«Annabeth» sorrise Talia.

Mi strinse in un abbraccio spaccaossa, sollevandomi pure dal terreno.

Ero contenta della sua scelta di diventare cacciatrice, nonostante servisse principalmente ad evitare la Grande Profezia per un altro po'.

«Come ti senti?» mi chiese.

«Un po' ammaccata, ma bene» sorrisi.

Non volevo far pesare a nessuno tutto quello che era successo. Era solo colpa mia: a Westover Hall ero stata troppo avventata, e ne avevo pagato le conseguenze. Però non volevo far sentire nessuno in colpa.

«Per caso avete visto Harp e Percy?» domandai «Dovevano parlare, ma non sono più tornati...»

«Parlare?» chiese Grover, alzando le sopracciglia.

Annuii, gli angoli della bocca che parevano raggiungere i lobi delle orecchie.

«Non li abbiamo notati, ma prima mi pare di aver intravisto Percy correre giù per la scalinata» disse la figlia di Zeus.

«Grazie» feci.

«Speriamo sia finita come doveva finire» ridacchiò Talia.

«Oh, a chi lo dici» sospirò Grover.

Risi anche io, ringraziandolo un'ultima volta e poi correndo verso la gradinata dell'Olimpo. Scesi i gradini in marmo velocemente, attenta a non scivolare e ruzzolare giù. Una trentina di gradini prima di arrivare alla fine, notai qualcuno di fronte all'ascensore che riportava nell'Empire State Building.

«Percy?» feci, notando la zazzera di capelli neri.

Il ragazzo si girò, gli occhi spalancati e vitrei. Sembrava scosso, come se fosse appena successo qualcosa di orribile.

«Va tutto bene?» chiesi, raggiungendolo.

Gli misi le mani sulle spalle, cercando di scuoterlo un po' da quello stato di agitazione.

«Non è andata bene?» domandai, accigliandomi.

La vedevo dura, come cosa. Nonostante Harper non me lo avesse mai detto apertamente, sapevo che Percy le piaceva. Me n'ero accorta quella stessa estate, durante l'impresa per il Mare dei Mostri, solo che lei ancora non l'aveva capito. E con lei, nemmeno Percy.

«Io... non lo so» scosse la testa «Ho combinato un bel guaio»

«Che hai fatto?» domandai, con un velato tono accusatorio.

«Ho proprio fatto un casino» disse, sconsolato.

«Hai intenzione dirmelo o stiamo qui tutta la notte?» provai ad essere gentile.

«Mi ha detto che le piaccio. E non solo come un amico» ammise.

Dovetti trattenermi per non saltellare sul posto vista la gioia che si era appena espansa nelle mie vene. Sapevo che ad Harper piaceva Percy.

Ma la domanda era una: perché Percy sembrava distrutto? E perché Harper non era lì con lui?

«Testa d'Alghe, è fantastico!» provai ad esclamare.

Heartburn ✷ Percy Jackson ¹ Where stories live. Discover now