chapter ten

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Nei suoi occhi,
un presagio d'amore
divora il cielo.

Ho appena finito di fare una doccia fredda e con un asciugamano tampono i capelli per rimuovere l'acqua in eccesso.

Metto il completo da notte e salgo in camera. Resto li finché tutte le luci si spengono e mi diano il via di fuga per andare da Fred.

In punta di piedi inizio a camminare senza far rumore e trattengo il fiato fino a vedere la porta della stanza in cui dovrei essere adesso.
Con movimenti cauti giro la maniglia e richiudo l'accesso alle mie spalle.

<<Pensavo che non arrivassi più.>>
<<E invece eccomi qua. Allora, perché mi hai fatto venire?>> la butto io senza pensarci due volte.
<<Emm...In realtà era una scusa per passare del tempo insieme se non ti dispiace.>>
<<Mi va bene come idea, però non più di mezz'ora perché poi devo andare a buttarmi nel mio lettino morbidoso.>>

Mi siedo nel puff accanto al "suo" letto di una piazza e mezza, e stendo la testa leggermente all'indietro per stare più comoda.

Fred prova a formulare un discorso di senso compiuto ma noto che non sa come iniziare; per cui gli do una spinta in modo da aiutarlo. <<Allora, se te la senti mi vuoi parlare dei tuoi genitori naturali? Hai ricordi di loro?>> dico pentendomi subito della mia frase. Temo di aver toccato un tasto dolente e mi sento abbastanza in imbarazzo per aver preso questo argomento.
Frederick però, notando la mia espressione, mi rassicura semplicemente con un suo sguardo.

I suoi occhi sono ipnosi per me. Non riesco a guardare altrove, sono incollata a guardare una galassia luminosa e vorrei perdermi dentro essi per un tempo immensurabile.

Fred ora inizia a parlarmi, spostando lo sguardo da me a punti vuoti come per cercare le parole giuste.
<< Mio padre non l'ho mai conosciuto e mia mamma l'ho vissuta solo i primi mesi di vita, per questo motivo non ho ricordi con nessuno dei due. Sono stato abbandonato da entrambi e mi hanno chiuso dentro l'orfanotrofio Ristor, qua a pochi passi da Melrose, in cui sono stato cinque anni e tre mesi. Più il tempo passava, meno probabilità avevo che qualcuno mi adottasse. Un giorno però,una coppia decise di portarmi a casa con loro. Inizialmente ero dell'idea che mi avrebbero riportato in quel posto buio per me, ma col tempo ho capito che sarebbero state le uniche persone a non avermi mai abbandonato.>>

Nonostante la fragilità che percepisco nel suo timbro di voce, Fred sembra essere a suo agio con me e il cuore mi si riempie di gioia. Lo stoppo e provo a fargli capire tutto il mio supporto, e dopo una breve sosta decide di ricontinuare il discorso partendo da dove lo avevo interrotto.

<<Man mano il tempo passava, cercavo di rimettere insieme i pezzi del puzzle per capire le ragioni, sempre se ce ne erano,del mio abbandono.
Mi hanno solamente raccontato che i miei genitori non erano una vera e propria coppia. Avevano vissuto un avventura durata una notte, e dopo poche settimane mamma scoprì di essere incinta. Il suo "compagno" la abbandonò subito dopo averlo scoperto e lei non era pronta a crescere un bambino da sola. Così decise che era meglio per entrambi se fossi andato in un orfanotrofio, e così è stato fatto...>> Frederick conclude il suo discorso come deluso da quella che dovrebbe essere stata la sua famiglia, i suoi più grandi sostenitori.

Mi alzo,e prima che riprenda a parlare lo stringo a me con tutte le forze che ho in corpo. Come una volta sentii dire a qualcuno: a destra non avendo il cuore ti senti vuoto, e quando abbracci qualcuno senti il cuore su ogni lato.

Dopo pochi minuti, Fred mi solleva il mento per guardarlo in faccia e mi ringrazia; io allora lo avvicino a me per baciarlo. Dopo pochi secondi la sua lingua chiede il permesso per essere ospitata e io la accolgo calorosamente. Le nostre bocche si cercano e si desiderano sempre di più. La sua mano sfiora la mia guancia bollente e io sento il mio corpo rabbrividire al solo tocco. Con dolcezza assapora il mio labbro inferiore e la sua lingua ricerca vogliosa la mia. Con le dita inizia a tratteggiare il mio collo facendolo solleticare piacevolmente. Stacca la bocca dalla mia e si dedica completamente a esso. Lo bacia con lentezza fino a giungere le clavicole. I suoi baci sono così soffici da sembrare velluto. Risale percorrendo nuovamente il suo percorso e ritorna alla mia bocca. Questa volta io mi sento più sicura di me, così ci godiamo il momento in ogni suo particolare.

Dopo che entrambi siamo soddisfatti, prendiamo una pausa. Poggio la mia chioma nel suo petto e chiudo gli occhi per qualche secondo. Lui mi contorna la vita con un braccio e mi accarezza i capelli dolcemente, restando in questa oasi di piacere disumano.

<< Mi sa che è meglio che vada.>> Rivolgo un ultimo sguardo a quegli occhioni, lo bacio premendo forte le mie labbra sulle sue, e mi volto per tornare da dove sono venuta. L'ansia che qualcuno possa scoprirci mi trafigge l'anima perciò, pur di evitare questo, mi costringo a mettere delle restrizioni.
<<Altri dieci minuti ti prego.>> mi supplica come un bambino che vuole comprato il suo lecca lecca preferito.
<<Come faccio a dirti di no se mi guardi così ? . Dai,dieci minuti e poi tutti a nanna. Affare fatto?>>
<<Affare fatto.>>

Restiamo seduti nel letto e parliamo del più e del meno tenendo conto dell'orario. Mancano poco meno di tre minuti e dovrò ritornare in camera mia. Fred approfitta del poco tempo che rimane per parlarmi ancora. Adoro il fatto che trovi felicità nel raccontarmi la sua vita e si senta a suo agio con una persona che conosce da così poco tempo.

<< Un ultima cosa Luna e poi ti lascio andare. Io non sostituirei mai Lauren e George per nessun altro al mondo, ma sento il bisogno di sapere chi sono le persone che mi hanno messo al mondo. Ne ho bisogno per poi continuare la mi vita in modo completo. In questo momento sento che un pezzo del mio puzzle manchi. È smarrito e lo voglio rimettere al suo posto. Per questo motivo vorrei chiederti di aiutarmi. Mi trovo così bene con te anche se non ti conosco molto, però ho come l'impressione che di te posso fidarmi.>>
<<Sai che se hai bisogno puoi sempre contare su me,quindi ti aiuterò e spero col passare dei giorni avremo modo di conoscerci a vicenda. Dunque quando iniziano le indagini signor capitano?>>

The recovery of trustWhere stories live. Discover now