4. 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑦!

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io non sono una delle protagoniste bellissime e perfette con un lieto fine della mia storia preferita

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io non sono una delle protagoniste bellissime e perfette con un lieto fine della mia storia preferita

io non sono un personaggio immaginario

io sono reale, più di qualsiasi altra cosa
sono proprio qui, in un punto sulla Terra a chiedermi il significato della vita

e non sono nemmeno una melodrammatica

proprio oggi a lezione abbiamo parlato di aborto e sui diritti delle donne

abbiamo letto una pagina di un libro di una ragazza che scopre di essere incinta e che desidera che questo bambino dentro di sè le dieda un segno per capire se il bambino desidera nascere
racconta anche che sua mamma tutte le sere prendeva una medicina e la mandava giù, facendola scendere come le sue lacrime che le rigavano le guance.
Fece così per molto tempo ma un giorno, la scrittrice racconta che proprio essa, dentro al suo utero le diede un calcio.
Così la mamma pensò sempre che sia stato un segno di desiderio alla vita della scrittrice, così essa è qui con noi, a raccontarci di sè e della sua esperienza con il bambino mai nato, così dice il titolo del suo libro.

io credo che una donna abbia il diritto di abortire, una volta un professore organizzó un dibattito, da una parte dell'aula c'erano i "pro" (c'ero solo io e una mia amica che non ha fiatato) e tutta l'altra classe era "contro"
poi c'erano 3 giudici (3 miei compagni) tra cui uno di essi era Afry, casualmente.

per tutta la durata del dibattito la parola ce la avevo sempre io, perché gli altri si stavano attorcigliando su se stessi e aggrappandosi a cazzate del tipo "povero bambino" "cosa ne puó il bambino"
io non dico che sia scorretto, ma penso che una donna sia libera di abortire. non si abortisce solo perché si vuole, ma dietro ci sono molti altri motivi come; problemi economici, contesti di concepimenti terribili, ad esempio lo stupro, un fattore che è sempre più presente e che nessuno sta cercando di risolvere e abolire, problemi di salute del bambino e della mamma

di questo argomento ci sarebbero mille cose da dire ma mi sono soffermata a una domanda che ho esposto ai miei amici, ovvero;

"voi in un contesto di mancanza di salute, preferireste far vivere la mamma o il bambino?"

ci furono attimi di silenzio perché si, che dicevano cose insensate, ma non volevano fare la figura degli stupidi

oserei chiamarlo "IL giudice" alzò la mano

"illuminaci Afry" dissi io voltandomi a guardarlo, dicono che sia brava a mettere in soggezione le persone, perciò lo guardai intensamente, non avrei accettato una risposta non motivata

dopo vari tentenni esso esordì testuali parole
"finiamo questa discussione? mi sembrate dei bambini" e dopo queste parole rimasi un attimo sotto shock

LadybugWhere stories live. Discover now