capitolo 1

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«din din din din» ecco il suono della sveglia che mi avvisa di un'altra pessima giornata di scuola.
Biascicando arrivai in bagno e mi guardai allo specchio, una smorfia comparve sul mio viso: capelli in disordine, occhiaie, faccia scazzata, d'altronde chi non l'avrebbe per andare a scuola?
Diedi una spazzolata ai denti, copro le occhiaie con un po' di correttore i migliorai il tutto con una sottile riga di eyeliner nera. Per vestirmi optai per un maglione grigio con la scritta I'm a genius, dei jeans strappati e le converse nere. Quando arrivai in cucina mi ricordai di una cosa: presi il libro "La risposta è nelle stelle" e lo cacciai nella cartella, prima di entrare a scuola lo leggo sempre sul bordo del muretto, ormai non ne posso più fare a meno. Preparo un veloce capuccino e lo bevo al volo, io senza qualcosa a base di caffè a scuola rischio di cadere nel mondo dei sogni, e poi oggi abbiamo il professor Addams, non ho capito niente della sua lezione e non posso perdermela.
Salutai mio padre; Sally, il mio porcellino d'India ed uscii di casa iniziando a camminare il più veloce possibile, non ero in ritardo è solo che volevo arrivare un po' in anticipo per leggere il libro.
Arrivata davanti a scuola mi sedetti su un muretto li vicino, tirai fuori dalla cartella il libro e iniziai a leggerlo senza sosta. A un certo punto sentii delle risate, alzai lo sguardo e notai un gruppo di ragazzi pieni di piercing e tatuaggi di ogni tipo, solo uno non ne aveva, era un ragazzo abbastanza alto, occhi e capelli che variavano dal colore marrone al nero; aveva l'aria di essere il "capo", non capivo il perchè non avesse tatuaggi o robe simili, la sua pelle era perfetta.
Non ci feci caso e avvertii immediatamente il suono della campanella, posai il libro e mi diressi verso il mio armadietto, amavo il mio armadietto, era l'unico posto (anche se piccolo) in cui potevo far vedere agli altri la mia personalitá. Lo aprii e presi i libri, spostai lo sguardo all'armadietto affianco, il proprietario mi era familiare, no non mi sbagliavo era proprio il ragazzo di prima. Mi guardò e fece un cenno di saluto con la testa, io ricambiai con un sorriso e me ne andai immediatamente; non ero abituata a conversare con qualcuno, specialmente se era un ragazzo, specialmente se era popolare. So che mi considerete la classica "sfigata, brava solo a leggere libri" ma io almeno un cervello ce l'ho al contrario di quelle stronzette delle cheerlader, e poi non volevo avere a che fare con tizi del genere.
Entrata in classe la mia attenzione cadde sui banchi, molti, quasi tutti, erano occupati. Odio questo posto pensai mentre mi aggiravo in cerca di un posto libero. «Cosa c'è signorina Evans? Non trova posto? Si sieda vicvino alla signorina Scarlett» mi disse il prof Addams indicando una ragazza con i capelli biondi, ben vestita ma non molto trucco, e fidatevi, quella ragazza: Eva Scarlett, mi aveva da sempre tormentato, fin dall'elementari, e ora dovevo averla vicina?!
Andai a sedermi e notai che Eva fece una smorfia, si notava lontano un miglio che non voleva avermi vicina, beh d'altronde era odio reciproco.

Spazio autrice:
Ehi gattini spelacchiati. Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia, vi sta simpatica Eva? So che le vostre opinioni non saranno delle migliori ma nel prossimo capitolo qualcosa cambierá muahahah (ovviamente non ve lo dico perchè sono malvagia doppiomuahahahah)❤✋

It's a hope //Dylan O'brien//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora