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le cose belle iniziano
sempre con un po' di paura


Slaccio la cintura di sicurezza e mi alzo dal sedile per sgranchire gambe e braccia.
Non credo di essere l'unica che si sente mancare l'aria, dato che una miriade di persone impazienti si spingono per scendere dall'aereo. Anche mio fratello, che nonostante non abbia preso benissimo la notizia del trasferimento, non sembra avere problemi perché mi sfreccia davanti facendosi spazio tra la folla per scendere.

Una volte scesa dall'aereo, preso il volo successivo e recuperato i bagagli mi ritrovo in taxi con la mia famiglia. Capisco che siamo finalmente arrivati a destinazione quando vedo un cartello stradale con una grande scritta in rosso: San José.
Un sorriso a trentadue denti si forma sul mio viso, mia madre mi stringe la mano e mi sorride di rimando.
Guardo fuori dal finestrino le strade sconosciute che presto diventeranno casa mia.
La capitale della Silicon Valley è una delle città più ricche degli Stati Uniti e del mondo, prima di venire qui mi sono documentata a dovere, d'altronde chi va in luogo senza saperne niente?
Enormi edifici e grattacieli in vetro si estendono ai lati delle strade, una metropoli ricca di attrazioni e monumenti. Nei locali, una miriade di adolescenti a spassarsela, nelle strade invece é pieno di artisti, ed in fine nei parchi ricoperti di verde è colmo di famiglie che preferiscono trascorrere il sabato pomeriggio in tranquillità.

Le strade sono piene zeppe di ragazzi in skate o che pattinano.
Devo ammettere che come posto non è per niente male, soprattutto in questo periodo dell'anno piuttosto caldo.
Spero di riuscire fin da subito a fare nuove amicizie, spero di non essere bloccata dalla timidezza che mi ha perseguitata per anni, soprattutto nell'infanzia. Per fortuna a starmi vicino c'era Alexa, nonché la mia migliore amica. Circa due anni fa invece decisi di mettere da parte la timidezza e fare nuove amicizie, e c'ero riuscita, e adesso dover ricominciare da capo senza conoscere nessuno un po mi spaventa.

Ed ecco che ci addentriamo in un enorme quartiere costeggiato da gigantesche abitazioni, suppongo che una di queste sarà la mia futura casa e se devo essere sincera non mi dispiace affatto dato che sono tutte quante ville lussuose.
È qui che il taxi si ferma e mio padre, con l'aiuto del taxista, scarica le valigie.
<<Papà dimmi che vivremo qui>> esclama entusiasto mio fratello indicando l'enorme villa che si trova davanti a noi. Egli non dice nulla, mi da le chiavi di casa e mi sorride, io a quel punto mi volto verso mio fratello. Non ho il tempo di dire nulla che Noah si scaraventa su di me e mi mette le braccia intorno al collo, stringendomi forte, potrei dire che è più felice di me. Ricambio l'abbraccio e gli do un bacio in testa, tra i folti capelli corvini.

Il giardino è enorme e c'è un'immensa piscina a lato, appoggiata ad un grande muro ricoperto di edera.
Mi avvio seguita da mia madre, e quando apriamo la porta restiamo sbalordite, è accogliente e confortevole, ricordo quando da piccola sfogliavo il libro di geografia e sognavo di vivere in un'enorme villa, non avevo mai pensato però alla possibilità che accadesse. In un angolo della sala intravedo dei pacchi arrivati da Miami, credo contengano molte altre cose che erano nella nostra vecchia casa, uno scatolone particolarmente grande mi fa intuire che al suo interno c'è la batteria di Noah. È arredato tutto con uno stile raffinato e lussuoso, mobili pregiati e tappeti persiani rendono il tutto ancora più favoloso. È spaziosa e luminosa, alla nostra sinistra si apre un enorme salone mentre a destra c'è un'ampia rampa di scale moderna che porta al piano superiore.
Subito salgo le gradinate e anche il piano superiore è splendido, ci sono tantissime stanze: due camere matrimoniali, una molto probabilmente sarà per gli ospiti, due camere singole, ognuna delle quali con con un'enorme balcone ed infine tre cabine armadio. Ovviamente scelgo la stanza più grande e anche più vicina al bagno.

<<Come ti senti Ambi? >> mi chiede mia madre entrando in camera.
<<È tutto così perfetto.>> forse troppo perfetto...
D'altronde come dice MJ " aspettati una delusione così non sarai mai veramente deluso ".
<<Dormirai qui?>> mi chiede sviandomi dai miei pensieri, ed io in risposta annuisco guardandomi intorno per cercare di capire come sistemare al meglio le mie cose. D'altronde mi sono portata via molte valige, infatti poi ho dovuto fare molti giri, secondo mio padre per fare meno fatica avrei dovuto portare via direttamente l'armadio. Al contrario, mio fratello si è portato solamente una valigia, mi domando come abbia fatto a farci stare tutto.
<< Lunedì comincerai la scuola perciò è meglio se approfitti di stasera e di domani per sistemare tutto.>> esce dalla mia camera per poi esclamare<< alle diciannove è pronta la cena tesoro! >>

Comincio a sistemare la mia nuova camera: metto i vestiti nell'armadio, le coperte nel letto, sistemo la scrivania mettendoci sopra gli oggetti essenziali e sistemo i libri negli scaffali. Metto una foto sulla scrivania con me e la mia migliore amica da piccole, prendo qualche altra foto e le appendo con lo scotch alle ante dell'armadio. Ogni foto ha un ricordo diverso, dal compleanno di mia cugina, alla festa in piscina in cui Alexa si è rotta la gamba poco dopo aver scattato la foto, ai pomeriggi passati con mio cugino Fred, prima dell'incidente stradale che gli ha causato la morte. È stato il momento più triste della mia vita, gli occhi mi si fanno lucidi e mi costringo a pensare ad altro.

In questi giorni ero talmente occupata a preparare le valige, a scegliere cosa mettere per il primo giorno di scuola e a finire vedere la sesta stagione di Supernatural che non ho neppure avuto modo di scegliere un nuovo libro da iniziare. Faccio scorrere la mano nel dorso dei libri finché non opto per una rilettura: "Orgoglio e pregiudizio".
Ricordo che a regalarmi quel libro è stata Alexa, al mio quattordicesimo compleanno.
È una delle persone più importanti della mia vita, c'è stata per me quando non c'era nessuno. Sorrido.
Prendo il telefono e le invio un messaggio : ' Mi manchi '.

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Lola 🫶🫶
Cari lettori, spero vi possa essere piaciuto questo nuovo capito.
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