Ci penso io

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A《 Mamma dimmi che cavolo è successo! 》
Io《 Dobbiamo andarcene di qui, dobbiamo andarcene, dobbiam- 》
Alex mi fa sdraiare a pancia in su bloccandomi le mani sopra le testa, mentre con due dita mi costringe a guardarlo negli occhi.
A《 Perché? 》
Io《 È tornato... 》
A《 Chi è tornato? 》
Cerco di prendere un profondo respiro e di trattenere le lacrime che mi escono dagli occhi.
Io《 John... 》
Alex mi guarda ad occhi sbarrati, il suo corpo si contrae all'improvviso e la stretta sui miei polsi si fa più salda facendomi anche un po male.
A《 Come lo sai? 》
Io《 Lo ha incontrato una ragazza. Lui quando mi ha visto in una foto mi ha riconosciuta e ha detto che mi stava cercando... poi la ragazza mi ha inviato una sua foto e io l'ho riconosciuto 》
A《 Quindi lui sa che abitiamo qui? 》
Io《 No. Abbiamo il tempo per andarcen- 》
All'improvviso Alex mi lascia andare e appoggia la fronte al muro serrando i pugni ai lati della testa.
A《 No. Noi rimaniamo qui. Se verrà da noi ci penserò io. Lo ucciderò con le mie mani quel bastardo! 》
Vado da lui e gli metto una mano sulla spalla.
Io《 Ma è pericoloso. Io voglio solo proteggervi 》
A《 Mamma non sono più un bambino di 5 anni. E dopo quello che mi ha fatto e che ti ha fatto... io stesso preferire andarlo a cercare per ucciderlo. Rimango qui solo perché non voglio lasciarti sola 》
Alex si gira verso di me e mi abbraccia tirandomi su e io gli metto le gambe intorno ai fianchi per reggermi.
Io《 E Nicholas... 》
A《 Lui è grande. Gli insegnerò qualcosa e... penserò anche a lui. Non credere che ora gli voglio bene, ma so che se gli succedesse qualcosa tu ci soffriresti quindi... proteggerò la mia famiglia da quello stronzo mi hai capito? 》
Sento una strana felicità attorcigliarmi lo stomaco.
E cavolo non dovrei essere felice visto che mio figlio vuole fare una missione suicida, ma... sta accettando Nicholas.
Io《 Ha un intero branco... 》
A《 Tu forse non lo sai. Ma ai tempi dello scontro ho sentito alcuni che dicevano di averli presi. Non ricordo benissimo, ma di sicuro John ora avrà pochissimi dalla sua parte o forse nessuno. Visto che è anche ricercato non credo abbia trovato qualcuno 》
Provo a convincermi delle sue parole e nascondo il viso nell'incavo del suo collo.
A《 Tranquilla. Ci penso io. Ci penso io 》
Un rumore al piano di sotto mi fa sobbalzare.
Deve essere Nicholas che è tornato da scuola.
Alex mi rimette giù e mi prende il viso tra le mani.
A《 Va in bagno a lavarti la faccia. Nicholas non deve sapere niente. Mi inventerò una scusa per allenarlo 》
Avvicina il suo viso al mio facendo sfiorare le nostre labbra, ma prima che possa spostarmi Alex con uno scatto mi bacia la fronte e mi lascia andare uscendo dalla camera.
Sapeva che mi stavo per spostare e ha preferito cambiare direzione invece che essere rifiutato.
Vado velocemente in bagno, mi lavo la faccia e scendo al primo piano.
Noto qualcosa di diverso sulla faccia di Nich.
Un livido sullo zigomo.
Io《 Come te lo sei fatto? 》
N《 Ero con un mio amico e ho sbattuto. Ma non fa male te lo giuro. Non è nulla 》
Mi inchino davanti a lui e gli prendo il viso tra le mani.
Odio fare la madre iperprotettiva, ma è più forte di me. Mi sento male quando li vedo male.
A《 Tranquilla mamma il livido se ne andrà tra poco. Si è già schiarito in confronto a prima 》
Senza un motivo valido abbraccio Nich che un po confuso ricambia le stretta.
N《 Sto bene mamma. Lo giuro 》
Ho così paura. Ora che c'è questa storia di John... potrebbe prendersela con il mio cucciolo. Non deve sapere che è figlio di Drake.
A《 Basta abbracci. È ora di pranzo 》
Ci stacchiamo e comincio subito a cucinare mentre Alex e Nicholas apparecchiano la tavola.
Ogni tanto la carne cotta non fa mai male.
Mangiamo tranquilli, senza litigi o capricci... il che è strano.
Qualcosa non mi quadra.
Stranamente quando diventi madre qualcosa nel cervello si sblocca.
E capisci subito se i tuoi figli ti stanno nascondendo qualcosa.
Si vede lontano un miglio che sono complici.
Mi scappa un sorriso.
Sono d'accordo per qualcosa.
Forse ne hanno parlato prima che scendessi.
Non potrei essere più felice.
Nonstante la tempesta qualcosa si sta... sistemando.
Magari con la storia dell'allenamento saranno più uniti.
O almeno spero.
Finiamo di mangiare e mettiamo tutto a posto.
Decidiamo di guardarci la tv e ci sediamo tutti sul divano.
Spegniamo le luci e guardiamo uno strano film che mi fa leggermente addormentare.
Appoggio la testa sulla spalla di Alex e lui mi stringe forte al suo fianco.
A《 Sonno? 》
Io《 Forse... 》
Ridacchia e mi bacia la testa.
A《 Forse sì 》
Senza rendermene conto sono tra le sue braccia e lui sta salendo le scale.
Mi porta in camera da letto e mi fa draiare sul morbido materasso coprendomi.
Faccio schifo.
Sono un licantropo e sono una dormigliona.
È più forte di me.
Basta un nulla per farmi addormentare.
Alex mi guarda un attimo titubante poi sale sul letto sopra di me.
Sento le palpebre pesanti e la vista mi si offusca un po, ma riesco ancora a vedere il viso di Alex essere a pochi centimetri dal mio.
Poi il suo naso tocca il mio e capisco troppo tardi cosa sta facendo.
Le sue labbra si posano leggere sulle mie in un bacio che sa di disperazione.
Fa sempre più pressione finché un gemito esce dalle sue labbra.
Il sonno mi trascina sempre di più nel buio portandomi via le forze, vorrei respingerlo, ma non ci riesco.
Quando si stacca ha il viso arrossato e mi guarda con una strana luce negli occhi.
Scende un attimo a baciarmi il collo e lo vedo uscire dalla camera propio prima che il buio mi trascini con sé...

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora