Capitolo 22

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I ragazzi è più di un mese e mezzo che hanno iniziato il serale, Riccardo non si è mai fatto sentire e Luca ha deciso di cambiare il bar in un pub in stile inglese.

Tutte noi cameriere dobbiamo vestirci con una striminzita minigonna nera e una tshirt bianca, strettissima che risalta le forme.

Le ragazze hanno deciso di licenziarsi perché non si sentivano di vestirsi con quell'abbigliamento, io no.

Io non ho il ragazzo e con la gravidanza il mio corpo cambierà quindi questo è un bel modo per sentirsi belle.

Per adesso non ho detto niente a Luca della gravidanza, quando la pancia si inizierà a vedere allora sarò costretta a dirglielo.

Può succedere che più di una volta ci sia qualcuno che mentre passi ti tocca il culo, ma d'altronde con quell'abbigliamento come possiamo difenderci?

Una sera un ragazzo dal bell'aspetto mi ha convinto ad andare a bere qualcosa a casa sua dopo lavoro. Io ho accettato, tanto cosa avrei avuto da perdere?

Mi aspetta fino a quando finisco di lavorare, saluto le mie colleghe e esco con il ragazzo che dice di chiamarsi Andrea.
Saliamo in ascensore e lui preme il numero 7.

Appena le porte dell'ascensore si chiudono Andrea si avvicina in modo brusco a me, appoggia la mano sul mio sedere e stringe...

Io: non sono più a lavoro quindi per favore la mano la togli da li
A: pensi di comandare te sgualdrina? Le conosco io quelle come te..comandano sempre su tutti. Beh questa volta comando io. Non ti azzardare a chiamare aiuto appena le porte si apriranno sennò ti farò ancora più male di quanto te ne farò adesso. Ci siamo intesi?

Muovo solamente la testa in segno di approvazione.

Maledetta me che ho accettato quel lavoro e quelle divise, maledetta me che sono uscita con il primo che mi è capitato, maledetto Riccardo che è per colpa sua perché sono uscita con questo maniaco.
L'ho fatto per dimenticarlo e invece sarà solo una brutta esperienza.

Entro nell'appartamento del maniaco sperando che questa esperienza si concluda molto velocemente.
A: andiamo in camera troia

Mi tira per un braccio verso una camera cupa. Mi spinge nel letto e inizia a legarmi braccia e gambe ai piedi del letto. Ora sono completamente sotto il suo controllo...
A: mi piacciono quelle come te che stanno completamente sotto il mio controllo. Hai forse paura gattina?...Rispondimi troia!
Io: si ho paura, ti prego non farmi male. Sono incinta, fai piano
A: sei incinta? Ah e allora sei proprio una troia! Niente preservativo così ti posso sentire bene tutta ahahah!!

Mi leva la gonna con irruenza e lo stesso fa con le mutande.
Mi imbavaglia per attutire i miei urli di dolore. Mi stupra e appena finito il rapporto mi caccia via e mi minaccia che se avrei detto a qualcuno quello che mi era capitato avrebbe fatto qualcosa di peggio a me o al bambino.

Esco correndo da quell'appartamento maledetto e corro a casa.
Arrivo nel vialetto di casa e trovo le luci accese.

Ancora di corsa entro in casa...

Sara: dove cazzo eri finita?? Pensi di poter tornare a casa all'ora che vuoi te senza avvisarci?
No: Sara stai bene? Eravamo in pensiero per te...

Pian piano le voci delle ragazze diventano incomprensibili e uno sovrasta l'altra, la vista diviene offuscata, le gambe cedono e diventa tutto nero...

*povs Sara*
No: Oddio Sara
Io: chiamate una cazzo di ambulanza

Cosa cavolo le è successo?

Appena è caduta per terra ha sbattuto la testa, spero non sia successo niente di male. Non può essere successo a lei.

La sistemo meglio per terra e le alzo le gambe ma niente, questa volta non si riprende. Sento le sirene dell'ambulanza arrivare, i dottori entrano di corsa con una barella e mi spostano velocemente da lei, la mia migliore amica.

Ci dicono che non riescono a farla svegliare e che devono portarla all'ospedale. Solo un'altra persona può salire con loro in ambulanza, salgo io con lei.
Non voglio lasciarla da sola, ora è lei quella che ha bisogno di me, lei c'è sempre stata per me, per tutti noi e ora dobbiamo contraccambiare.

Arriviamo in ospedale e subito dietro arrivano le ragazze in macchina.
Seguiamo il corpo della nostra amica che viene portata via in una stanza bianca.
Ci dicono di aspettare fuori.

Dopo un'ora ci dicono che Sara ha subito violenze sessuali, ha avuto un colpo alla testa e che potrebbe perdere il bambino.

Quali notizie peggiori potevano darci in questa maledettissima notte?

I vicini di casaWhere stories live. Discover now