo che con questo verde fa cagare e adoro stare al caldo, mi piace non recare danno ai miei cittadini, ma se non sembro un pugno nell'occhio all'estetica è anche meglio!>

Marie è un attimo sorpresa, poi scoppia a ridere di cuore, tanto che si deve piegare in avanti. Perché quello è un ragionamento più da lei, più da Carmela, ma da Francesca? Sembra quasi assurdo, perché le interessa la comodità, non la moda.

E se quel giorno casca il mondo per questo commento al contrario della toscana, ben che venga!
Sta ridendo come un'idiota ed è assurdo che abbia quasi le lacrime agli occhi per una tale stronzata.

Francesca aggrotta le sopracciglia. E probabilmente ha sbattuto la testa da qualche parte, perché scoppia a ridere anche a lei, anche se rimane più composta della giovincella.

<Ma che sta succedendo quaaaAAAA!> Mario interrompe il momento, provando ad avvicinarsi ma scivolando tristemente sul ghiaccio, dando un'ennesima culata.

Giuseppe prova a rialzarlo senza cadere con pochi e lunghi successi.
E allora Francesca riprende a ridere con grande gusto, fino a che non si calma e riguarda Marie, che le sta sorridendo quasi intenerita.

<Anche se è uno sghignazzo, hai un bel sorriso, sai?> nota Marie, sorridendo a sua volta vistosamente.
La toscana si blocca all'istante e sente il collo diventare bollente. Fa un "passo" indietro e quasi strilla, scioccata: <E perché me lo stai dicendo?!>

<Perché non dovrei? Lo penso e allora lo dico.> risponde, candida, Marie.
Poi la saluta con la mano e torna a sfrecciare sul ghiaccio, affiancando Roberto e Bruno dopo aver fatto una piroetta proprio davanti ai due incapaci per eccellenza sul ghiaccio.

Francesca torna propriamente in pista e si diverte, soprattutto quando passa accanto a Marie che le rivolge tutte le volte un sorriso smagliante (che lei ovviamente ricambia in una versione molto più contenuta e meno raggiante... ha i suoi limiti, come tutti!).

Ma quella sera, quando torna nella sua camera d'albergo (che divide con Angela), stanca ma felice, rimane qualche attimo inebetita con la sciarpa di Marie tra le mani.

E la appoggia sulla sua sedia.
Marie non la reclamerà mai durante le vacanze, né dopo.
E Francesca la userà ogni volta che si sarà un gelo mordente e il suo orgoglio vincerà.




N/A: a parte il mio enorme ritardo, vi è piaciucchiato il capitolo?

E avete notato che siamo arrivati al 200° capitolo?
Dato che in un anno ci sono poco più di 50 settimane e io pubblico settimanalmente... Vuol dire che questa storia esiste da ben più di tre anni!
E quanto sono cambiate le regioni dai primi capitoli, quanto sono cambiata io e quanto siete sicuramente cambiati anche voi!
Poi non dico che tutti la seguite dall'inizio, ma non credo siate spuntati come un fungo nelle ultime settimane.

Cooooomunque!
Tutto questo per dire che tra poco ci sarà lo speciale per questo bel traguardo!
Buona serata!

Casa Vargas 2 - Le regioni d'ItaliaWhere stories live. Discover now