si può essere forti anche mentre si cade

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Pov Ari

«Siete sicure che avesse il volo a quest'ora?» chiese esitante Richard appoggiando una mano sulla spalla della figlia. Stavamo aspettando fuori dall'aeroporto da quasi un ora, ma di Nate nemmeno l'ombra. Ero certa che avesse il volo a quest'ora!

«Arriverà con il volo di questa stasera... » provò a rassicurarci dolcemente mia madre passandomi un braccio attorno alle spalle. Annuii, sarebbe arrivato quella sera.

Poi l'annuncio «Il volo 854 delle ore sei dall'aeroporto di New York è stato cancellato» fissai l'altoparlante. Non potevo lasciarlo in quel buco freddo che si osa chiamare "casa". Richard e mia madre dovettero trascinarci in auto perché io ed Angi stavamo ferme a fissare l'altoparlante maledicendolo in tutte le lingua che conoscevamo.

«credo sia per voi...» disse esitante mia madre passandoci il telefono, era Nate. Mi sporsi sul sedile per leggere il messaggio:

Scusate

Solo questo. Nient'altro. Angi gli rispose:

Tranquillo, sarà per la prossima volta

Una spunta grigia, nemmeno consegnato. Chissà dove sarà. Magari gli è successo qualcosa. Magari è stato attaccato da un mostro. Magari...

Mi vennero in mente mille possibilità, una peggiore dell' altra.

Feci un respiro profondo, magari aveva il telefono spento, era solo ansia, non gli sarà successo nulla. 

(NdA. *guarda male Cassie* ma magari fosse solo ansia...)

Passammo le due ore successive a chiamare Nate al telefono, l'ultima volta ci rispose in russo la voce di una donna che ci intimò di non chiamare mai più appena le chiedemmo di Nate. Verso sera Richard ci consigliò di provare con i messaggi iride. Io ed Angi saltammo in piedi salimmo le scale di corsa. Lanciai la dracma nella nebbia e pregai che Iride accettasse la mia offerta. Tremai per il freddo dovuto alla finestra spalancata in pieno inverno, Angi uscì, tornò dopo pochi secondi con una delle sue giacche e me la appoggiò sulle spalle. Me la strinsi addosso e inspirai a fondo il suo profumo.

Il messaggio- Iride era tutto sfocato. Nell'attesa Angi si mise a tamburellare le dita sul davanzale della finestra a ritmo di "Riptide", la prima canzone inglese che avevamo cantato assieme. Sorrisi, non sapevo che sarebbe stato uno dei pochi sorrisi che avrei fatto per molto tempo. Mi misi a canticchiarla sottovoce.

I was scared of the dentist and the dark

Nate stava parlando con qualcuno, non sorrideva ma sembrava star bene.

I was scared of pretty girls and starting conversation

Nate indossava l'armatura e aveva la spada sguainata abbandonata in mano.

All my friends are turning green 

You are the magician's assistent in their dream

Nate era teso, aveva la postura rigida

And they come unstuck

Nate si guardò intorno, ansioso

Lady, running down to the riptide 

Nate si passò una mano tra i capelli, un tic nervoso

Taken away to the dark side

L'immagine si schiarì del tutto, Angi trasalì e io fissai l'immagine a bocca aperta, incapace di proferire parola. Nate era sulla Principessa Andromeda, la nave di Crono.

«Ivanov! Il capo ti vuole parlare» lo chiamò una voce 

«Arrivo Nakamura» Nate uscì dall'inquadratura e un mostro passò attraverso il messaggio Iride, dissolvendolo.

Angi crollò in ginocchio sul pavimento del bagno, in lacrime «non può averlo fatto seriamente... non può averci abbandonate così ...». Io mi asciugai velocemente le guance, dovevo essere forte per lei. La strinsi a me come se lasciandola andare potesse dissolversi come il messaggio Iride. La sua giacca era bagnata, e quelle lacrime non erano solo sue. Mi venne in mente una cosa che aveva detto una volta mia madre:

"Si può essere forti anche mentre si cade" 




FINALMENTE CI SONO RIUSCITA!!!! Ci ho messo un sacco di tempo e per questo chiedo scusa a Cassie e a tutti, ma spero che questo capitolo vi piaccia. A me piace abbastanza come è venuto ma aspetto il vostro parere.

Baci coniglietti coccolosi

Lara


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