non dovevo lasciarglielo fare

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Pov Angi

Strappai il foglio dal blocco. Lo accartocciai e me lo lanciai alle spalle sbuffando. Per togliermi dalla testa i fantasmi che vedo, li disegno. Negli ultimi tempi ho disegnato talmente tante volte che lo saprei disegnare ad occhi chiusi. Appoggiai la testa sulla scrivania.

Qualcuno aprì la porta della cabina, alzai la testa e vidi una ragazza bionda, assomigliava a Barbie. «oh scusa, mi sono distratta e ho sbagliato porta. » sorrise «devi essere nuova, non ti ho vista in giro, io sono Maxine. Piacere» Sorrisi anche io «Angelica, piacere. Si sono nuova, mi sono già persa due volte e sono qui da poco» ridacchiai «che idiota che sono», lei scosse la testa «questa nave è un labirinto, se vuoi ti faccio fare un giro». La ringraziai e la seguii fuori dalla cabina.

Mentre mi mostrava la nave Max si fermò su un ponte per presentarmi i suoi fratelli e si avviò verso Nate e un altro ragazzo. Io rimasi ferma un attimo mentre Max faceva un paio di passi prima di accorgersi che io non la seguivo. Io digrignai i denti e feci per mettere la mano sull' impugnatura del coltello ma cambiai idea e strinsi i pugni fino a farmi sbiancare le nocche. Quando Max si girò a guardarmi feci un respiro profondo e raddrizzai la schiena. Mi avvicinai a passo spedito a Nate e quando fui abbastanza vicino gli tirai uno schiaffo sulla guancia lasciandogli i segni rossi sul viso.

Nate si girò di scatto a guardarmi e sgranò gli occhi «Angi... cosa ci fai tu qui? » mi sforzai di non insultarlo «per lo stesso motivo per cui ci sei tu Nate» dissi con un sorriso sornione «ti ricordavo più intelligente». Lui rimase senza parole «io, anzi noi, ci fidavamo di te»

«ma anche tu sei qui » constatò il ragazzino che stava parlando con Nate

«Non sono affari nostri Laurence, lasciamoli discutere» Max fece per andarsene ma Nate la fermò

«non mi riferisco a quello» non solo a questo «mi riferisco al fatto che ci ha fatto prendere un infarto quando è sparito senza avvisare e al fatto che ha fatto soffrire tutti noi. vedo il suo fantasma ovunque al campo»

«fantasma? a me sembra vivo» scherzò Laurence «ancora per poco » borbottai «figlia di Melinoe, dea dei fantasmi. per esperienza vi dico che i fantasmi non sono solo le persone morte, ma anche quelle che ti hanno tradito e non riesci a perdonare»

Pov Ari

Non dovevo lasciarla andare, non dovevo permettere che si mettesse in pericolo a questo modo. Dovevo fermarla. « ciao Ari»sobbalzai «Angi! non farmi venire un infarto mai più!» lei ridacchiò «vado a chiamare gli altri » quando tornai con gli altri Angi iniziò a parlare in italiano, in dialetto lombardo per la precisione, mi spiegò che parlava così perché le sembrava di aver visto Federico in giro e preferiva non rischiare. Angi ci spiegò che aveva preso a schiaffi Nate e aveva conosciuto una certa Maxine e il fratello Laurence, entrambi fratelli di Nate, ha detto che sono simpatici. Mi venne una stretta al cuore quando parlò di Maxine, ma sparì quando Giada per scherzo le chiese se Max era libera ricevendo una gomitata da Olivia e Angi le risposte che era etero al 100%

568 parole, capitolo lungo!
Avevo questo capitolo in testa da mo' ma non avevo mai tempo per scriverlo... Spero vi piaccia

Baci coniglietti coccolosi

Lara

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