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Greta tornò a casa distrutta dal lavoro. non era una tipa molto attiva,a dire il vero era davvero pigra.
direi che la sua voglia di non fare nulla sia bene o male giustificata,data la mancanza di attività quotidiane da svolgere,a parte il lavoro.
aveva appena diciassette anni,alla sua età doveva avere tante altre cose da fare nel corso della giornata,e invece.

a casa era da sola,chiusa nella sua camera rossa.
le pareti erano tappezzate da poster di migliaia di band: i pierce the veil erano l'attrazione principale di quella ragazza.
stava tutto il tempo ad ascoltare musica,a suonare la chitarra e ad immaginarsi su un palco immenso,magari con una band.
da quando lasciò la scuola il suo mondo era questo,direi anche da prima in realtà.

tra la migliaia di giornalini presi all'edicola sotto casa,notò un volto familiare,anche qui.
era il ragazzo visto qualche ora prima.
"mi perseguiti eh" pensò sbuffando con un ghigno ironico in volto.
non ci pensò due volte che afferrò la copertina,e iniziò a studiare per bene la figura del ragazzo.
Bill Kaulitz si chiamava.
"Wow" la ragazza disse inconsciamente a voce alta,meravigliata dalla unicità del ragazzo.
i capelli neri acconciati in aria con le sfumature biondo platino erano un look che Greta amava. Gli occhi cioccolato si nascondevano dietro la grande quantità di matita nera messa, e un punto luce sul sopracciglio illuminava il volto del ragazzo,che sembrava puro.
come faceva a rimanere impassibile ad una estetica così aggressiva? aveva la faccia di un angelo, i lineamenti sul suo viso sembravano combaciare tra di loro,creando una perfetta armonia.
decisamente,forse la persona più bella vista nella vita della ragazzina.

-

i due fratelli erano sopra la macchina del loro autista, che li stava accompagnando a casa.
il ragazzo non smise di pensare alla figura della femminile vista un attimo prima.
era dritta in piedi,che si godeva la sua sigaretta aspettando il bus, i capelli lunghi si spostavano a tempo di vento all'indietro , lasciando risaltare il trucco che portava. si riusciva a distinguere dalle centinaia di persone che erano dietro,accanto e davanti a lui.

"hai notato quella ragazza alla fermata?" disse Bill al gemello.
"mh?..quale delle migliaia..?" Tom,il gemello più grande,rispose quasi disinteressato,intento a mangiare un pacco di skittles,che entrambi amavano.
Bill: "lascia perdere.. sappi solo che era veramente bella."
il maggiore accentuò una risata.
Tom: "non ti ho mai sentito così interessato a parlare di una nostra fan" disse ironizzando.
"sarà forse la volta buona che avrai una notte fuori con una ragazza?" continuò,ancora mostrando i denti allegramente.
"smettila,lo sai che non sono il tipo. e comunque non so nemmeno se sia una nostra fan,tanto meno ci conosca."
"dai finiscila,è ovvio che ci conosca,tutti sanno chi siamo!" rise ancora.

*Bill's Pov*
Ogni tanto la sicurezza di mio fratello non la capisco,a differenza sua mi reputo un po' insicuro. siamo gemelli identici,ma non di carattere,direi minimamente.

arrivammo a casa e mi diressi subito dentro la doccia.

è da quando ho visto quella ragazza che non riesco a togliermela dalla mente.
ma come cazzo è possibile,non so nemmeno il suo nome..
mi era venuto così spontaneo sorriderle in quel momento, anche se non sapevo minimamente chi fosse.
chissà se starà pensando anche lei a me in quel momento.

-

ormai era sera,Bill era a casa sua col resto della band. tutti stavano scherzando,bevendo qualche birra come al solito,però non tutti erano tanto coinvolti nella conversazione.
"Bill,hai l'aria diversa,tutto bene?" chiese Gustav.
"è vero,hai l'aria un po' spenta,che ti succede?" continuò George,il bassista.
"ragazzi va tutto bene" alzando le mani con un timido sorriso sul viso.
Tom spezzò la situazione come al solito: "vedi che ci metto un attimo a leggerti dentro il pensiero" facendo una smorfia.
il gruppo si mise a ridere,e cambiarono subito discussione.
in realtà Bill non capiva perché i ragazzi avessero fatto quelle domande. lui stava bene,aveva tanto a cui pensare. forse era solamente un po' in ansia per i concerti a venire,ma nemmeno tanto.

Bill si spostò in balcone,mentre il batterista e il bassista se ne andarono.
poco dopo lo raggiunse Tom.
Tom- "ti si legge in faccia"
Bill- "mh?" era talmente perso nei suoi pensieri che si era distaccato dalla realtà.
Tom- "facciamo che non ti assillo più,però ti va di uscire?"
i due erano veramente tanto legati,e non appena sentivano che uno dei due si sentisse fuori luogo,l'altro sarebbe intervenuto. così Tom facesse quella volta.
Bill accettò senza farselo ripetere due volte.
si prepararono e uscirono.

-

"Greta!!" Emma era appena tornata a casa dalla sua primissima giornata di lavoro.
era ancora molto eccitata,e sembrava non essere nemmeno tanto stanca.
"dobbiamo festeggiare! vestiti che usciamo!" esclamò.
"eeh? cosa dobbiamo festeggiare..?" era distesa per terra con la chitarra in mano,si stava per addormentare.
di colpo la maggiore spalancò gli occhi,ovvio che dovevano festeggiare. il suo umore cambiò totalmente.
di corsa andò ad abbracciare la sorellina che era già in bagno a sistemarsi il trucco e a cambiarsi l'uniforme.
"dato che stai crescendo ti porto in un posto speciale" disse Greta,accennando un sorriso.
Emma- "mhh,devo preoccuparmi?" accennando un sorriso malizioso.
la maggiore non rispose nemmeno,prese la spazzola e iniziò ad acconciare i suoi lunghi capelli.
quella sera decise di vestirsi bene,per una volta.
un classico vestito corto nero in seta con piccoli ricami in merletto si appoggiava delicatamente sul suo corpicino,accentuando le sue forme. mise degli stivali alti senza il tacco,rigorosamente neri,che le arrivavano circa sopra le ginocchia. come tocco di classe,oltre a vari accessori come i bracciali in cuoio,cambiò il gioiello al centro del suo labbro,mettendo delle piccole punte argentate. i capelli rimasero sciolti come al solito,e aggiunse dei punti luce sulle orecchie.
il trucco rimase lo stesso di questa mattina,lo aveva ritoccato un pochino aggiungendo un filo di eyeliner,ma niente di più.

Greta- "allora sei pronta?"
Emma- "più che pronta!"

le due si avviarono verso la fermata dell'autobus,alternando i passi lenti con quelli veloci.
arrivò finalmente il mezzo e si sedettero nei posti più lontani.
condivisero la musica con una cuffia ciascuno, passando l'intero tragitto così.

finalmente arrivarono nel posto,era un night club.
la giovane entrò contentissima seguendo la mora. entrarono e subito iniziarono a ballare.
la mora si avvicinò all'orecchio della ragazzina,urlandole
"andiamo a prendere qualcosa da bere"
"ti seguo" rispose.
arrivarono al bancone,il barman ammiccò alla vista delle sorelle.
"cosa vi do??" chiese mostrando un sorriso.
"due piña colada" urlò per farsi sentire
"fidati che è buono" aggiunse girandosi verso la sorella.
presero entrambe lo stesso cocktail,dato che ancora la piccola era inesperta di bevande.
Emma sollevava le mani a ritmo di musica,era ormai già abituata all'ambiente,tanto che si mise a ballare con un'altra ragazza conosciuta sul momento.
La mora invece ballava,ballava,ballava e ballava.
era da tanto che aveva bisogno di muoversi,
qualcosa però l'aveva fatta smettere tutto di un tratto.

un ragazzo dalla chioma nera era appena entrato dentro il locale,insieme ad un'altra massa di capelli raccolti in una coda e un cappellino.
era lui. il ragazzo visto in copertina.
gli occhi della ragazza brillarono. la vibrazione che sentiva dentro il suo corpo non era più dovuto esclusivamente alla musica.

il ragazzo ci mise pochi passi a capire chi si ritrovava davanti,anche questa volta la riconobbe in mezzo alla folla.
Tom subito scomparve "sarà andato a ballare con qualche ragazza,tra un po' sbucherà fuori" pensava.
i loro occhi si incrociarono ancora una volta per un attimo,poi la ragazza riprese ad ondeggiare.
Bill prese l'occasione. non era il solito a spassarsela in questo modo,ma di certo non era così stupido da non capire che anche la ragazza nutriva una certa attrazione.
si avvicinò facendosi strada tra la gente,tra ragazzine che lo fermarono e altri fan.
iniziò a ballarle davanti,e piano piano i loro corpi si scontrarono dolcemente.
"come ti chiami?" si chinò leggermente data dalla evidente differenza di altezza,rivolgendosi con tono alto per farsi ascoltare dalla bella.
"Greta,tu?" facendo finta di essere ignara, mostrò un sorriso ironico.
"strano che tu non mi conosca" sorridevano alla solo sguardo,sarà stata l'adrenalina della serata.
iniziarono a ballare mentre si rivolgevano qualche parola.
Bill prese coraggio: "sei davvero bella." ammise.
Greta sorrise e basta,alzando gli occhi al cielo,anche questa volta era palesemente ironica.
"qui dentro fa caldo,usciamo un po'?" disse il giovane offrendo la mano.
lei si limitò a prendere la mano del ragazzo,facendosi trascinare verso l'uscita.



era davvero una bella situazione.




spazio autrice
vi lascio con un po' di suspance, spero vi stia piacendo :')
scusate per eventuali errori grammaticali,controllerò più tardi e sistemerò.
mwah🤍

love at first sight | Bill Kaulitz tokio hotel fanfiction >>Where stories live. Discover now