40|Non dimenticare le calze

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Essendo una Mikael doveva aver ricevuto un'educazione rigida come quella a cui era stato sottoposto Ceithir e, successivamente, anche Mira Mikael.
Io ero l'unica che se l'era scampata. Perché ero una Rossi, non una Mikael, non del tutto almeno.

Comunque, la serata passò in questo modo, tra una risata e l'altra.
Il dibattito lo vinse mia madre, ma in realtà avevano vinto entrambi perché dopo quello scontro si erano baciati.

Bleah. Baci troppo dolci...

Finita la cena, mio padre propose di vederci "Il Gladiatore" per restare in tema Roma, ma mamma preferì di no.
Non era il massimo vedere un film dove il protagonista, nonostante tutti i suoi sforzi per combattere contro una società chiaramente corrotta, moriva e raggiungeva la sua famiglia morta.

Come direbbero i ragazzini di oggi, mi servivano delle good vibes per allontanare momentaneamente i pensieri dal pericolo di ciò che sarei andata a fare.

Così optammo per Mission: Impossible.

Da notare l'ironia del titolo che rispecchiava esattamente la mia missione.
Mio padre non aveva abbandonato l'idea di vedere un film con un titolo che rimandasse a quella.

Lo devo ammettere, aveva un buon umorismo, ma in quel momento non riuscivo ad apprezzarlo.

Il film finì più tardi del previsto, ma non ero stanca. Il motivo? Mi ero addormentata di nascosto per la durata di metà film.
Vedendo i titoli di coda, sbadigliai ampiamente e mi raccolsi le lacrimucce con il dorso degli indici.

«Vado a letto» annunciai con voce stanca. «Buonanotte»

«Buona notte, pulcina» sussurrò mio padre, stampandomi un bacio in fronte.

«Dormi bene» mi salutò mia madre.

E mentre loro restavano seduti insieme sul divano, probabilmente a scegliersi qualche altro film da vedere, io barcollai fino ad arrivare nella mia camera.

La prima cosa che feci fu chiudere la porta, poi afferrai l'erbario da sotto il letto e lo cacciai nel borsone, sistemandolo sotto la felpa. Mi sarebbe tornato utile, lo sentivo.

Ma c'era qualcos'altro che mi avrebbe fatto comodo portare.

Puntai lo sguardo sull'armadio e aprii cautamente l'anta di sinistra. Infilai un braccio e tastai alla cieca finché non trovai il diario.

Perché tutto quello? Semplice: scricchiolava. Ormai da due giorni le giunzioni avevano iniziato a scricchiolare così forte che chiunque, persino i vicini, avrebbero potuto sentirmi mentre lo aprivo e l'ultima cosa che volevo era essere colta in fragrante con un diario antico e prezioso in mano.
Richiusi l'anta e camminai con le punte fino a raggiungere il borsone.

In soggiorno sentivo la colonna sonora di Spiderman: Far From Home. Finalmente era stato reso disponibile per Netflix e, in attesa del seguito, lo avevo già visto almeno cinque volte.

Insomma, a chi non piacerebbe seguire la storia di un giovane supereroe che va in gita a Venezia con i suoi amici e compagni di classe e nel frattempo combatte un nemico in grado di produrre delle illusioni grazie alle sue tecnologie avanzate?

Mi ricordava un'altra storia sinceramente, ma se mi mettessi a raccontarvela vi impappinerei il vostro Cerebrum. Oh- ops, volevo dire cervello.

Comunque, dovevo fare una scelta: portare o non portare il diario? Poteva essere rischioso, ma sentivo che mi sarebbe servito e che nel mio armadio non era più al sicuro. Non avevo un nascondiglio perfetto e al Campo non potevo di certo sfruttare la vecchia biblioteca di Gregorio perché lo stupido Harron l'aveva rimossa per ricoprire le pareti di armi. Tutti i libri contenuti lì erano stati portati nella Città Aurea.

Alla fine l'unico luogo in cui il diario sarebbe stato al sicuro era assieme a me, nel borsone.

Forse era una mossa un po' azzardata, ma avevo notato che i miei genitori puntavano spesso lo sguardo sul mio armadio. Volevo fidarmi di loro, ma erano guardiani e rispondevano a Gadreel e a Ceithir, sarei stata una stupida a lasciarlo lì sapendo che forse avrebbero potuto approfittarsi della mia assenza per appropriarsene. Lo stesso valeva per l'erbario.

Invece, per quanto riguardava il manuale di combattimento, non vedevo alcun tipo di pericolo. Era un manuale normale e lo avevo persino nascosto in bella vista nella mia piccola libreria. Un libro del genere non desta sospetti, ma un erbario con numerose scritte in inchiostro rosso (o almeno credevo fosse inchiostro) e un diario con un doppio uroboro in rilievo sulla copertina in pelle destavano numerosi sospetti.

Con me sarebbero stati al sicuro, almeno fino a quando non avrei trovato un giusto nascondiglio o qualcuno di fidato a cui lasciarli.

Sistemato per bene il diario in mezzo ai vestiti nel borsone, persino più in fondo dell'erbario, chiusi lentamente la zip e mi infilai sotto le coperte appena in tempo.

Mia madre entrò nella stanza per controllare che io stessi dormendo. Mi trovò con gli occhi chiusi. Ormai avevo imparato delle tecniche per non ridere in situazioni del genere. La migliore era mordersi l'interno delle guance e smettere di respirare, quella più difficile era pensare a degli eventi tristi in modo da impedire la risata.

«Buona notte, Giulia» sussurrò, e mi diede un bacio sulla tempia, scostandomi i capelli dal viso. «Che gli arcangeli veglino su di te»

Si alzò facendo scricchiolare leggermente il materasso e uscì dalla stanza.

Sorrisi amaramente. "Grazie, mamma..."

Capitolo soft e corto, un modo per riprendersi dallo shock di quello precedente

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Capitolo soft e corto, un modo per riprendersi dallo shock di quello precedente.

Comunque, secondo voi è una buona idea quella di Giulia? Portare i libri con sé, intendo. Io avrei qualche dubbietto 😇

Però è sempre meglio che Gadreel non sappia dell'esistenza di quel diario e nemmeno dell'erbario altrimenti sarebbero guai non solo per Giulia ma anche per i suoi genitori. Ma non importa, le conseguenze le scoprirete in futuro

Ah! E forse vi avrò un po' confusi ma io adoro la pubblicità occulta e ho fatto un piccolo riferimento a Cerebrum di fantAsilena  per niente sgamabile, no no... 👀🤣
All'inizio volevo parlare solo del film di Spiderman, poi mi sono accorta di alcune somiglianze e mi sono detta: "BOOM! PUBBLICITÀ OCCULTA PERFETTA!" Quindi, fateci un pensierino se vi attira l'idea di leggere di una ragazza con evidenti cali di ferro che prova a impedire a un gruppo di scalmanati vestiti di verde mirto di ricomporre i frammenti di una corona andata perduta e causare la fine del mondo. Una lettura leggera leggera... 🤣

GiulSma

I Temibili 10Where stories live. Discover now