ᴇ ᴏʀᴀ?

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𝘘𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘢

Fuori da Central City, Sophie raggiunse i suoi genitori sul tetto di una villa abbandonata ormai da molto tempo, atterrò davanti a loro, che si trovavano ancora in costume

𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : che cos'è successo?

chiese lei, immaginando la risposta, ma voleva averne la certezza

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : Despero, ha attaccato Central City oggi
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝙶𝙸𝚁𝙻 : quando tu eri a scuola
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : e perché siamo qui? Non dovremmo cercarlo?
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : ci stanno pensando Chester e Cisco, siamo qui per parlare di un'altra cosa
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : cosa?

Barry e Kara si guardarono, e lui le annuì, dandole il via

𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝙶𝙸𝚁𝙻 : siamo andati a Masonville per avere una vita tranquilla, per stare bene ma nonostante questo tentativo, sembra che non riusciamo a farcela
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : prima Eclipso, ora Despero, e poi chissà chi verrà dopo di loro, perché sappiamo arriverà qualcun altro
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : state pensando di...ritornare a Central City?
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : abbiamo considerato l'opzione, ma siccome non ne siamo sicuri anche noi volevamo un tuo parere
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝙶𝙸𝚁𝙻 : qualsiasi parere

Sophie fece qualche passo avanti, salendo sulla muretta della villa, guardando il sole. I raggi della stella la colpivano in pieno, illuminandola della sua luce, lei fissò la città natale del padre per qualche secondo, prima di parlare, senza spostare lo sguardo

𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : per tutta la vita mi avete insegnato ad affrontare i problemi, e non a scappare. Mi avete insegnato che non bisogna mai arrendersi davanti ai problemi o saranno loro a vincere. Quello che vogliamo noi ora, tutti noi è una vita da vivere insieme, in quella casa che abbiamo comprato, dove viviamo, mangiamo e dormiamo ogni giorno, e chiunque si metterà di mezzo dovrà affrontare la realtà

affermò, voltandosi verso di loro, con il sole alle spalle

𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : la realtà che noi non ce ne andremo, non ci arrenderemo davanti a gente come Despero, li batteremo, uno ad uno, perché è questo ciò che facciamo, è questo ciò che siamo. Despero, o chi sarà più avanti rimpiangerà il momento in cui poteva restare dov'era e ha scelto di sfidarci, questa è più che una promessa, è la realtà. Noi non ci muoveremo, resteremo dove siamo, costruiremo la vita che vogliamo e la vivremo, a qualsiasi costo
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝙶𝙸𝚁𝙻 : credo voglia restare a Masonville
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : sì, lo credo anch'io

dissero in risposta, col sorriso sul volto, entrambi fieri delle parole che Sophie aveva detto. Lei anche sorrise, scendendo dal muretto

𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝚆𝙾𝙼𝙰𝙽 : mi sono fatta prendere la mano
𝐒𝚄𝙿𝙴𝚁𝙶𝙸𝚁𝙻 : e va benissimo così

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : qualsiasi cosa Despero abbia in mente non riuscirà a portarla a termine, non riuscirà a sconfiggerci, non finchè resteremo uniti

Barry poggiò le mani sulle spalle delle due, avvicinandole in un unico abbraccio, che ovviamente ricambiarono

《 Famiglia. Di questo è il Paragon mio padre, Famiglia. E più passiamo del tempo insieme, più me ne rendo conto, mi rendo conto di ogni cosa. Del perché il Barry Originale abbia deciso di sacrificare la vita di un'intera linea temporale per permettere che lui prendesse il suo posto, capisco perché è stato scelto da quel fulmine, capisco perché il Barry Originale abbia voluto che fosse lui a crescermi. Dopotutto...sono contenta di essere finita in questa linea temporale, non mi sono mai sentita così bene in vita mia, mai sentita così amata, così forte. Posso solo sperare di diventare un giorno come i miei genitori, sono i veri simboli di speranza che questo mondo ha, ciò che riporta la luce nelle persone, la gente del mondo li acclama, gridano i loro nomi, e tra tanti anni racconteranno di come sono rimasti ore sotto la pioggia solo per dare una breve occhiata a coloro che gli ha insegnato a tener duro un secondo di più 》

scrisse Sophie col sorriso, alzando lo sguardo verso la foto appesa sulla bacheca, la foto ritraeva Barry e Kara nella neve, una delle prime foto che hanno fatto quando sono andati a vivere insieme, l'aveva "rubata" durante il trasloco

《 Non so se un giorno leggeranno queste parole, ma che le leggano oppure no, ciò non cambia che sono vere, non cambia assolutamente niente di quello che sto scrivendo ora. Che io vinca o perda nella vita, da quando li ho incontrati in questa nuova linea temporale...non potrò mai perdere 》

chiuse il diario e lo ripose nel solito cassetto della scrivania, sentì la voce del padre chiamarla dalle scale, lei si affacciò

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : c'è una sorpresa

lei scese incuriosita, prendendo gli occhiali, che tenne in mano, pronta ad indossarli in caso servisse, arrivata al piano terra, capì che non servivano

𝐉𝚘𝚎 : sbaglio o sei cresciuta?
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : oddio, spero proprio di no

rispose col sorriso, andando ad abbracciare l'uomo

𝐂𝚎𝚌𝚒𝚕𝚎 : sai Barry, potresti tingerti anche tu i capelli e farli biondi
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : potrei...ma per ora eviterò
𝐉𝚘𝚎 : perché sai già che io riderei
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : non è per questo

affermò, incrociando le braccia

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : anche

aggiunse sottovoce

𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : Nora dov'è?
𝐂𝚎𝚌𝚒𝚕𝚎 : gioca con Jenna, sono in salotto
𝐒𝚘𝚙𝚑𝚒𝚎 : è il momento di fare tante foto

rispose scherzando, prendendo il telefono dalla tasca sinistra e andando dalle due

𝐉𝚘𝚎 : quindi ora avete due figlie e un cane?
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : sì, ma la figlia più grande ci aiuta molto con entrambi
𝐂𝚎𝚌𝚒𝚕𝚎 : le avete insegnato bene
𝐊𝚊𝚛𝚊 : sarebbe bello poter dire di sì, ma non glielo abbiamo insegnato noi. Forse siamo stati noi di un'altra linea temporale ma...mi piace pensare che sia così di suo

disse, guardando verso di lei

𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : lo è

rispose lui, mettendole il braccio attorno alla schiena, all'altezza della pancia, lei sorrise poggiando la testa sulla sua spalla

𝐉𝚘𝚎 : vi aiuto io a cucinare, ma non ditelo ad Henry
𝐁𝚊𝚛𝚛𝚢 : non saprà niente da me

disse, e Joe andò verso la cucina

𝐊𝚊𝚛𝚊 : ma da me sì

aggiunse sottovoce la ragazza, ridacchiando.
Nel frattempo, Despero venne teletrasportato sulla luna, finalmente la cintura aveva ripreso a funzionare.
Si preparò a tornare sulla terra, ma qualcosa attirò la sua attenzione

𝕯𝖊𝖘𝖕𝖊𝖗𝖔 : ora capisco...

disse, notando le 53 terre in un solo universo

𝕯𝖊𝖘𝖕𝖊𝖗𝖔 : l'Armageddon si è già verificato...mondi sono morti...

con quello, Despero attivò il teletrasporto della sua cintura, tornando sul suo pianeta natale, Kalanor. Il pianeta era intero a metà, come se fosse stato tagliato in due da qualcosa, era stata l'onda d'anti materia dell'Anti-Monitor, ma questo lui non lo sapeva. Trovò molti del suo popolo morti, uccisi brutalmente, con chiari segni di battaglia da tutte le parti

𝕯𝖊𝖘𝖕𝖊𝖗𝖔 : non mi hanno ascoltato...HANNO CAUSATO LA MORTE DEL MIO PIANETA

urlò dalla rabbia, sfondando quello che restava di un palazzo con un pugno, riferendosi alla visione che aveva avuto. Dove aveva visto la Justice League causare una guerra che avrebbe distrutto numerosi pianeti, incluso il suo, motivo per cui li aveva attaccati

𝕯𝖊𝖘𝖕𝖊𝖗𝖔 : se loro sono stati la causa della morte del mio pianeta...io sarò la causa della morte del loro nuovo Multiverso

concluse, attivando il teletrasporto, tornando su Terra-Prime

Sᴜᴘᴇʀғʟᴀsʜ - sᴇᴀsᴏɴ 2Where stories live. Discover now