Il nostro segreto

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Mi sveglio sentendo un urlo.
È sera tardi, Max si è sentito male e visto che la tosse non passava Grace e e Victor l'hanno portato da qualcuno per vedere se potevano fare qualcosa.
Quindi l'urlo più essere solo di John.
Mi alzo dal letto ed esco dalla camera.
L'urlo viene dal primo piano così scendo le scale.
Vado in cucina e li lo vedo.
Accendo la luce e non mi ci vuole molto per fare due più due.
Uno dei cassetti dove dentro di solito ci sono le posate è a terra.
Forchette, coltelli e cucchiai sono sparsi un po ovunque.
Ma non è quello che mi preoccupa.
John è seduto a terra, circondato da una pozza di sangue.
Si abbraccia le gambe e dondola velocemente avanti e indietro.
Il coltello sporco di sangue è l'unica prova materiale che conferma la mia intuizione.
Ha tentato il suicidio.
Scatto verso di lui e mi inginocchio a terra fregandomene del sangue sui vestiti.
Io《 John. Eih John sono io. Sabrina. La tua amata sorellina. Per favore dimmi qualcosa io... 》
La sua testa si alza lentamente.
Il volto è rigato dalle lacrime ed è sporco di sangue.
La sua espressione è un misto di paura, terrore e tristezza.
J《 Io non ce la faccio più. Non ce la faccio più... 》
Mi siedo accanto a lui e gli faccio poggiare la testa sul mio petto.
Respira velocemente e mi stringe forte la maglietta con le mani come se avesse paura che me ne possa andare da un momento all'altro.
Gli prendo il braccio libero e lo giro con il palmo verso l'alto.
Sul polso c'è un taglio.
Molto profondo da cui esce ancora sangue.
Se non fosse immortale sarebbe già morto.
Di sicuro rimarrà la cicatrice.
Io《 Perché lo hai fatto? 》
J《 Ho sperato con tutto me stesso. Ho sperato che potesse funzionare. Io non ce la faccio. Non ce la posso fare. Sono uno stupido. Sono inutile. Non diventerò mai un bravo alf- 》
Prima che possa finire la frase sviene tra le mie braccia.
È uscito molto sangue, ma ora devo solo pensare a portarlo in camera sua.
Con non poca fatica riesco a farlo arrivare fino al suo letto.
Prendo delle bende, una bacinella piena d'acqua e un panno.
Gli tolgo la maglietta con i pantaloni che ormai sono da buttane.
Bagno il panno e lo uso per pulire il sangue sul corpo di John.
Sui polsi i tagli si stanno già chiudendo.
A vederlo così sento una stretta allo stomaco.
Il mio amato fratellone.
È tutta colpa mia.
Non sono riuscita a renderlo felice.
Mentre gli tolgo gli ultimi residui di sangue lo sento sospirare.
J《 Che stai facendo? 》
Cerco di ignorare il suo sguardo e mi concentro sul mio "lavoro".
J《 Sei arrabbiata con me? 》
Annuisco senza guardarlo.
J《 Quanto arrabbiata? 》
Io《 Sono furiosa 》
La sua mano si libera dalle mie e si posa sulla mia guancia.
J《 Mi dispiace. Non volevo farti spaventare. Sei la mia amata sorellina. È solo che sono stressato e... 》
Io《 Hai responsabilità e bla bla bla, non mi interessa perché l'hai fatto. Sei come un fratello per me lo capisci? 》
Alzo la voce per sembrare arrabbiata, ma si sente la preoccupazione nel mio tono.
J《 Lo so. Non volevo farti preoccupare te lo giuro. Non avevo pensato al fatto che tu eri ancora in casa 》
Finalmente mi decido a guardarlo negli occhi.
Io《 Avresti ritardato solo la mia preoccupazione. E quella degli altri. Non pensi a Grace e Victor? E di Max? A Max non ci pensi?! Sta già male e tu ti comporti così... 》
Il sorriso scompare dalle sue labbra.
Lascia cadere la testa sul cuscino e guarda il soffitto.
J《 È questo che ti preoccupa? La reazione degli altri? 》
Lo guardo sorpresa.
Io《 Mi stai prendendo in giro? Hai provato a suicidarti cazzo! Certo, non sei morto perché sei un licantropo, ma non è questo il punto. Quando ti ho visto in cucina mi sono sentita morire dentro. Vali quanto Max per me. Anzi tu sei la persona che mi ha salvato da un'esistenza di dolore e solitudine! Credi davvero che io rimanga indifferente al tuo autolesionismo?! 》
Le lacrime mi escono dagli occhi senza controllo.
John è... è il mio salvatore.
Il mio angelo.
Vederlo in questo stato... mi fa sentire male.
J《 Sei la ragazza più... oh cavolo non so neanche come descriverti. Sei speciale per me sorellina mia. Sei la mia sorellina. Ma io non sono forte come credi, tu sei una delle poche ragioni per cui non vado a farmi ammazzare davvero 》
Senza pensarci due volte mi butto tra le braccia di John che mi stringe a lui.
J《 Certo che i tuoi 16 anni cominciano a farsi sentire, stai diventando pesante 》
Rido insieme a John.
Io《 Mi stai dando dell'obesa? 》
J《 Non ancora 》
Prendiamo una decisione.
Bruceremo le coperte sporche di sangue e puliremo giù in cucina.
L'odore non scomparirà del tutto, ma basterà una piccola scusa e ci crederanno.
Puliamo la cucina per almeno tre ore finché l'odore dei disinfettanti e dei prodotti per i pavimenti non da la nausea.
Io《 È il nostro segreto 》
J《 Non mi piace tenere segreti 》
Ci sediamo uno accanto all'altro sul divano senza accendere la tv.
Ormai la proposta di andare a dormire mi fa quasi ridere.
Io《 Dovrai fare uno sforzo 》
J《 Tenere i segreti porta guai 》
Io《 Non posso darti torto. Ma in questo caso è meglio così 》
J《 Mi sento così sbagliato... ad aver fatto questo 》
Lo guardo dolcemente.
Mi sdraio sul divano e appoggio la testa sulle sue gambe.
Io《 Non lo sei. Anzi non sei felice? Abbiamo un segreto tutto nostro 》
Lui mi guarda titubante.
La sua mano mi accarezza dolcemente la guancia.
Prende la coperta appoggiata sul bracciolo del divano e mi copre.
J《 Già... il nostro segreto eh? 》
Annuisco lentamente e mi rilasso sulle sue gambe.
Qualche minuto dopo gli occhi cominciano a chiudersi pian piano.
J《 Buonanotte tesoro 》
Io《 Buonanotte fratellone 》
Prima di addormentarmi sento la voce di John dire...
J《 Non so se riuscirò a proteggere Max come ti ho promesso, non so se riuscirò a diventare un alfa decente, ma di una cosa sono sicuro. Non ti lascerò mai da sola... 》
Sorrido con una felicità nel petto e mi addormento sotto le sue premure.

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora