Domenica

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11 Settembre 1890

Caro Diario,

Questa mattina mi sono alzata dal letto ancora elettrizzata da quanto accaduto ieri sera, effetto che non è passato con il riposo notturno. Sono impaziente di incontrare Sebastian, chiedergli cosa sia successo con la Scribner, capire cosa lo abbia spinto a finire nei guai per me, dirgli che non avrebbe dovuto e sento che solo vedendo il suo viso potrò trovare lo stato di calma che cerco.

Stavo attraversando i corridoi della scuola con un passo più veloce del normale, scendo le gradinate due scalini alla volta, guardando a destra e sinistra alla ricerca di quel maledetto Serpeverde, ma di lui nemmeno una traccia.

I rumori dei miei passi rimbombavano negli ambienti quasi deserti che attraversavo, enfatizzando ancora di più la differenza con i giorni precedenti. I corridoi gremiti di studenti e il forte vociare erano stati sostituiti con il solo rumore dei miei passi e da qualche fugace mormorio di coppie di ragazzi che incontravo sporadicamente durante il mio solitario cammino.

Non era tornato neanche il professor Fig, ancora impegnato a Londra; la scuola sembrava inquietantemente dimezzata!

«Hey, stavo proprio cercando te! Accompagnami fuori in cortile, ti devo parlare.»
Le parole di Natty mi avevano colpito alle spalle, facendomi sussultare. Una risposta involontaria, quella del mio corpo, alle parole "ti devo parlare". Rendendosene conto, Natty ha corretto subito il tiro con una risata sdrammatizzante: «Scusa, non volevo Spaventarti!»

«Allora non dovresti dire a bruciapelo "Ti devo parlare"» Le ho fatto notare io con un sorriso teso.

«E io che pensavo di averti spaventata per esserti arrivata alle spalle!» Ha continuato con un sorriso disteso: « È una cosa che ci accomuna, ma non vorrei parlarne qui, dove anche i muri hanno occhi e orecchie...» ha concluso con fare circospetto.

Cortile di Hogwarts

Il mio passo si era fatto più lento per camminare al fianco della mia amica che mi guidava verso il cortile. Camminavamo in silenzio e quando le nostre spalle, ogni tanto, si sfioravano ci scambiavamo un sorriso imbarazzato, finché non abbiamo raggiunto l'esterno del castello e Natty finalmente si è sentita libera di parlare: « Eccoci! Posso dirti quello che mi preoccupa, e  riguarda te e la storia di Harlow e Rookwood. Non faccio che ripensare al perché dovrebbero cercare con tanta foga uno studente di Hogwarts...»

La guardavo in silenzio, non sapendo quanto potessi espormi e, forse, meno ne sapeva e meglio sarebbe stato per lei.

«Sappi che sono una minaccia anche per me, ecco perchè volevo parlarti. Inoltre, tu e Sirona mi avete ispirata a prendere posizione contro gentaglia come loro.» Insisteva Natty con fervore.

«Io e Sirona? Che intendi dire?» 

«Mi ha ispirato il coraggio che avete dimostrato: tu contro il troll e Sirona schierandosi apertamente contro Harlow e Rookwood. È a causa di gentaccia come loro che ho perso mio padre e io e mia madre abbiamo dovuto lasciare il Matabeleland.»

«Natty, mi spiace! Io, non sapevo che...», con un cenno della mano mi ha fatto capire che non era di questo che vuole parlare ora o, forse, non era pronta.

«Ammiro il tuo senso di giustizia, ma devi sapere che Rookwood e Harlow sono in combutta con un goblin di nome Ranrok» Ho cercato di frenare il suo entusiasmo e di metterla in guardia sui potenziali pericoli, ma ho notato con stupore la sua forte determinazione:

«Un motivo in più per fermarli! Gira voce che Harlow sia il braccio destro di Rookwood, gestisce lui le sue operazioni quotidiane. Possiamo cominciare attaccando lui, per distruggere l'intera operazione!»

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Where stories live. Discover now