CANE pt.1

25 14 18
                                    

-Haha, vieni qui, Fendy, su! Hop!- il suo amico umano stava facendo giocare la cagnolina nel parco vicino casa sua.

L'animale si divertiva sempre molto in quel prato, non si stancava mai di fare avanti e indietro con la pallina o il bastone tra i denti. Quel prato la faceva sentire libera, veloce, forte. La faceva sentire se stessa.

Fendy pensava tutto ciò mentre correva per andare a prendere quello che il suo padrone le aveva lanciato. Le sue zampe fendevano l'aria immobile di quel pomeriggio all'insegna del sole e del bel tempo.

Appena riportó l'oggetto al suo padrone, lui le disse, con voce dolce:

-Ma brava cucciola, brava!-

Le fece dei grattini sotto il mento. I suoi preferiti. Quanto amava essere trattata così, per bene, con amore.

Il suo padrone smise e la cucciola  lo guardò interdetta. Spesso quando faceva così voleva dire che stavano per tornare a casa o che stava per lanciare di nuovo la pallina.

Sfortunatamente per Fendy, lui le rimise il guinzaglio. Quanto odiava sentire sul collo la solita sensazione di pesantezza. Il collare le dava molto fastidio, ma era di vitale importanza che lei lo tenesse sempre con sè, se non voleva perdersi per sempre.

I due amici si avviarono fianco a fianco verso casa loro. Il padrone che teneva lo sguardo vigile sulla strada e la cucciola che zampettava felice e assetata dopo la sua grande corsa vicino a lui.

Nessuno avrebbe mai potuto separarli. Solo la morte, o forse, neanche quella.

We're animalsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora