«Se ti può aiutare li ho visti prima sulla mensola che si trova sopra il letto, e davanti all'armadio.»

«Wow, sei stata di grande aiuto devo dire. Completamente inutile.» sbuffa nuovamente non trovandoli.

«Non c'è di che» rispondo ironicamente, mentre tento di piegare le ciglia in maniera uguale.

«Ohh trovati! Chi diamine gli ha infilati nel cassetto della scrivania? Potevo cercarli fino a domattina, poi perché erano lì!» esclama poco dopo.

«Contenta ora?» le chiedo mentre finisco di passare il rossetto.

«Come sto?» domanda facendo una giravolta su se stessa, sembra una dea greca scesa direttamente dall'Olimpo. Il vestito bordeaux sembra essere stato fatto su misura apposta per il suo corpo perfetto, gli occhi marroni sono incorniciati da ombretto oro e eye-liner fine, ha lisciato i capelli e le arrivano fin quasi alle ginocchia. Le gambe lunghe coperte dalle calze color carne e i tacchi neri che si intonano al colore ambrato della sua pelle. Per concludere ha indosso un cappotto nero e lungo.

«Sei più bella di Afrodite stessa.»

«Anche tu non scherzi eh, questo vestito ti fascia le curve che è una meraviglia.»

«Non mi dispiace affatto, indosso il cappotto e scendiamo.» dico mentre mi alzo e mi guardo nuovamente allo specchio davanti alla mia scrivania. Sophie ha ragione, questo vestito mi sta divinamente. È nero e abbastanza corto, scollato ma non troppo e molto attillato. Sotto ho le calze trasparenti nere e degli stivali del medesimo colore, con delle borchie argento sparse qua e là.
I capelli gli ho arricciati con la schiuma e il diffusore quindi sembro un leone, però almeno mi stanno bene. Per quanto riguarda il trucco ho fatto sempre lo stesso: ombretto chiaro, eye-liner fine e allungato, mascara, fondotinta e rossetto rosso fuoco. Per finire, il cappotto è lungo e bianco, che copre il vestito completamente.

Dopo essere scese al parcheggio e aver trovato Jax appoggiato alla sua auto -come se fosse un autista che deve accompagnare delle celebrità a un evento- ci saluta e invita a salire sulla porsche davanti a noi.

***
Circa mezz'ora dopo arriviamo davanti a una villa enorme da cui esce musica a tutto volume e mentre scendiamo dall'auto ci passano davanti tre ragazze più nude che vestite, con gli stivali fino al ginocchio e dei cappotti lunghi neri.

«Quanta gente c'è stasera? Ho già visto più di dieci persone in meno di due minuti.» Domando più a me stessa che a loro due.

«Forse tutto il campus.» dice Jax mentre controlla la sua auto e fulmina chiunque ci si avvicini.

«Buono a sapersi, faccio una telefonata e vi raggiungo dentro.» dico mentre mi allontano e digito il numero di Alec sul telefono. Sophie alza un pollice all'insù come per dire "d'accordo, a dopo".

Al terzo squillo sento la sua voce dall'altra parte dello schermo: «Che c'è?» risponde infastidito.

«Ciao anche a te, cosa è successo che rispondi così?» chiedo preoccupata.

«Mamma a papà mi hanno fatto una parte di merda perché ancora non sono rientrato a casa. Mi sono inventato che alla festa da Lukas abbiamo conosciuto delle ragazze e ci hanno invitato qualche giorno a casa loro sulla costa nord dell'isola e che abbiamo accettato l'invito senza pensarci due volte. Si sono incazzati perché non gliel'ho fatto sapere prima. Erano preoccupati, credo.»

«Hai chiamato Lukas per fargli sapere di pararti il culo se per caso li dovesse incontrare?»

«Sì , ovvio. Ha detto che non ci sono problemi, ma se succede qualche casino non vuole entrarci nel mezzo.»

Midnight Where stories live. Discover now