𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐗𝐗𝐈𝐈𝐈 - ... 𝐄́ 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨

Börja om från början
                                    

Alexia, avvolta da un elegantissimo vestito corto, bianchissimo cinto alla vita con una cintura viola -lo stesso viola degli occhi del marito- stava abbracciando Hanna che sembrava felice di aver riallacciato i rapporti con loro. Tancredi chiacchierava con lo stregone che aveva un'aria piacevolmente stordita.

Nascose un sorriso nel calice che Ash gli aveva portato. Il Nefilim la guardò malinconico «Credo che gli sarebbe piaciuto» disse tenendo sempre lo sguardo fisso nei suoi occhi. Lui gli raccontò del viaggio da cui erano appena tornati. Erano stati in Europa. Avevano visitato l'Italia, il Paese natale di Tancredi, poi avevano fatto sosta a Parigi: la città dell'amore. Risero insieme fin quando non arrivò il ragazzo che, dopo aver aspirato e lanciato sul prato la sigaretta fece un mezzo inchino davanti ai due «Mi permette un ballo monsieur?»
«Oui mon amour» scoppiò a ridere, poi si rivolse a Jade «Scusa, parliamo dopo» e scomparve in mezzo alla gente che si catenava a ritmo di musica. Intravide per qualche istante Datlet che stava facendo fare delle piroette troppo veloci ad Alexia.

Jade rivolse un sorriso nella loro direzione e scivolò fuori dal gazebo, lontana dalla musica. Agli alberi erano state appese delle lanterne, che ora dondolavano agitate dalla lieve brezza.
Mentre percorreva il sentiero incrociò Jacques e Louis, i fratelli di Nathalie. Jacques, il maggiore, indossava una maglietta rossa a maniche corte con dei jeans neri. Louis, una felpa a righe verdi e bianche e dei pantaloncini azzurri, aveva staccato da poco dal turno al negozio. «Nat è seduta sotto l'albero» intercettò la domanda e fece l'occhiolino ai due che capirono.

Nathalie, infatti, stava uscendo da un paio di mesi con un certo Tyler, un ragazzo alto, con i capelli castani, riccissimi, e gli occhi blu. Non avevano parlato molto ma sembrava un tipo a posto. Sebastian le aveva chiesto di andare avanti e lei lo aveva fatto, o perlomeno ci stava provando. Anche Nathalie come tutti gli altri era cambiata: si era tagliata i capelli a caschetto e nonostante si sforzasse non aveva più il sorriso spensierato di un tempo, ma era una cosa comprensibile, dopotutto aveva visto la persona che più amava morirle tra la braccia.

Guardò i due ragazzi allontanarsi, Louis saltellava e Jade sorrise, poi sospirò e proseguì.
Dopo qualche metro beccò Rey, i capelli perfetti e la camicia bianca leggermente spiegazzata, i pantaloncini neri davano contrasto con la pelle pallida. Stava discutendo con un ragazzo sugli aumenti di prezzo sul sangue mentre ne sorseggiavano un po' da un calice di cristallo blu. Si girò verso di lei e sorrise. L'altro si allontanò, unendosi ad un ballo di gruppo appena iniziato. Jade lo trascinò risolutamente via dal sentiero, dirigendosi verso il boschetto. Le radici sporgevano dal terreno compatto ricoperto da grappoli di menta e fiori a stella. La ragazza si appoggiò al tronco di un albero, attirando a sé Rey, che la stritolò tra le braccia. Jade gli passò le mani sulla soffice stoffa della giacca. «Vorrei andare a trovare mio fratello», la ragazza lo strinse più forte «Hai cambiato idea?»

«Mi sono accorto che Lucas... al contrario mio... non ci sarà per sempre» Abbassò lo sguardo su di lei «Ti amo» sbuffò «Prima non ero così, mi hai cambiato in meglio, e anche se mi lasciassi questo non me lo toglierebbe nessuno. Non che tu debba lasciarmi» aggiunse in fretta piegando la testa contro la sua in modo che le loro fronti si toccassero. «Dì qualcosa», i suoi occhi erano neri, al crepuscolo sembravano duri e distanti, spaventosi quasi, sogghignò.
Rey la fissò interdetto «Dimmi solo che mi ami», ma le parole non volevano saperne di uscire, forse perchè se avesse parlato probabilmente avrebbe pianto e non aveva intenzione di farsi vedere al matrimonio con il trucco rovinato, si allungò per baciarlo, non c'era niente da dire perciò rimase in silenzio, limitandosi ad accarezzargli i capelli. Era bellissimo sotto il cielo notturno, le stelle lo inondavano del loro chiarore scintillando sui capelli.

Quando tornarono Rey e Jade, Lee aveva acceso un fuoco, ardeva sparando scintille verso il cielo, verso Sebastian, verso il padre e tutti quelli che avevano perso fino ad ora. Il riflesso delle fiamme guizzò sull'anello al dito di Alexia mentre tendeva la mano a Datlet, che vi stampò delicatamente un bacio. William teneva tra le braccia Eclipse, che si era addormentata da un pezzo oramai. Scott e Queen parlavano più in là, avvolti da una coperta improvvisata grazie a una tovaglia bianca, davanti a loro Ash e Tancredi erano sdraiati e indicavano le stelle «Quella è la costellazione dell' opossum» disse il biondo
«Non credo esista» ribattè Ash voltandosi per guardarlo in faccia
«Ehi, io mi sto impegnando»
«Ma se stai inventando nomi assurdi»
«E credi sia semplice?»

Hanna si soffermò qualche istante con lo sguardo su Niko, seduto accanto a lei, che mentre giocherellava distrattamente con la collana canticchiava una dolce melodia vicino all'orecchio di Femi. Poche ore prima Niko aveva detto che se voleva sarebbe andato qualche volta a trovarla, al Regno, e sentirgli dire queste parole le aveva riempito il cuore di gioia.
Nathalie si alzò, sciogliendosi dalla presa di Tyler che si raddrizzò poggiandosi su un gomito.
Si avvicinò alle fiamme e dopo un cenno di approvazione da Jade tirò fuori dalla tasca una busta rosa, la strinse al petto poi la lasciò cadere.
Rimasero seduti lì fin quando della carta rosa non rimase più niente oltre alla cenere che la brezza aveva ormai quasi portato via del tutto. Nathalie aveva fissato in silenzio le fiamme scoppiettanti, con le figure che si mescolavano tra loro per colpa delle lacrime che non volevano saperne di smettere.

Hanna tirò un sospiro di sollievo e sorrise, posando una mano sui capelli ormai non più biondi del figlio e sperò che tutto questo non sarebbe mai finito, loro erano il motivo per cui se ne era andata e sempre loro quello per cui era tornata. I suoi amici, i suoi figli, la sua famiglia.
Meritavano il meglio, tutti.

𝐈𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐨 [𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒂 in revisione] Där berättelser lever. Upptäck nu