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•//«e poi cosa? Sentiamo..che scusa toglierai per cercare di convincermi?» \\•

«behhh, voglio farti conoscere un mio amico Minho dai»

Minho a quelle parole si era infastidito. Restò in silenzio, non serviva parlare, Jeongin avrebbe comunque capito. Infatti poco dopo sentì la voce di quest'ultimo provenire dal telefono:
«eddai Minho, Hyeonjoon ti ha lasciato. Non puoi andarci dietro a vita, fattene una ragione e vai avanti»

A sentire quelle parole minho si incupì, senza che se ne accorgesse le sue guance in una frazione di secondo erano già piene di lacrime, era un pianto silenzioso però, a sentire quel nome, in quella frase, ci rimase più male di quanto ebbe creduto ci sarebbe rimasto prima di averle sentite.
le parole del'amico gli scaturirono una serie di ricordi, ricordi con il suo ex, che lo aveva lasciato 2 anni prima, ma ancora non aveva superato.

Voleva delle risposte, che Hyeonjoon non gli aveva dato, lo aveva lasciato dal nulla, senza dargli una motivazione, da quel giorno Minho si chiedeva cosa avesse sbagliato, cosa avesse fatto di male, e se semplicemente non era abbastanza, fatto sta che non aveva più voluto relazioni dopo che era stato lasciato, non trovava nessuno che gli piacesse, forse perché cercava Hyeonjoon nelle altre persone, invece di andare avanti con esse...

Appena senti Jeongin iniziare a parlare gli chiuse la chiamata in faccia, non sarebbe riuscito a parlare senza fare capire che stesse piangendo, d'altronde i ricordi continuarono a correre, insieme alle sue lacrime, e al dolore che sentiva alla pancia, alla cicatrice, solo ricordando...sarebbe morto se non lo avesse salvato e portato in ospedale Hyeonjoon.

-segreteria telefonica del numero +82 ##########, il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile, lasciare un messaggio dopo al bip-

Jeongin provo a telefonarlo ma senti la segreteria, la stessa identica frase, 15 volte a distanza di un ora l'una.
Era preoccupato, e decise di mandargli dei messaggi, e uscire di casa per andare dal amico. Conosceva abbastanza bene il suo amico dal sapere che ora stava effettivamente piangendo, era successo un milione di volte, ci era abituato, da quando Minho era stato lasciato due anni prima stava spesso così male, anche se cercava di nasconderlo, inizialmente aveva avuto un periodo molto buio dove non voleva neanche più vivere con il passare del tempo si era affievolito ma ogni tanto stava ancora male, così uscì di casa a comprare dei dolci al suo migliore amico, compro del gelato alla menta e cioccolato il preferito di minho, e poi si diresse a casa dell' amico.

Minho era buttato sul letto al silenzio...o meglio tra i suoi stessi singhiozzi abbracciando il cuscino cercando conforto in esso, come fosse una persona.
Piangette per ore, non riusciva a smettere era addirittura disidratato. Ogni tanto sentiva la suoneria del telefono, la ignorava, non voleva parlare, non poteva parlare, non riusciva.
Quando Jeongin arrivò davanti alla stanza di minho, dopo aver salutato la madre di quest'ultimo, non esitò ad entrare, sapeva già che cosa si sarebbe trovato davanti quindi si chiuse la porta alle spalle, andando poi sul letto sdraiandosi accanto all'amico abbracciandolo e disegnando dei cerchi immaginari sulla sua schiena, cercando di confortarlo, quando si fu leggermente calmato Jeongin si sedette aiutando l'amico a fare lo stesso, asciugandogli le lacrime dal viso e daldogli un altro abbraccio, minho era stanco, voleva riposare, ma se fosse rimasto da solo avrebbe ri iniziato a piangere.

«guarda cosa ti ho portato»
Annunciò il ragazzo dai capelli rosa portando davanti a minho la busta contenente il gelato e due cucchiai.

Minho sorrise e abbraccio un altra volta il rosa, probabilmente aveva un aspetto orribile ed era inguardabile, con gli occhi rossi e la pelle umida di lacrime, aveva paura di vedersi.

Si sedettero sul letto con la schiena appoggiata al muro guardando programmi trash in TV mentre mangiavano il gelato, Jeongin era riuscito a farlo distrarre.

«quindi...domani ci sei? Ti prego minho non usciamo assieme apparte per andare a scuola, daii...il mio amico, almeno conlscilo...lo ho invitato ad uscire, e simpatico...»

«uff...tanto non ho di meglio da fare, va bene, ma non aspettarti che finisca in una relazione con questo tuo amico, o almeno...non lo posso sapere non lo conosco»

Pensò che alla fine rifiutare di conoscerlo era stupido, poteva essere un bravo ragazzo, magari anche simpatico, quindi perché non farci amicizia?

Si erano fatte le 11:47 quando Jeongin decise che era ora di tornare a casa, dopo aver scelto con minho come vestirlo il giorno dopo, non era chissà che erano verstiti da tutti i giorni, ma che sopra al ragazzo erano mozzafiato.

Minho dopo che il più basso varcò la porta di casa andò a dormire, stanco per il pianto precedente, e per le risate fatte successivamente con Jeongin, si addormento dopo pochi minuti, abbracciando il cuscino.

Spazio autrice:

Ed ecco il secondo capitolo.
Non è un gran che ancora ma presto si incontreranno minho e Jisung, voglio fare passare un paio di capitoli prima AHAHSHSH
Spoiler, nel prossimo capitolo forse si incontrano.

FATEMI SAPERE SE CI SONO ERRORI COSI LA CORREGGO...HO PAURA ME NE SIANO SFUGGITI

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⏰ Last updated: Sep 07, 2023 ⏰

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ILᵒᵛᵉᵧₒᵤ // 𝘔𝘪𝘯𝘴𝘶𝘯𝘨Where stories live. Discover now