Stanze segrete (parte 2)

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«Wow, è molto più efficace di Incendio» Constatai impressionata, ricordando di aver già visto quell'incantesimo! Era lo stesso che gli vidi usare ad Hogsmeade contro il troll.
«Esatto! molti professori ritengono che non sia adatto agli studenti, ma per me sono sciocchezze! Tu che ne pensi? Ti piacerebbe impararlo?»

I suoi occhi nocciola sembravano scintillare, grazie al gioco di luci creato dalle candele, e mi scrutavano in cerca di una risposta che poteva essere solo una: «Certo che mi piacerebbe! Mi insegni tu?» Risposi cercando di contenere un sorriso mordendomi il labbro inferiore.

Alla mia risposta affermativa Sebastian sembrava più elettrizzato di me. Si posizionò alle mie spalle e, prendendomi gentilmente il polso della mano destra con cui tenevo la bacchetta, mi mostrò il movimento da fare per evocare l'incantesimo.

«Bene, ora fallo tu.»

«Eh... ?Cosa?!»

Non avevo minimamente capito che movimento fare, ero rimasta imbabolata dalla vicinanza della sua guancia alla mia e troppo impegnata a trattenere il respiro per evitarmi di inebriarmi del suo profumo e far capire che avevo il fiatone, anche se non avevamo corso.

Si fece scappare una risata tra i denti e ripeté i movimenti che questa volta mi concentrai di memorizzare.

Siamo andati avanti così per almeno un'ora abbondante, parlando di incantesimi, scoprendo punti di vista in comune, come: la fame di conoscenza per le magie più "focose" e il piacere che il brivido del proibito provoca.
Dopo avermi insegnato l'incantesimo Confringo, mi raccontò anche un divertente aneddoto che riguarda lui, Infaustus e sopracciglia incenerite!

Abbiamo riso tanto, prima che il suo sguardo si abbassasse malinconico sul pavimento, aggiungendo: «Non tornavo qui da molto tempo, non è la stessa cosa senza Anne... cosa darei per farmi battere di nuovo a gobbiglie da lei!».

Prima ancora che me ne potessi rendere conto, le mie braccia erano già intorno al suo corpo. Non ero riuscita a sopportare quello sguardo triste e, senza preavviso, lo abbracciai. La sua espressione cambiò repentinamente in stupore e anche in un po' di imbarazzo. Si schiarì la voce e aggiunse: «Magari, la prossima volta che vado a Feldcroft potresti venire con me. Ti piacerà conoscere Anne!» E così dicendo appoggiò dolcemente le braccia sulle mie spalle, sorridendo.

Mi sentivo un fuoco, e non solo per essemi esercitata con l'incantesimo Confringo fino a poco prima.

Non so se è così espansivo con tutti, oppure sono un'eccezione.
Cosa poteva interessare tanto di me? In una settimana mi aveva mostrato più cose lui, che il mio mentore; si è preso la colpa al posto mio nella biblioteca, portata in un nascondiglio segreto e ora voleva anche farmi conoscere la sua famiglia!

Decisi di dirgli tutto ciò che so riguardo la magia antica che percepisco. Non penso che fosse tutto un suo piano per arrivare a questo, come poteva lontanamente sospettare una cosa del genere?
Insomma, se sono riuscita a non vederci niente di marcio io che, di solito, vedo sempre prima il peggio in tutto...

«Promettimi che non dirai a nessuno di questo!» Conclusi con sguardo serio.
Sebastian si mise una mano sul petto e guardandomi negli occhi promise: «Puoi fidarti di me! E forse, potremmo aiutarci a vicenda, studio da molto tempo le forme arcaiche di magia. Appena ne scoprirai di più dimmelo! Intanto, ti consiglio di esercitarti ancora con Confringo, vieni qui quando vuoi!» Mi accarezzò una guancia e, andando via, aggiunse: «Quando vado a Feldcroft ti mando un gufo!»

Rimasi qualche secondo da sola nel sotterraneo vuoto, con la testa leggera, come se avessi bevuto qualche burrobirra di troppo.

"Ok, è il momento di riprenderti! Vai dritta a dormire ora, Maeby!" Mi dissi tirandomi due leggeri buffetti rinvigorenti sulle guance calde.

˜

Uscita dal sotterraneo, un imprevisto si frappose tra me e il mio intento di andare subito a rintanarmi nella mia camera:

«Ciao Sebastian! Aspetta un momento, ma non sei Sebastian... non fare finta di niente, ti ho sentito. Chi sei?» La bacchetta luminosa che Infaustus usava per farsi guida era davanti al mio viso emettendo fasci di luce rossa ad intermittenza.

«Ciao Infaustus! Mi sono persa, stavo andando alla sala comune, sai non mi sono ancora abituata a questo posto, è enorme!» Balbettai inventandomi una scusa, anche abbastanza plausibile, per essere onesti!

«La ragazza del quinto anno! Non prendermi in giro! Sei appena uscita dal sotterraneo. Chi te ne ha parlato? Come hai fatto a scoprirlo?» Il tono adirato di Infaustus cresceva sempre di più a ogni domanda.

«Come ti dicevo, mi sono persa, sono capitata qui per sbaglio... »

«Nessuno capita qui per sbaglio!« Interruppe brusco: «Te ne ha parlato Sebastian, sicuro! Quel verme. Ti avverto, una sola mossa falsa e nemmeno il tuo adorato Fig potrà aiutarti! I miei genitori sono amici del preside Black, una mia parola e ti faccio spedire da dove sei arrivata!»

«Non c'è bisogno di minacciare, non dirò niente a nessuno del tuo sotterraneo!» Risposi alquanto allarmata dalla reazione di Infaustus e dalla raffica di minacce piombate addosso. La prima volta che lo vidi sembrava un ragazzo così a modo, in questo frangente, invece, quasi mi faceva paura.

«Sarà ,meglio per te. Quando vedrò Sebastian non gliela farò passare liscia!»

«Infaustus, calmati! Sebastian è un buon amico. È vero, me lo ha mostrato lui, ma ha spiegato benissimo quanto questo posto sia importante per voi e di non parlarne con nessuno.» Il mio tentativo di rassicurarlo fu del tutto inutile.

«Guarda che lo so che è un buon amico, è il MIO più caro amico. Tante grazie!»

«Infaustus, io volevo solo-»

«So bene cosa volevi dire! Sebastian si caccia già in troppi guai, non ha bisogno del tuo aiuto!»

«Se ti riferisci alla biblioteca, non è successo niente, alla fine è andato tutto bene!»

«... la biblioteca? COSA?!»

Accidenti, non sapeva della biblioteca, ora gli ho dato un altro motivo per avercela con me! Ero troppo stanca e ho parlato a sproposito.

«Ora gliene dico quattro a Sebastian... » Si voltò e andò via continuando a borbottare improperi vari verso Sebastian.

˜

Sconvolta! Questa giornata mi ha lasciata sconvolta.

Ancora adesso, se ci ripenso a tutte le confidenze ricevute da Sebastian, vengo pervasa da tante emozioni diverse: mi sento grata, onorata, anche un po' imbarazzata per tanta considerazione. Perché io? Mi conosce appena. È sinceramente amichevole o c'è un tornaconto? O forse è così che si conquistano i ragazzi qui, picchiandoli a duello. Sono confusa e ancora agitata per la lunghissima strigliata che mi sono presa da Infaustus, roba da non credere!

È arrivato decisamente il momento di dormire ora.
A presto con nuovi aggiornamenti,

Maeby

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Where stories live. Discover now