31|Regina dei mostri

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Samirah punzecchiò la manica di suo fratello, bisbigliandogli qualcosa all'orecchio che lo fece sorridere.

Bryn li lasciò stare, aveva usato fin troppo il pugno di ferro e l'ultima cosa che voleva era che la odiassero ancora di più. Li aveva obbligati lei a combattere, altrimenti si sarebbero rifiutati di farlo.

Ci tenevano ai loro amici o fidanzati. Chissà quanto doveva essere stato doloroso. Be' lei non poteva immaginarlo, se n'era stata tranquilla e indisturbata in mezzo a Times Square, "prendendo in prestito" del cibo da qualche negozio da sgranocchiare insieme a Thomas e a Sebastian.

Quest'ultimo era il più piccolino tra tutti e gli aveva suscitato una profonda tenerezza da quando lo aveva incontrato alla prova del fuoco.
Piccolo e tormentato dai suoi demoni interiori, letteralmente. Se era vero quello che dicevano gli altri Infernali, allora condivideva un amico con quel ragazzo e quel qualcuno era sicuramente il prescelto di Michele.

Per quanto avrebbe voluto scoprire la sua identità, non aveva voglia di giocare a Indovina chi. Doveva studiare per una verifica di chimica e quella riunione stava durando fin troppo.

«Nessuno di voi ha il potere di vedere nel futuro?» chiese Anthony ai suoi compagni. Tutti scossero la testa. «Dai, ci deve pur essere un modo per scoprire chi sia il settimo prescelto»

Passi.

«Il modo c'è, e sono io»

Madrigale fece il suo ingresso trionfale nell'ampia sala dov'erano riuniti i ragazzi. Le candele che la illuminavano sfrigolarono di fronte alla sua presenza, quasi come se si stessero inchinando.

Teneva il lungo cappotto nero sulle spalle, con le maniche non inserite, trattandolo come un mantello. La sua mezza natura da Infernale gli permetteva di accedere al Castello Sottosopra, così come l'altra metà gli concedeva l'ingresso al Campo dei Guardiani.

«Quale onore» disse Bryn con un sorrisino malizioso.

«L'onore è tutto mio» rispose Madrigale schioccando le dita.

Pezzi di marmo nero si staccarono dal pavimento arrampicandosi su se stessi per formare un piccolo trono proprio dall'altro capo del tavolo, opposto al capo degli Infernali.

Si sedette con un gemito di sollievo e incrociò le gambe, mostrando i suoi stivali lucidi. Ghignò. «Io so chi è il settimo prescelto» esordì, attirando l'attenzione di tutti. «Ed è collegato a voi tre» Indicò Sebastian, Bryn e Thomas. Era proprio come gli altri avevano ipotizzato. «Ma tutto ha un prezzo. Io vi do una cosa e voi me ne date un'altra, che ne dite?»

«Basta giri di parole, vai al punto» lo incalzò Bryn.

«Brrr, freddina la ragazza» disse sarcastico. Sapeva perfettamente di avere il coltello dalla parte del manico e voleva punzecchiarli il più possibile. «Vi propongo un'alleanza. Io vi concedo il mio esercito e le mie risorse per distruggere i Celestiali, voi invece dovrete solo risparmiare la vita di un paio di guerrieri perché ho intenzione di ucciderli io e...»

«E?» chiese Bryn irritata dal suo tono arrogante.

«E dovrete accettare di essere subordinati a me»

Lo sguardo dell'Infernale si indurì, mentre gli altri suoi compagni sbattevano le mani sul tavolo, indignati. Lei era il capo, la futura Regina dell'Inferno, non si sarebbe fatta mettere i piedi da qualcuno, anche se si trattava del Mezzosangue in persona.

«Rifiuto» pronunciò solennemente.

«Pensaci bene, Breyanna» Ghignò. «Potreste vincere la battaglia senza aspettare anni per ricevere i Doni, sempre che sopravviviate abbastanza. Vi sto offrendo su un piatto d'argento la vittoria assicurata»

I Temibili 10Where stories live. Discover now