CAPITOLO 4-LE CONOSCENZE, E NON SOLO

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Arrivate in cella e sistemate le nostre cose, io e Rosa cominciammo a fare amicizia.

N:"piacere Naditza"
T/n:" piacere T/n Esposito"
R:" ciao io sono Rosa Ricci"
S:" io sono Silvia, ma siete le rispettive sorelle di Ciro e Jhonathan? "
T/n:" si HAHA"
N:" credo anche le fidanzate no? "
R:" bhe in teoria sí"
T/n:" io e Ciro stiamo insieme da circa 3 anni, Rosa e Jhonn non sanno nemmeno loro se stanno insieme o meno"
R:" ammó ja non scassà 'o cazz su"

Dopo aver parlato praticamente tutto il giorno, arrivó un'altra guardia, Liz, che ci portó a cena.
La fortuna di me e Rosa? era l'unico giorno della settimana dove maschi e femmine pranzavano e cenavano insieme.

Liz:"forza guaglió, a mangiare! "

Arrivate a mensa, tutti gli occhi dei ragazzi ricaddero su noi ragazze, da lí fischi, urla e complimenti fecero spazio nell'aria.

R:" ma sono matti qua"
T/n:" lo penso pure io"

Da lontano vidimo Ciro, Jhonn ed Edoardo farci segno di sedersi con loro.

Quando stavamo per arrivare al tavolo, una ragazza dai capelli rossi mi spinse di lato e si sedette di fianco a Ciro.

C:" Viola che cazz faij, alzati non é il tuo posto"
V:"Dai Ciro non mi vuoi vicino? "
C:" lievt, che schif"

Ciro si alzó, mi guardó e vide che non ero del tutto tranquilla, forse piú arrabbiata.

POV'S CIRO
Appena alzai lo sguardo su di lei, vidi che mi stava guardando, poi spostó lo sguardo su Viola, che peró guardava me.
Approfittando della situazione, la prese per i capelli, facendola alzare dal posto, poi la spinse contro il muro.

V:" che cazzo fai!? "
T/n:" nun te permiettr mai chiú di sederti vicino a lui, hai capito!? "

Le urló addosso,ormai tutta la sala era a guardare la scena, le guardie in quel momento non c'erano.
Ad un certo punto si sentí un suono forte, mi rigirai verso le due ragazze e vidi la mia donna con il viso girato dall'altra parte e la guancia piano piano le diventava rossa.

POV'S T/N
Quella troia aveva osato tirarmi uno schiaffo.
La ripresi per i capelli buttandola a terra, in ginocchio, davanti a me ma di spalle.
Le strinsi i capelli in un punto e le tirai la testa indietro, aveva un sorrisetto del cazzo stampato in faccia, ma non duró a lungo quando le tirai una ginocchiata nella schiena, le sue urla di dolore rieccheggiavano nella stanza ormai in silenzio.
La presi per il collo, facendola rialzare per poi riappiccicarla al muro.

T/n:" PROVA A RIAVVICINARTI A CIRO E VEDI PERCHÉ FACCIO DI COGNOME ESPOSITO, TESTA DI CAZZO"

Le urlai addosso, non mi interessava della gente che guardava la scena.
La lasciai e mi girai verso la sala.

T/n:" bhe? tornate a mangiare o no? "

Tutti tranne i miei amici tornarono a mangiare e chiaccherare.

Mi sedetti vicino a Ciro, che mi mise un braccio intorno alle spalle e mi bació la testa.

C:" ammó, lui é Totó, Pirucchio ormai lo conosci"
T/n:" ah ciao, non pensavo ci fossi anche tu"
P:"e invece"
T:" piacere Totó, quello che fa le battute migliori"
mi porse la mano e la strinsi sotto lo sguardo di Ciro, un po' infastidito.

Finita la cena, le guardie riportarono tutti in cella.

La mia metà// Ciro Ricci//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora