(L)ove

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Louis Tomlinson mio bullo nonché fratellastro. Sono innamorato di lui da quando mia madre ha deciso di andare a vivere da Mark, suo padre. Sono gay, ovviamente si è capito, e anche Louis, e per questo che non capisco perché c'è l'ha con me. Io sono più alto di lui ma non riesco a reagire mai perché è l'unico modo per averlo vicino se no non mi rivolgerebbe neanche la parola, anche se quei "ti odio" oppure "muori" e quei pugni fanno male. Lo so che prima o poi non ne potrò più. Oggi non ho tanta voglia di andare a scuola perché so già quel che mi aspetta, ma devo per ciò prendo un paio di skinny jeans neri, una felpa grigia grande, così che possa coprire i miei tagli, boxer e un paio di vans e vado a farmi la doccia. Finisco la doccia e vado a fare colazione trovandoci già tutti, compreso Louis, che è bellissimo. Porta skinny jeans neri, maglietta a maniche corte nera e vans -giusto per cambiare- neri.
"Buongiorno tesoro" mi saluta mia madre "ma non hai caldo con quella felpa?" aggiunge poi.
"Buongiorno mamma, e no non ho caldo sto bene" dico. "Ciao io vado"
"Tesoro non fai colazione?"
"No mamma vado Niall e Liam mi aspettano" senza aspettare una risposta esco e trovo Niall e Liam fuori.
"Buongiorno ragazzi" dico sorridendo
"Hazza" grida Niall abbracciandomi.
"Ehi Haz" saluta Liam sorridendomi
Ci incamminiamo per la scuola parlando, più ascoltando, di quant'e figo Zayn Malik, per Liam. Si anche lui è gay. Gli unici amici che ho sono gay, tranne Calum e Ashton. I miei amici sono tutti "innamorati" Liam di Zayn, Niall di un certo Josh, Michael di Luke, e Luke di Michael ma quest'ultimi sono troppo timidi e stupidi, perché tutti lo sono dei loro sentimenti tranne i sottoscritti. Quando arrivammo a scuola andai subito in classe così da evitare Louis, per ora almeno. Dopo l'inizio della prima ora ovviamente Louis entra 10 minuti in ritardo, e indovinate qual'è l'unico posto libero, già vicino a me. Durante tutta l'ora mi sono sentito osservato, e so chi era, Louis. Ora mi sto dirigendo nel aula di musica, all'improvviso sento qualcuno che mi trascina nello stanzino del bidello, Louis.
"C-che v-vuo-vuoi?" Chiedo balbettando
"Te" risponde "sai ho pensato ad una cosa, se vuoi che smetta di picchiarti, devi fare una cosa per me"
"C-cosa vuoi c-che faccia?" Chiedo con voce tremante perché ovviamente non c'è d'aspettarsi niente di buono.
"Voglio che tu faccia il mio sub" il suo che?!?!
"Il mio sub Harry, il mio sottomesso" dice malizioso 'ecco l'avevo detto che non c'era d'aspettarsi niente di buono'
"E-ecco io sono v-v...." Non continuo imbarazzato e arrossisco.
"Oh tanto meglio cucciolo" mi sussurra all'orecchio facendomi perdere un battito con quel "cucciolo"
"O-okay" rispondo
"Allora inizieremo presto cucciolo quando tua madre e mio padre andranno in un viaggio di lavoro di qualche mese" dice per poi lasciarmi un bacio a stampo " E ricordati che quando oggi torniamo a casa visto che non c'è nessuno ti spiegherò cosa è un sottomesso e cosa deve fare, okay?"
"Okay" rispondo
"Bravo il mio cucciolo, ci vediamo a casa" mi lasci un altro bacio a stampo e poi se ne va.
Come aveva detto oggi niente bulli e l'ultima campanella così con il cuore che va a mille ritorno a casa.

Love my bully (stepbrother)|| Larry Stylinson (OS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora