7. La Rinascita Della Lacrima, Ma Il Dolore Non Scompare

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Dopo che la gente se ne andò. "Padre...oh.." disse un ragazzo con i capelli rossi come le rose guardò il babe nelle mani di sua madre e sorrise sorprese, andò da lui e continuo: "...Così tu sei il mio fratellino. Un piacere fare la tua conoscenza piccolo lacrima venuta in questo mondo.". "Si chiama Shoujiki Taiyou." Shinjitsu, ora Shoujiki Taiyou senti il suo nome e penso: "Ehhh ora anche nuovo nome? Ma in anzi tutto dove sono? Cosa ci faccio qui?..." Viene coccolato dalla madre è pregato dal fratello maggiore continuo il suo pensiero Shinjitsu: "...Beh forse non è poi così male, sicuramente meglio di tutta quella depressione dell'altro mondo. Ma non riesco nemmeno a vedere il mio nuovo fratellone maggiore e mia madre, cosa importante dove mio padre? Non lo sentito neanche una volta, tranne quando stava parlando con le persone che erano venute per vedere la mia nascita immagino. Ancora non ci credo che sono reincarnato, spero però che il desiderio mio e di Monogatari venga ascoltato, cioè rinascere come fratelli." Il padre in tutto ciò guardò il figli e la moglie con uno sguardo freddo come il ghiaccio e disse: "Io vado. Devo ancora sbrigare alcuni compiti che non ho finito." "Ma tesoro non vuoi-" "Non ho bisogno di vederlo in faccia e fargli stupidi pregi." Concluse il re prima di uscire dalla stanza dove si trovavano la madre e i figli.

La madre guardò il figlio con uno sguardo depresso e gli lo rassicurò dicendo che suo padre era solo impegnato ed era molto stressato per i suoi compiti. Shinjitsu ora nominato Shoujiki non capiva cosa fosse suo padre, ma capì che era un lavoro molto impegnativo, per essere così stressato e impegnato per non avere il tempo di non vedere neanche suo figlio che è appena nato e soprattutto dire che non aveva bisogno di vederlo in faccia, normalmente una persona si sentirebbe offesa. Ma siccome Shoujiki aveva dei genitori poco presenti e non gli davano mai uno sguardo di gioia quando erano nella stessa stanza "A quando pare alcune cose non cambiano neanche quando cambi mondo." Sbuffo Shinjitsu mentre pensava ciò e siccome la madre inizio a guardarlo in modo strano e lui lo percepiva si stava iniziando a domandare perché lo guardava così? Il fratello maggiore di Shoujiki noto ciò e guardò la madre "Madre, perché guardi mio fratello in quel modo?" Chiese incuriosito. La madre gli rispose preoccupata: "È solo che...non ti sembra strano che non stia piangendo più da quando ha bevuto quel biberon e soprattutto è un po' troppo calmo...non ti sembra Jundo?". "Madre ti starai preoccupando per nulla. Ti dico mio fratello mi sembra soltanto molto maturo già dalla sua tenera età." La madre resto preoccupata, ma inizio a pensare che forse Jundo (Nome del fratello maggiore) aveva ragione. Nel frattempo Shoujiki si godeva le coccole di sua madre e anche i pregi di suo fratello maggiore. "Ma comunque come mai sono stato reincarnato in un mondo nuovo che così bello? Soprattutto cos'è questo mondo?...Mhhh ricerche...le odio, ma in questo caso sono fondamentali! Appena avrò un'età che ha più senso che sappia leggere e scrivere inizierò le mie ricerche...soprattutto quando inizierò a vedere qualcosa?! Pero mi devo considerare fortunato che già riesco a sentire qualcosa...chi sa cosa c'era in quel biberon..."

4 anni dopo

Shoujiki aveva iniziato a camminare, parlare, scrivere, colorare e leggere. Per questo fu considerato uno dei bambini più intelligenti di quest'epoca. In questo periodo Shinjitsu ancora non aveva iniziato le sue ricerche, ma il suo fratellone gli aveva iniziato a fare far lezioni di ogni materia a scuola. La madre gli stava iniziando a imparare le maniere di un principe, ma per qualche motivo ignoto alla madre il figlio già sapeva la maggior parte delle cose. Per questo molto del tempo che doveva passare a studiare le maniere, lo passarono fuori dal castello andando nel villaggio. Il padre gli parlava soltanto in occasioni speciali come quando qualcuno gli faceva visita o quando c'era una festa dentro il castello, sennò cercava di tenerlo più a distanza possibile. Shoujiki non capiva il perché, per questo capì che doveva iniziare a fare le sue ricerche il prima possibile. Quando tornarono al castello "Bentornata mia regina e bentornato mio principe." Si inchinò una giovane ragazza dai capelli neri e con gli occhi chiusi. "Cosa posso fare per voi?" Mentre chiedeva ciò apri leggermente i suoi occhi rivelando occhi blu, Shoujiki noti anche noto pure le labbra bianche della ragazza. "Grazie Mochigaia vorrei che portasti dei libri riguardanti delle storie e leggende di questo mondo." Disse la regina con una voce allegra. "Certo mia regina. Glieli porterò subito." Si inchinò la ragazza, per poi andarsene a prendere i libri che la regina aveva chiesto. Shoujiki non sapeva che era quella ragazza, sapeva solo che aveva la sua stessa età e che era al servizio del castello. "Madre non è un po' troppo presto per lei lavorare? Ha 4 anni come me." Disse Shoujiki a sua madre mentre stavano andando nella sua stanza. La madre con una voce molto triste e rammaricata gli rispose che non doveva preoccuparsi che lei aveva deciso di lavorare qui già da quel età.

La Falsità Delle Emozioni: Canzone EternaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora