Capitolo 8

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Draco guardò le ultime scintille blu scomparire per lasciare posto al buio della notte, erano le due del mattino e suo padre era appena tornato a casa dopo tre giorni d' assenza, chissà quali crimini aveva commesso in quei giorni per conto del Signore Oscuro... un movimento alle sue spalle lo fece girare, Alya si agitava nel sonno dentro il suo sacco a pelo, le si avvicinò e notò che un velo di sudore le imperlava la fronte, sicuramente stava avendo un incubo


"No Draco...resta" sussurrò con tono agonizzante, lui si sdraiò a fianco a pancia in sù e le strinse la mano disegnando con il pollice dei ghirigori immaginari con fare rassicurante, non sapeva se fosse la cosa giusta da fare ma vedendo la mora calmarsi non si fermò, con lo sguardo rivolto verso il soffitto iniziò a pensare.


Avevano passato un'estate idilliaca, avevano riso, scherzato, letto, giocato e parlato come non mai, lei si fermava spesso a dormire nel loro rifugio e l'assenza continua del vecchio Lucius fecero sì che anche Draco potesse restare facilmente per la notte. Aveva notato uno strano comportamento da parte di Alya e non era la prima volta che nei sogni la sentiva pronunciare il suo nome, inoltre spesse volte la trovava a fissarlo con sguardo assente per poi arrossire... insomma aveva capito di piacere alla mora e ciò lo mandava in confusione totale, aveva cercato di allontanarla parlando della Parkinson o trattandola proprio come una sorella ma la verità era che lui stesso sentiva il cuore accelerare quando quegli occhi color smeraldo si posavano su di lui. Si maledì per quei pensieri e sbuffò impotente passandosi la mano libera sugli occhi, stanco di quei pensieri e stanco di rinnegarli.


Mancava solo una settimana dopodiché sarebbe ripartito per Hogwarts per affrontare il quinto anno, si convinse che standole distante per un po' tutte le emozioni provate durante l' estate sarebbero scomparse... "Un Malfoy non prova emozioni" sibilò la voce di suo padre nella sua testa, Draco sospirò profondamente ma il peso sul petto non accennava ad andarsene, così si concentrò sulla mano calda che stringeva nella quale scorreva quel sangue sporco che doveva odiare, si girò nella sua direzione e proprio non trovò niente di sporco o da odiare in lei; chiuse gli occhi e inspirò a pieni polmoni quel profumo di lillà addormentandosi in pochi istanti.


**


Un raggio di sole la svegliò facendola borbottare "Dobbiamo cambiare le tende" si guardò intorno alla ricerca di Draco e lo trovò seduto sul tavolo circolare intento a scribacchiare quella che doveva essere una lettera. Come ogni mattina si era svegliato prima di lei, Alya alzò gli occhi al cielo e sussurrando un "Buongiorno Dray" si catapultò in bagno; si guardò allo specchio e cercò di domare i lunghi capelli scompigliati, li legò in una treccia e dopo essersi lavata i denti si sciacquò il viso con acqua fredda, aveva delle occhiaie violacee segno degli incubi avuti quella notte, facendo spallucce finì di prepararsi dopotutto non le era mai importato un granché del suo aspetto, sapeva di essere una bella ragazza ma solo perché un sacco di ragazzi a scuola glielo avevano fatto notare cercando sempre di invitarla fuori con scarsi risultati.


Tolse i pantaloncini e la t - shirt del pigiama indossando un vestitino azzurrino con maniche leggere a lanterna e una gonna a balze che le arrivava un po' sopra le ginocchia. Uscì dal bagno e arrossì sentendo lo sguardo di Draco su di sé.


Draco era sconvolto da come anche il più semplice degli abiti riuscisse a starle così bene: il colore le faceva risaltare la pelle che sembrava scintillare mentre le balze del vestito si muovevano a ritmo delle gambe toniche e sinuose


"Hai già mangiato?" chiese lei con ancora le guance color porpora, lui si riscosse da quei pensieri e rispose


"Uhm sì, dovrebbe esserci ancora qualcosa in frigo, magari poi chiederò agli elfi di portare qualche provvista" la mora annuì iniziando a prepararsi un caffè, con la coda dell'occhio notò che Draco aveva riiniziato a scrivere sulla pergamena


"Quindi ci rivediamo qui domani pomeriggio giusto?" richiamò la sua attenzione


"Si esatto, devo tornare al Manor per non destare sospetti e sono sicuro che anche i tuoi genitori vorranno vederti" rispose lui voltandosi nella sua direzione pentendosene subito dopo: la mora si era chinata per aprire il mini-frigo e Draco aveva una perfetta visuale del suo sedere così perfetto! Sentì lo stomaco ingarbugliarsi e una sensazione di calore irradiarsi al basso ventre; tossicchiò imbarazzato e urtò la boccetta dell'inchiostro rovesciandola su tutto il tavolo


"Cazzo!" esclamò, Alya corse ad aiutarlo tamponando il liquido blu che si spargeva mentre lui arrotolava la lettera


"Che succede Draco? Sono io la sbadata fra noi due" chiese con una risatina, il biondo alzò gli angoli della bocca per formare un sorriso e disse


"Mi sono distratto" se solo avesse saputo con cosa....


"E' da quando mi sono alzata che sei distratto" lo rimproverò scherzosamente lei non avendo capito cosa fosse successo realmente "A chi scrivi di così importante?" continuò incuriosita


Draco avrebbe potuto dire la verità ma non fuoriuscì il nome di Blaise Zabini bensì


"stavo scrivendo a Pansy sai tra poco ci rivedremo, non vedo l'ora" sì maledì mentalmente notandola afflosciarsi e girarsi per nascondere i sentimenti che si irradiavano sul suo volto, ma quella era l'unica risposta sensata per tenerla lontana, per il bene di entrambi


"Oh bene sì bene ... uhm io vado" Alya raccolse le sue cose in fretta e senza voltarsi raggiunse la porta, Draco tentò di fermarla


"Aspetta non hai nemmeno mangiato!"


"Ci vediamo domani Malfoy" disse lei risoluta non voltandosi indietro, sapeva che se avesse visto quelle iridi color tempesta non sarebbe resistita a lungo.


A Draco non sfuggì l'uso del cognome, lo odiò così come odiò sé stesso e tutti gli insegnamenti ricevuti dal padre; era un maestro nel far soffrire le persone ...


Ciao!! Come sempre fatemi sapere che ne pensate, ci tengo 🌸

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