{♥︎} capitolo 1

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{♡♡♡} ■■■■■■■♡♡♡♡ terza persona

10 anni fa ○○○

Ayato Sakamaki, un bambino di soli 7 anni, se ne stava seduto per terra, osservando con occhi spenti gli appunti che aveva preso.

Ayato Sakamaki, un bambino di soli 7 anni, se ne stava seduto per terra, osservando con occhi spenti gli appunti che aveva preso

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La sua stanza, era zeppa di appunti scolastici.
Vedere tutti quei fogli, e tutti quei libri, sparsi nella sua stanza, gli faceva venire ansia.
I suoi fratelli Laito e Kanato, condividevano una stanza, lasciando del tutto solo il povero Ayato.
Ayato poteva solo osservare i suoi fratelli giocare, attraverso il vetro della finestra della sua stanza da letto.
Presto un duro colpo di frusta, sulla mano, attirò l'attenzione del giovane vampiro.
"obāchan (nonna)" disse sussultando Ayato, osservando Menae la madre di Cordelia, con occhi pieni di terrore.
Menae era l'insegnante privata di Ayato.
Il suo metodo di insegnamento, era violento, persino peggio di quello di Beatrix.
Menae strinse gli occhi con furia, frustando di nuovo, la mano del giovane, colpendogli anche l'occhio, facendo piangere il povero Ayato.
"Non fare il bambino. Ripetimi il capitolo 10." Disse Menae, girando intorno, ascoltando le parole di Ayato.
Con voce tremante, Ayato ripeté ciò che aveva capito del capitolo 10, ma ciò sembro accontentare la donna.
Con forza, picchiò il povero bambino, che cadde a terra, implorando perdono e pietà.
"Obāchan onegaidesu (ti prego) fermati !" Urlò impotente il bambino.

Le frustate continuarono per un'altra mezz'ora, per poi essere interrotte da qualcuno che "osava" bussare.
"Sì, chi è ?" Chiese cordialmente Menae, stringendo il suo frustino, e la sua frusta, mentre Ayato riprendeva a respirare.
"Obāchan, siamo venuti a prendere Ayato, vogliamo giocare !" Disse sorridendo Laito, da oltre la porta.
Quel tono così allegro, fece alleggerire il cuore di Ayato.
Menae fissò con occhi gelidi il povero bambino, sotto di lei, con il sangue sulla schiena e sulle mani.
"Certamente Laito-kun. Dagli solo 2 minuti, e sarà fuori a giocare con te, e Kanato-kun." Disse Menae.
"Va bene !" Urlò Laito da oltre la porta, correndo fuori, pronto per giocare.
Menae, fissò con odio il "moccioso".
"Muoviti. Non far insospettire niente hai tuoi fratelli, anche se a loro, potrebbe non importare." Disse con voce velenosa Menae, uscendo dalla stanza.
Ayato trattenne l'impulso di piangere e di urlare, così prese un respiro profondo, mise su un finto sorriso, ed uscì dalla stanza.
Uscì di corsa dalla villa, finendo per scontrarsi, contro il nonno Burai, il padre di Cordelia.

"Ojīchan (nonno)." Disse Ayato, con aria turbata e con occhi tremanti.
Burai, fissò con odio la chioma rossa.
Si abbassò al livello del bambino, sussurrandogli all'orecchio: "orrendo moccioso, dopo ti darò una dura punizione, per aver esasperato mia moglie e mia figlia."
Quelle parole, fecero gelare il sangue ad Ayato, che senza riuscire ad emettere neanche un suono, annuì.
"Perfetto." Disse Burai, alzandosi in piedi, ed andando verso la stanza dove si trovava sua moglie.
"Ayato ! Sbrigati !" Urlò Laito, attirando l'attenzione del bambino.
"Laito-nii io-"
"Ayato." Disse severamente Cordelia.
"Okasan io-"
"Devi essere il numero uno Ayato. Se non sei il numero uno non sei nessuno." Disse amaramente Cordelia, fissando con le braccia incrociate il figlio.
"Okasan ti prego... studio tutti i giorni... non ho mai tempo per me stesso, o per stare con i miei fratelli... ti prego oka-"
"Silenzio. Ho detto che devi studiare, e tu adesso salirai nella tua stanza e ti metterai a studiare con il nonno e con la nonna. Sono stata chiara ?" Chiese severamente Cordelia.
Ayato abbassò la testa, fissando con occhi tremanti i suoi fratelli, che si erano allontanati, giocando insieme con i pipistrelli.
"Laito-nii... Kana-nii..." Sussurrò tristemente Ayato in lacrime.
"Vattene Ayato." Disse la donna.

Ayato corse dentro la villa, venendo osservato da Subaru e Shu.
Appena entrò nella villa, venne prontamente preso da Burai.
"Vieni piccolo scarto." Disse Burai, trascinando il povero bambino.
"no... No... NO !" Urlò in lacrime Ayato.

ℕ𝕠𝕟 𝕤𝕥𝕠 𝕓𝕖𝕟𝕖 ♥︎Where stories live. Discover now