Capitolo 4

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"Dai ti prego fallo ancora Draco!" urlò Alya estasiata, il biondo sorrise compiaciuto ed agitò la bacchetta dove subito sprizzarono scintille verdi

"WOOOOOOW" esclamò la bimba meravigliata, entrambi risero felici.

**

"Non preoccuparti ci vedremo presto"

"Ti dimenticherai di me, conoscerai altri amici maghi come te e non verrai più" si lagnò lei guardando fuori dalla finestra; il sole caldo di fine agosto filtrava fra le fronde degli alberi illuminando la casetta sull' albero

"Ci rivediamo qui la vigilia di Natale e...."

"Il giorno del mio compleanno" lo interruppe lei, lui alzò gli occhi al cielo

"Si piccola il 24 dicembre alias vigilia di natale alias il tuo compleanno"

"Ecco...si va bene!" sussurrò finalmente convinta, a luglio si erano fatti un'altra promessa: non mancare mai al compleanno l'uno dell'altro

"Starai attento vero? E ti impegnerai? Così poi potrai mostrarmi tutto quello che imparate" riprese Alya di nuovo sorridente

"Contaci! Quelli come me la magia ce l'hanno nel sangue" lei storse il naso nel sentire quelle parole e lo guardò allontanarsi di corsa estasiato al solo pensiero di prendere l'espresso per Hogwarts il giorno dopo

**

"Oh andiamo Draco non ci vediamo da settimane e presto ripartirai resta ancora un pochino"

"Alya te l'ho detto devo studiare, non per metterò a quella sanguesp.... alla Granger di essere migliore di me anche quest' anno" Sospirò lui stanco fingendo di non aver notato lo sguardo di rimprovero

"Non ci sei riuscito gli scorsi anni non vedo perché debba cambiare qualcosa questo terzo anno" continuò lei istigandolo, ci riuscì: lui la guardò sprezzante

"Cosa vuoi capirne tu?! Se solo una babbana!" sputò con quel tono arrogante che non era solito ad usare, non con lei almeno... Alya indietreggiò, nell' ultimo anno Draco si era alzato di parecchi centimetri, aveva ormai tredici anni e a volte faticava a controllare il suo caratteraccio

"Chiedimi scusa Dray!" urlò lei indignata, lui abbassò il capo rendendosi conto di come l'aveva trattata ma non proferì parola, troppo orgoglioso

"A volte non ti riconosco più" continuò lei con voce sgomenta "Buono studio e buon ritorno ad Hogwarts" e detto questo se ne andò sbattendo la porta.

**

Alya camminava velocemente tremante per il freddo, una torcia illuminava il sentiero coperto da un manto di neve fresca davanti a lei; era curiosa di vedere se Draco avrebbe tenuto fede alla loro promessa visto il brusco modo in cui si erano salutati l'estate prima.

Toccò le iniziali sul tronco e subito la casetta apparve, si arrampicò sulla scaletta ed aprì piano la porta, anche se era da mesi che nessuno metteva piede lì dentro tutto era in ordine e pulito.

Musica da orchestra proveniva dal Manor di Draco, i coniugi Malfoy dovevano aver organizzato la solita festa la Vigilia di Natale, Alya sorrise al pensiero del biondo chiuso in una stanza piena di purosangue aristocratici, lui odiava quei tipi di eventi mondani e trovava sempre il modo di scappare per raggiungerla. Si girò di scatto sentendo la porta aprirsi, riconobbe subito la chioma bionda che spiccava nel buio della notte, si guardarono per interminabili secondi e poi le si avvicinò porgendole una piccola scatolina di velluto nera

"Buon compleanno" disse con voce roca, Alya prese la scatola con mani tremanti e l'aprì, un'espressione di sorpresa e meraviglia le si dipinse sul volto. La scatola conteneva due orecchini di smeraldo scintillanti che ricordavano il colore dei suoi occhi, erano piccoli ed eleganti

 La scatola conteneva due orecchini di smeraldo scintillanti che ricordavano il colore dei suoi occhi, erano piccoli ed eleganti

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"Io... Draco è....è davvero troppo per me" balbettò lei, lo sguardò del biondo si fece serio

"No non lo è, io..." sembrò in cerca delle parole giuste ma queste non uscivano, rimasero a guardarsi come due stupidi finché...

"Mi dispiace" dissero all'unisono, si sorrisero dolcemente e si avviarono verso le poltrone, Draco prese un vaso di vetro ampio dalla libreria e con la bacchetta fra le dita sussurrò poche parole e subito un fuoco violetto riscaldò la stanza.

"Mi dispiace" dissero all'unisono, si sorrisero dolcemente e si avviarono verso le poltrone, Draco prese un vaso di vetro ampio dalla libreria e con la bacchetta fra le dita sussurrò poche parole e subito un fuoco violetto riscaldò la stanza

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Ecco qui una nuova parte!! fatemi sapere che ne pensate ;)

La nostra casa sull' alberoWhere stories live. Discover now