"E lei è?"

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Scrutavo attentamente le sfumature dei suoi capelli, le spalle larghe e robuste, lo stile che aveva nel parlare, anche se il volto restava a me ancora nascosto.

Mentre provavo a disegnare nella mia mente con l'immaginazione dei possibili tratti del suo viso, ecco che salutò il suo collega e si voltò verso di noi.

Kit:" Buongiorno ragazzi. Tra poco inizieremo la lezione, iniziate a preparare il materiale."

Calò il silenzio, come se nessuno osasse proferire parola per paura.

Io:" perché improvvisamente mi sento in soggezione?"

Sussurrai.

Kyla:" ho avuto la stessa sensazione il primo giorno, non puoi negare però che è veramente sexy."

La mia mente cominciò ad analizzarlo, nel mentre come segno di concentrazione iniziai a mordicchiare la mia penna. Ma purtroppo fui sorpresa proprio da lui a fissarlo, e allora si che mi sarei voluta solo uccidere.

Kit:"E lei è?"

Sentii improvvisamente la gola secca, e non so il perché ma le parole sembravano essersi bloccate.

Io:"Diana, Diana Miller."

Non cambiò minimamente la sua espressione seria, la sua postura eretta e le mani conserte.

Kit:"Ah, sei la nuova. Benvenuta."

Non sapevo se prendere quella frase come un qualcosa di "dolce" nei miei confronti, essendo confusa dalla sua espressione incredibilmente ferma.

Alzò il sopracciglio con fare altezzoso, e subito prese posto vicino la cattedra, alzandosi le maniche del suo maglione nero.

Notai con piacere le braccia.
Come quelle molteplici vene si ramificavano fino ad arrivare alle mani.
Le dita.
Il modo in cui si sistemava l'orologio al polso.

Mi morsi il labbro.

La lezione proseguì, tra molti sguardi....

Uscimmo dall'aula.

Kyla:"Aallora??? Bello vero? Io amo le lezioni qui, a breve ci daranno anche dei lavori di pratica da fare. Se siamo fortunate il professore potrebbe coinvolgerci in uno dei suoi progetti."

Kyla:"Diana...?"

Io:"si?"

Kyla:"Non mi hai ascoltata vero?"

Io:"Cazzo scusa, no ho sentito, ero solo pensierosa. Comunque si, mi è piaciuta molto la lezione davvero. Era il mio sogno venire qui. Devo trovare il modo di entrare nelle grazie del prof per avere punti a favore."

Kyla:"Punti a favore? Si ok te lo vuoi scopare."

Io:"KYLA. No, sono motivazioni puramente accademiche."

Kyla:"Hahhaah si, ok."

La ignorai, ricordando i pensieri proibiti avuti poco fa dentro quell'aula, sapendo quindi che in fondo un briciolo di verità c'era.

Presi una sigaretta appena uscita dall'università, entrammo in macchina e andammo a mangiare.

Io:"Mc?"

Kyla:" che domande. Ti sfilo una sigaretta."

Se la accende anche lei e partiamo.

Passiamo il resto del pomeriggio a chiacchierare, raccontarci storie, pettegolezzi, tutto a suon di nicotina e cocktail.

erano le 17.

Io:"ti va di rimanere da me stanotte?"

Kyla:"Amore scusami ma stasera sto con Tyler."

Il suo migliore amico, mi era molto simpatico. Spesso facevamo uscite a tre, andavamo nei locali migliori di Londra cercando di trovare un ragazzo per Tyler che era più disperato di me e Kyla messe insieme.

Kyla:"Se ti va dovremmo andare nel locale di sabato scorso."

Io:"no tranquilla, sono stanca. Magari ci vediamo domani."

Kyla:" Mh d'accordo, allora a domani."

Ci salutammo e mi diressi verso la mia macchina. Ero parecchio stanca, e poi volevo cercare di sistemare gli appunti della lezione, che avevo preso particolarmente male.

Arrivo finalmente a casa.

Io:"Ciao Nelliee."

Accarezzo la mia cagnolina che come di consuetudine inizia a saltarmi addosso, rischiando di strapparmi il maglione.

Dopo essermi sistemata con tanto di felpa nera, con pantaloncino e calzini pelosi, raccolgo i capelli con un mollettone e inizio a sentire con le mie cuffie gli audio della lezione.

La sua voce, risentirla mi faceva uno strano effetto.

Non capisco come sia possibile, ma la sua voce mi distraeva. Cercavo in ogni modo di trovare la concentrazione per più di 10 minuti, ma venivo travolta ogni volta dalla sua precisione, la sua scioltezza nel parlare, la sua eleganza.

Io:"Cazzo."

Poco dopo, non so bene cosa mi spinse a farlo, ma aprii il computer e feci delle ricerche.
Apri il sito dell'università, e nell'elenco dei professori lo trovai.

Scoprii che era un ragazzo parecchio giovane, appena 23 anni. Nonostante ciò aveva lavorato, e lavora ancora per marche importantissime. Gucci, Yves Saint Laurent, Chanel, Burberry.

Trovai delle sue foto

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Era anche modello, non mi sorprende

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Era anche modello, non mi sorprende.
Aveva quel non so che...
Ne ero convinta. Era qualcosa che sapevo mi avrebbe fottuta.

Mi dovevo schiarire le idee, liberare la mente.
Accesi una sigaretta, ammirando come mio solito il panorama dalla mia finestra.

Parli del diavolo, e inspiegabilmente era li, che passava con la sua valigetta di fronte casa mia.

Io:" non guardare sù, non guardare sù, non guardare sù."

Era come se lo avessi chiamato con la mente, alzò quel meraviglioso sguardo.
Subito girai gli occhi, ma sapevo mi avesse visto.

io:"perfetto."

Nellie si avvicino come per consolarmi.
La accarezzo.

io:"se non mi uccidi tu, giuro lo faccio io."

Prima che me lo diciate. Lo so che ha 19 anni, solo che io elaboro parecchio le storie, e le riadatto al contesto.
Spero possa piacervi❤️❤️

𝙨𝙖𝙥𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin