la fusione perfetta tra uomo e macchina

30 4 0
                                    


facciamo un passo indietro.

Adriano era nato sotto una stella fortunata e quel giorno Stefano portò la sua macchina nella sua officina. Era niente di meno che una Lamborghini Egoista, un po' come lui.

«Trattamela bene» disse beffardo lanciandogli le chiavi.

Adriano le prese al volo e le accarezzò con il pollice, pensando tra sé e sé. non immagini quanto.

Decise di chiudere l'officina per il resto della giornata perchè aveva un compito molto importante. Era il momento per lui di diventare la macchina di Stefano.

Mentre l'orologio segnava la mezzanotte, l'uomo chiuse gli occhi e si lasciò andare. Una sensazione di formicolio si diffuse attraverso il suo corpo, un mix di ansia ed eccitazione. Poi, lentamente, iniziarono a verificarsi delle trasformazioni. La sua pelle sembrava fondersi con la superficie dell'auto, acquisendo la stessa lucentezza metallica. Le sue membra si allungarono e si fusero con il telaio, mentre gli abiti si tramutarono in linee affilate e aerodinamiche.

Aveva anche pensato a come Stefano avrebbe saputo del riparo della macchina, gli aveva lasciato un bigliettino con scritte le informazioni necessarie per il pagamento e il ritiro

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.

Aveva anche pensato a come Stefano avrebbe saputo del riparo della macchina, gli aveva lasciato un bigliettino con scritte le informazioni necessarie per il pagamento e il ritiro.

Era fortunato Adriano perchè la moglie di Stefano era in carcere.

Stefano faceva l'avvocato ed era appena uscito dal tribunale di Catania in Piazza Giovanni Verga. Aveva appena vinto la causa che vedeva il più famoso produttore discografico sardo come un truffatore. Quello che vide non fu solo un processo per truffa, ma una storia di manipolazione e debolezza umana. Stefano era un così bravo  avvocato da far incarcerare IlTommy , ma non così bravo da aiutare sua moglie. In quel momento, però, gli importava solo della sua Lamborghini Egoista, quindi si recò verso l'officina di Adriano.

Stefano stava camminando per le vie di Catania. Sentiva da lontano la melodia di "Let Me". La canzone raggiunse il suo culmine, e lui si spinse oltre i limiti del suo corpo, quasi fluttuando nel suo abbraccio musicale. Con un movimento finale, si gettò all'indietro, le braccia aperte come ali, fondendosi con l'etere notturno. La melodia si dissolse lentamente nell'aria, ma l'eco della sua danza rimase, come una promessa di bellezza e libertà perpetua e senza nemmeno accorgersene si ritrovò di fronte a quella cazzo di officina finalmente. Entrò, si fiondò sulla sua macchina, ma del proprietario nessuna traccia. Solo un bigliettino con scritto la cifra da lasciare come pagamento «0,01€».

«Meglio per me» pensò, ignaro del segreto. Salì a bordo e sfrecciò verso casa sua. Con un ruggito scatenato, la Lamborghini Egoista si sciolse via dalla strada, accelerando con una forza incredibile. L'asfalto sembrava fondersi sotto di loro, mentre la città illuminata sfrecciava in un turbine di colori e luci. Sentiva una sensazione strana, non era come le altre volte in cui aveva guidato, ma questa sensazione strana infondo gli piaceva. Si potrebbe descrivere come la fusione perfetta tra uomo e macchina.

the sheeps - " guerra tra band "Donde viven las historias. Descúbrelo ahora