Epilogo.

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AVVISO
Leggete i capitoli seguenti c'è il "Ringraziamenti" e poi una piccola sorpresa per voi ;)

"Ho trovato le tue lettere, devo dire che leggendone qualcuna ho persino pianto, e mi dispiace averle macchiate con le mie lacrime. Spero che tu non sia arrabbiata.
Non ho mai pensato che tu fossi un'alcolizzata, anzi, quando ti vedevo, il mio cervello e il mio cuore erano così presi da te che non trovavo la forza di parlarti, ma riuscivo a notare ogni tuo piccolo gesto.
Vedevo, come quando bevevi un cocktail troppo forte, arricciavi il naso.
Vedevo che quando entrava Monica, quella lei di cui hai scritto, irrigidivi le spalle.
Vedevo, come ridevi con Luke (sai, adesso siamo anche amici) vedevo come i tuoi occhi si illuminavano.
Ti vedevo mentre ballavi, muovendoti a ritmo di musica.
E purtroppo, vedevo anche come gli altri ragazzi ti guardavano.
Ed io ero geloso.
E scaricavo tutta quella gelosia su Monica, poi lei mi ha detto che provava qualcosa per me e non me la sono sentita di abbandonarla e farla sentire usata anche da me. Prima Michael, poi io. Chissà quanti ragazzi continueranno ad usarla per una notte o due.
Mi manchi.
E sono arrabbiato.
Perché quella macchina non ti ha visto?
Perché tu stavi sdraiata sulla strada in mezzo alle due corsie?
Perché?
Prima quando ti vedevo eri l'unica ragione, ora che non ci sei più, il tuo ricordo è il vuoto di ogni mio sorriso.
Nella tua ultima lettera sono scoppiato.
Non ho retto.
Mi avevi promesso tante cose, ma soprattutto mi avevi promesso un "per sempre" che non si avvererà mai.

Sempre tuo,
Ashton."

1 Mese dopo.
Il riccio strinse forte al petto il quadernetto contenente tutte quelle lettere.
La loro storia.
L'avrebbe custodita gelosamente.
Courtney resterà sempre nel suo cuore.
Era, è, e sarà sempre la ragazza che gli ha rubato il cuore.
Voltò lo sguardo verso i due che ormai erano diventati i suoi migliori amici e sorrise vedendo che si stavano baciando.
Rispostò lo sguardo verso il cielo limpido e pensò -Dovresti essere fiera di Luke, ha seguito il tuo consiglio e ha avuto il coraggio di andare a riprendersi la sua felicità. Calum è davvero fortunato ad averlo-.
Iniziò a camminare lungo il ponte, con la mano destra in tasca e l'altra che teneva stretto il quaderno, lo sguardo perso dietro alle montagne.
Non si accorse di una bambina che gli stava per sbattere contro.
«Oddio, scusami scusami!» disse una voce timida.
Ashton dopo aver preso il quaderno alzò gli occhi e li incrociò con quello scuri della ragazzina.
«Non preoccupati» le rispose «Sono Ashton».
«Piacere Courtney, si lo so é un nome strano ma i miei genitori lo hanno messo per...» Ashton bloccò la bambina e le sorrise dolcemente
«É un nome bellissimo».

FINE.

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