9. Primo momento di gap

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La prima mossa di Emma era sfumata.

Ma ciò che la angosciava di più non era questo.

Light ormai era perduto.

Aveva preso il quaderno ed aveva cominciato il suo folle progetto.

Ogni nome scritto sul death note avrebbe lentamente ma inesorabilmente indurito la sua anima, fino a farla sparire.

I suoi occhi non avrebbero mai più sorriso veramente, a differenza delle sue labbra, che invece si sarebbero più volte piegate in un ghigno di inquietante soddisfazione.

Forse solo dimenticando avrebbe potuto riacquistare se stesso. Ma dopo la morte, in ogni caso, nemmeno Emma sapeva con certezza cosa lo avrebbe aspettato...

"Né il Paradiso né l'Inferno"... Ma, un momento... Questo significa che ora, in questo mondo, io posso essere certa dell'esistenza del Paradiso e dell'Inferno? Insomma, eccetto Light, tutti dopo la morte vengono "veramente" dirottati o da una parte o dall'altra? Se esiste il quaderno, se esiste Elle, se esiste Ryuk, esistono per forza anche le supreme suddivisioni della vita oltre la morte nominate da lui! Ed io dovrei accettare di essere l'unica persona sulla faccia della terra a poter essere sicura della loro esistenza senza dovere fare un atto di fede!?

Ma cosa ci faccio qui? Io non c'entro niente qui... Io qui conosco il passato di persone a me sconosciute, conosco il futuro ed ora anche i misteri insondabili che da sempre accompagnano l'intera umanità!!! È tutto troppo semplice e banale...

Conosco il futuro ed il destino delle persone...

Tuttavia non era neppure l'inverosimile certezza dell'Inferno e del Paradiso quello che angosciava di più Emma. Anche perché lo sgomento di fronte ai massimi sistemi non poteva comunque risolverlo. Poteva solo accettarlo.

Lei ora temeva qualcos'altro e questo qualcos'altro era leggermente più accessibile, almeno come pensiero, ed era legato a quel dettaglio insignificante del ritardo del treno che le aveva "normalmente" impedito di giungere puntuale ad un "appuntamento".

Ora si poneva una domanda che prima non aveva contemplato, nonostante avesse cercato di considerare tutte le ipotesi plausibili e tutte le variabili che le si sarebbero potute presentare in quel nuovo mondo.

Ora il problema era uno ed era enorme, perchè avrebbe potuto vanificare tutti i suoi piani: poteva lei veramente interferire in quel mondo? Poteva modificare gli eventi di una vicenda "predestinata" a finire in un certo modo?

Predestinata...

Light ha potuto prendere il death note nonostante io abbia cercato di impedirlo... e ci è riuscito perché il "caso" ha fatto sì che proprio la mia metro tardasse... Se avessi anticipato il mio arrivo in stazione di una manciata di minuti avrei preso il treno precedente e sarei arrivata in orario...

Il fato, il destino, non ci ho mai creduto... Ma posso essere certa del fatto che il "fato" non esista neppure in un mondo già definito, anzi letteralmente "scritto" da qualcuno? Accidenti, qui non si tratta di fato, si tratta di eventi meditati, creati, descritti, messi neri su bianco e incastrati tra di loro in modo egregio per giungere ad un epilogo già letto da migliaia di persone ed io non so neanche che cosa ci sto a fare qui in mezzo e come diavolo ci sono finita!

Emma era tornata ad arrovellarsi il cervello...I propositi del mese trascorso si perdevano in un bicchiere d'acqua.

***

Povera la nostra Emma, adesso che ha la certezza del fatto che si avvereranno gli eventi di "Death Note", comincia proprio a temere che quelli stessi eventi si realizzeranno esattamente come scritto sul suo amato manga, nonostante i suoi sforzi... Ed i suoi dubbi sul piano B diventano ingestibili...

Another World (Death Note)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora