La giornata della Lady (Quarta parte)

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4 Maggio
Il tempo continuava ad essere grigio.
Sembrava che il cielo sentisse la tensione alla residenza di Belvoir.

Violet passò la sera prima scrivendo delle lettere alle sue due care amiche Molly e Eleanor.

Quella mattina si alzò stropicciata. Fred non si era fatto vedere, non aveva dormito nella camera matrimoniale e non si era unito per lo spuntino e nemmeno per la colazione.

"Pauline, puoi chiedere a Andy se ha notizie del Duca?"
"Certo signora" rispose con fare sospetto la cameriera.

Dopo nemmeno cinque minuti rientrò pensierosa

"Signora, il Duca è uscito ieri sera dopo il Cognac. Non ha finito il suo sigaro quindi il maggiordomo dice essere uscito velocemente"

Letty non sembrò stupita, non si parlavano dal litigio della mattina del giorno prima, doveva aspettarsi l'accaduto.

"Andy è con lui?" Chiese Violet, facendo roteare e nel contempo guardandosi distrattamente la fede al dito

"Si signora, il valletto è uscito con il Duca"

Violet trattenne il respiro, ma usò voce ferma

"Preparami l'abito da mattina, quello verde, di a Andrew di preparare la macchina, partiremo per Londra appena finito lo spuntino"

"Certo Signora, come desidera"

La cameriera personale di Letty fece per aprire la porta ma la Duchessa la fermò

"Pauline, di a Mr Moore di mandare il facchino a prendere un baule con i miei vestiti per tre giorni, chiama la Marchesa, le voglio parlare"
"Certo my Lady"

Con un cenno del capo Pauline uscì dalla stanza.
Letty si mise alla finestra che dava sul giardino privato.
L'aria era fredda, e le rose non erano ancora sbocciate.
Violet si guardò intorno, e a mente vuota, accarezzò la grande tenda verde scuro passandone tra indice e pollice l'orlo ricamato con filo dorato.

"La Marchesa di Granby è qui mia signora"

Avvisò Pauline distogliendola dal nulla

"Cara, che cosa accade" disse la Marchesa Charlotte, bellissima in un vestito blu oltremare, che riprendeva i toni in una fascia di seta tra i capelli, fermi in uno chignon morbido

"Madre, volevo solo dirvi di badare ai piccoli, io starò via tre giorni"
"Ma sola? Dove vai? Il Duca? Lo hai nuovamente incalzato, lo immaginavo; la mia cameriera, Etta, mi ha detto di avervi sentiti discutere"

Charlotte squadrò la figlia in modo deciso

"Non puoi continuare così, sta cercando di compiacerti in tutti i modi, si sta inimicando la Duchessa madre per te"
"Madre, no! Non mi si può accusare di questo!" Letty stava per piangere, sentiva le lacrime uscire veloci, ma si conficcò le unghie nel palmo della mano sinistra per riprendersi

"Io gli sto aprendo gli occhi, lui lo sa ma è testardo, non lo capisce: non mi compra regalandomi gioielli e abiti"
"È un uomo mia cara bambina. Cosa pretendi che faccia un uomo? Loro amano di cuore non di testa come noi. Dagli tempo"
"Abbiamo avuto due figli" la interruppe Letty
"Due figli in pochi anni di matrimonio" incalzò la madre.

Violet prese un angolo della vestaglia rosa e cominciò a stropicciarlo.
Guardò sua madre fissa negli occhi

"Cosa dovrei fare?"

Le chiese a bruciapelo

"Assecondalo, fallo felice, abbraccialo, digli che lo ami -perché non lo fai mai- parti con lui"
"Non voglio cedere per prima"
Disse ghignando Violet
"Io non cedo mai per prima, devono cedere gli altri"

Si passò la mano tra i capelli lucidi e setosi, lunghi fino alle natiche.

"Figlia mia, non sei tu l'uomo in questa coppia" disse Lady Charlotte accarezzandole la guancia sinistra

"Baderò ai piccoli" disse girandosi ed uscendo senza voltarsi.

Violet rimase a pensare, a braccia conserte, fissandosi nello specchio al mercurio del comò di legno intarsiato 'William and Mary' dei primi del 1700

Chiamò Pauline che la aiutasse a prepararsi. Scelse le calze di seta, che Pauline le infilò facendole scivolare dolcemente sulle gambe rosa pallido.

Mise il bustino bianco candido, non stretto, e vi allacciò le calze.

Come mourning gown, la cameriera le preparò l'abito di seta verde, con  pizzo, perline e volant. L'intarsio, che  riproduceva fiori e foglie era cucito sul fondo asimmetrico della gonna. Il corpetto a collo alto, in pizzo, era ricamato con piccole perline che ne impreziosivano il girovita. Così, anche sopra le maniche erano applicati dei pizzi della stessa tonalità del pizzo del corpetto.

Per ultimi, Pauline presentò alla Lady, un paio di stivaletti in seta verde scuro (che riprendevano le tonalità dei fiori dell'abito)

L'acconciatura non elaborata, lasciava i capelli lunghi, in una fake braid, avvolta in un nastro di seta verde.

Una lunga collana di perle le arrivava sotto alla linea del seno, gli orecchini erano semplici perle, una a lobo. Svettava però, alla mano sinistra, davanti alla fede nuziale d'oro giallo, il suo meraviglioso engagement ring. Una corona di diamanti circondava un grande diamante nero su una montatura 'halo style' in platino.

Nella mano destra, un altro bellissimo anello, sempre con montatura halo in platino, ma con una perla circondata da una corona di diamanti.

Era passata quasi un'ora quando Mr Moore, avvisò Pauline che il baule e tutto il resto del bagaglio, era stato caricato in macchina. Tutto era pronto per la partenza della Signora.

La giornata della Lady Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon