Che potrebbe scomparire l'universo tranne noi.

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In un niente ero pronta quella sera.
Ben vestita anche semplicemente con un jeans e una maglia e col rossetto, rosso fuoco, quello a prova di bacio..per farlo a mo' di sfida no?!
Parlavo al telefono con un'amica mentre eravamo circa 7 compreso lui, e parlavo di lui senza far capire...lo aveva capito ovviamente ma non batteva ciglio.

Dopo un po' rollammo ci sedemmo ed eravamo finalmente pronti per fumare..
Cominciarono le frecciatine indirette, gliene dissi di tutti i colori, giuro!!!
Ylaria mi guardava male, vedeva che lui voleva fare conversazione, parlare con me, e io gli facevo fare solo brutte figure come una bambina.

Stava finendo, la canna insomma, erano rimasti gli ultimi tiri, i più forti, i più buoni.
Ed io, che la spaccavo con Michele e il suo amico Luigi, stavo tutta fumata, eppure continuavo a lanciargli frecciatine di tutti i tipi.
Luigi aveva finito di fumare, io anche, toccava a Michele finirla.
Luigi gliela passò... con mia sorpresa lui la rifiutò venne da me mi prese per mano e mi porto un po più in la di dove eravamo...voleva fare pace, ci aveva provato per tutta la sera e io lo avevo trattato male. CI ABBRACCIAMMO E NON POTEVO ESSERE PIÙ FELICE DI COSÌ!!!

Ma niente sembrava essersi risolto completamente.
E tornata nel dormitorio non volevo credere a ciò che avevo visto, Erika e io dovevamo salire su, nel dormitorio maschile, per fare matematica!!
Dopo tante lamentele salimmo..
Io lo avevo fatto solo per vedere Michele. Infatti lo cercavo con lo sguardo senza accorgermi che dopo aver corso nei corridoi si era messo dietro la porta della stanza in cui stavamo io, Erika ed il presunto prpfessre che continuava a mandarci ragazzi che cercavano, inutilmente, di aiutarci.

Lui portava il motorino, ed io avevo un paio di guanti da motociclista, aveva la mano fasciata in quei giorni, cosi, gliene porsi uno cercando di non immaginare la mia faccia da ebete in quel momento. Ora lui ne aveva uno, e io l'altro.
Avevamo capito ormai che l'interrogazione del giorno seguente sarebbe stata un fiasco.
Cosi Erika accompagnata dal suo ragazzo ed io accompagnata da Michele ce ne andammo.
"Prima però ci si fuma una sigaretta!!"
Oramai era legge! Vi era un altro piano sopra il dormitorio maschile. Quello della terrazza, dove si sedettero Erika ed il fidanzato a fumare e limonare..
Noi preferimmo stare alla base delle scale a fumare e PARLARE!!
Chiarimmo.
E poi il muro...quale ragazza non ama essere baciata contro un muro?!?!!
Ci abbracciavamo, ed il suo modo di sfiorarmi le guance mi faceva venire i brividi, quelle emozioni non le sapevo descrivere, ne tanto meno controllare, o capire.
Mi ritrovavo a tremare, con il battito accellerato, e le sue labbra sulle mie, era poesia.
Era qualcosa di incompreso, io veramente ero di nuovo innamorata. Volevo Lui. Solo Lui.
Si aprì la porta del dormitorio maschile.. era y, Edoardo, che ci guardo con una faccia a dir poco traumatizzata, impallidì in un attimo e penso anche io.
Ci chiese scusa per il disturbo...lui non aveva visto Erika e company, aveva visto solo noi, da soli..quindi....
Decidemmo allora do scendere era pericoloso restare là, quel prof odiava le coppiette!!!
Scendemmo davanti la porta del dormitorio femminile, e lui era contro il muro, io contro di lui lo abbracciavo e avevo la testa appoggiata nell'incavo del suo collo..e non avevo paura di ninete..più di niente..
Io non me ne volevo andare via da lì, mi ricordava il paradiso quel ragazzo. Io non ci sono mai stata in paradiso, però ogni volta che ci pensavo mi veniva in mente un suo abbraccio, un suo bacio, o semplicemente Lui.

Poterlo baciare potergli dire che Lui era solo Mio, era magnifico.
E quando mi accorsi che le due maledette settimane di vacanze di pasqua si avvicinavano, decisi di godermi a 360° quel ragazzo, che potevo dire esser mio.

Ma le favole non esistono.Where stories live. Discover now