<<Prima ti scagli contro di me e mi rispondi male e un'attimo dopo sei timida e arrossisci...>> fa un pausa e poi riprende <<Come sei in realtà Smith?>>
Come sono io in realtà?
La domanda mi lascia spiazzata. Nessuno mi ha mai fatto una domanda del genere.
La corazza che avevo creato è ancora una corazza o ormai è diventata il mio attuale carattere?
Non so rispondere a me stessa, figurati se sono in grado di dare una risposta a lui.

<<Come mai eri in ritardo >> svio il discorso.
Alzo lo sguardo sull'orologio appeso alla parete difronte a noi: cinque minuti.
Ancora soli cinque minuti e me ne posso andare, fortunatamente.

Almeno ammetti a te stessa che ti piace la sua compagnia.

Non è assolutamente vero

Invece si, e oltre ad essere bello è anche gentile. Non capisco perché ti ostini ad allontanarlo.

Effettivamente è vero, non capisco perché cerco sempre di allontanarlo, è così carino...
Ma prima che la mia coscienza mi possa rimbeccare, parla lui.

<< Ho avuto un contrattempo>> ribatte lui.
Gli sono grata per aver fatto finta di niente al mio sviamento di discorso.
<< E tu? Correvi come una forsennata >> dice ridendo.
<<Niente di che... Ho quasi fatto un incidente>> dico come se fosse la cosa più normale del mondo << Fai sul serio? >> si volta verso di me e finalmente incontro il suo sguardo.
<< Già... I freni: l'auto non si fermava e mi sono quasi schiantata contro un suv. >>
emetto un piccolo dettaglio: quel messaggio anonimo. Solo a ripensarci l'ansia mi pervade.
<< Ti è mai successo prima? >> chiede egli << Mai, e l'auto è nuova. >> rispondo raddrizzano la schiena e appoggiandola allo schienale della sedia << L'ho comprata circa tre mesi fa dopo aver preso la patente.>>
<< Sicura sia stata solo un'incidente?>> non rispondo subito, fisso le mie Mary Jane nere.
La domanda mi devasta, effettivamente è alquanto strano che la mia accord nuova di zecca faccia una fine così pietosa.
<< Ora che mi ci fai pensare, mi viene il dubbio >> scherzo per smorzare la tensione, ma ciò non funziona per niente dato che lui non ride affatto.
<< Credo dovresti informarti riguardo al motivo per qui i freni non funzionassero... voglio dire, magari potrebbe ricapitare. >> È quasi buffo, il modo in cui la sua aria da ragazzaccio noncurante svanisca nel nulla.
<< Sono felice che ti preoccupi per me.>> osservo, non gli lascio il tempo di rispondere perché mi alzo, sistemo la minigonna grigia abbassandola e agguanto la borsa mettendola sottobraccio. Nonostante questo sento degli occhi puntati addosso, i suoi occhi.

La campanella suona, e dall'aula il primo ad uscire è Jeff, appena mi vede mi saluta e poi si dirige verso Andrews, si salutano con una spallata, il biondo fa scorrere un'ultima occhiata lungo tutto il mio corpo prima di sorridere ed allontanarsi con l'amico. Ammetto che mi mette parecchio in suggestione.

L'aria che mossi camminando fece contrasto sulle mie guance accaldate, sono arrossita?

Esce dalla classe anche Rachel, che applica il rossetto matte sulle labbra sottili, è seguita da Olivia, quest'ultima non appena mi vede mi corre incontro e mi da un dolce bacio sulla guancia << Hai visto la lista? >> esclama estasiata.
<<No, avrei dovuto vederne i risultati con Rachel ma sono arrivata in ritardo a causa di un contrattempo... >> al sentire tali parole ci prende entrambe sottobraccio <<Andiamo.>>
Prendo il telefono dalla borsa per controllare di non aver ricevuto notifiche da parte di mio padre. Scorro gli SMS, nulla di nuovo. Silenzio il cellulare e lo inserisco nella tasca interiore della borsa. Mentre ci dirigiamo verso l'atrio mi sento svariati occhi puntati addosso.
Un ragazzo mi strizza l'occhio destro e un'altro mi sorride. Non sono abituata ad avere tutte queste attenzioni... Evidentemente è perché sono nuova.
<<Possiamo prima fermarci al mini bar? Vorrei prendere uno snack, sto morendo di fame! >> chiedo con la speranza di avere una risposta positiva, che arriva da entrambe dato che sia la mora che la corvina annuiscono simultaneamente. Inserisco i soldi nella macchina e opto per una barretta energetica ai cereali, questa mattina avevo talmente tanta fretta che ho scordato di prenderla dalla dispensa. Non ho nemmeno avuto il tempo di fare colazione. E successivamente prendo un tè caldo al limone. << Sei team limone o pesca?>> mi chiede Olivia sorridente << Pesca tè freddo, limone tè caldo>> dico ovvia. <<Concordo assolutamente>> mi da ragione lei super interessata, al contrario di Rachel che ha lo sguardo puntato davanti a se senza proferire parola. << A lei non piace, preferisce le bevande gassate.>> conclude il discorso.
Mentre mangio ci dirigiamo verso la parete in cui è attaccato il foglio.

<<Prima classificata Charlotte!
D'altronde questo è l'ultimo anno, se non fosse finita nella lista avrebbe fatto il putiferio>> osserva Rachel ridendo seguita da Olivia, ma si incupiscono subito dopo quando la bruna fissa il foglio << O santo cielo Amber! >>.

E poi l'ha detto.
Quello che speravo di non sentire.
Tre semplici parole.
Mi hanno stravolto la permanenza in questa scuola.

<<Sei nella lista.>>

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Lola🫶🫶

Nuovo capitolo!

xoxo

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Do Not TrustWhere stories live. Discover now